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Mario su WiiU! Serve altro?

Dopo venti anni, torna un Mario 2D al lancio di una console Nintendo. Che si chiama New, ma...

RECENSIONE di Alessandro Bacchetta   —   30/11/2012

Era dall'inizio degli anni '90 che un Mario a due dimensioni non accompagnava il lancio di una console Nintendo: all'epoca la coppia era composta da SNES e Super Mario World, e si apprestava a portare il platform verso vette raggiunte, prima e dopo, solamente da un'altra manciata di giochi. Ci piacerebbe dire il contrario, ma tra questi non c'è New Super Mario Bros U; l'occasione era propizia, perché negli ultimi anni il platform 2D ha ritrovato dignità e importanza, e chi se non l'idraulico, congiuntamente al lancio di una nuova console, avrebbe potuto ridargli anche quel lustro, quel ruolo da primattore che ancora gli è mancato nel nuovo secolo?

Mario su WiiU! Serve altro?

Ci sarebbe piaciuto, ma non è possibile scriverlo. Possiamo scrivere, invece, che c'è un altro dato a cui dare importanza, e cioè che per la prima volta nella storia due Mario inediti sono stati pubblicati nello stesso anno. Non solo: due Mario inediti sviluppati dallo stesso team, EAD 4, che non è certo quello più ricco di celebrità tra quelli Nintendo. E si tratta anche del quarto episodio della serie New Super Mario Bros uscito nell'arco di sei anni, titolo che, nonostante sia stato pubblicato su una console enormemente più performante delle altre, continua ad utilizzare lo stesso engine del capostipite.

Sempre Mario

Queste sono le premesse, non proprio incoraggianti, ma siamo costretti a farne un'altra: si tratta sempre di Mario, e se per molti questa può essere una cattiva notizia, d'altro canto è un'affermazione che garantisce determinati punti fermi. In primo luogo i codici con cui questo titolo dialoga col giocatore, ovvero i sentieri fatti di monete, i percorsi tra piante e goomba, i tubi che conducono ai sottolivelli, sono elementi così ben padroneggiati dagli sviluppatori da rappresentare una garanzia: uno stage di Mario, per quanto poco ispirato, difficilmente scade nella mediocrità. Il talento non si può mascherare, e in Nintendo ci sono i maestri di questo genere. Altro punto fermo è il sistema di controllo, che rappresenta tuttora lo stato dell'arte: in un qualsiasi Mario a due dimensioni, parliamo degli episodi principali, se un giocatore sbaglia è per colpa sua, non per la scarsa precisione dei comandi (può sembrare scontato, ma nella stragrande maggioranza dei giochi non è così). Questo non fa eccezione: salti, tripli salti, scivolate e corse, la stessa interazione tra personaggio e ambiente è sempre il massimo che il genere possa garantire.

Mario su WiiU! Serve altro?

Il gioco lo dovreste conoscere tutti, è composto da livelli a scorrimento lineare che si attraversano principalmente da sinistra a destra, raggruppati in canonici otto mondi (più scontate sorprese) ognuno dei quali propone una differente ambientazione. L'ultimo arrivato riprende la novità più importante di Super Mario World, e cioè la mappa unificata, nel senso che i vari "world" non sono scissi l'uno dall'altro, ma uniti da un solo, lungo e ramificato sentiero; prevedibilmente però il tutto è stato semplificato e ammorbidito, così da essere inserito senza sforzo nel contesto di New Super Mario Bros. Le strade sono meno complesse e intrecciate che nell'illustre predecessore, e la mono-mappa è più interessante dal punto di vista visivo che da quello ludico: pochi i passaggi nascosti, scarse le direzioni da prendere arbitrariamente, altrettanto rare le strade che uniscono due mondi lontani.

Jump'n'run

Questa terminologia è ormai caduta in disuso, ma ai tempi d'oro del genere qualcuno alternava la definizione "jump'n'run" a quella più diffusa di "platform". Non è una mera nozione enciclopedica, e tra poco capirete perché. Il level design di New Super Mario Bros U è accademico: preciso, limpido e, come detto prima, garantisce sempre una buona qualità. La sensazione però è che questi nuovi Mario a due dimensioni siano creati più dal secchione della classe che dal genio: precisi, ma quasi mai sorprendenti. Belli, ma mai straordinari. Interessanti, non travolgenti.

Mario su WiiU! Serve altro?

Il dubbio più preoccupante però è che gli anni di separazione abbiano fatto perdere a Nintendo il legame speciale col genere prediletto: il jump'n'run, appunto. Come in Mario Kart le piste da rally, quelle imprecise, hanno gradualmente soppiantato quelle piane da circuito, in New Super Mario Bros gli stage anomali hanno preso il sopravvento su quelli principali. O quantomeno sono ormai sullo stesso piano: l'eccezione è diventata la regola. Cosa sono gli stage anomali? Tutti quelli che esulano dalla corsa e dal salto, tutti quelli che mettono in primo piano altre caratteristiche. E in New Super Mario Bros U succede quasi sempre, tanto che i livelli di platform puro si contano sulle dita di una mano: per variare l'esperienza, piuttosto che agire (solo) sul level design, si è scelto di alterare l'indirizzo tematico degli stage. Ed ecco le fortezze che vanno verso l'alto, ecco l'enorme quantità di cunicoli da attraversare balzando da parete a parete, ecco i livelli a scorrimento forzato, ecco quelli in cui si pensa più a raccogliere che ad avanzare, a (soprattutto!) evitare gli ostacoli piuttosto che a saltare i burroni, a ricercare l'uscita piuttosto che a raggiungerla. Sono tutte esperienze interessanti, che nei vecchi episodi rappresentavano una variazione sul tema di tanto in tanto, ma che adesso hanno soppiantato il caro, vecchio jump'n'run. E vista la carenza di giochi di questo genere non può che essere un problema per gli appassionati. Potete verificare la cosa voi stessi: basta accendere uno dei Mario per NES e SNES vicino a New Super Mario Bros U. Ma anche Donkey Kong Jungle Beat, sviluppato dal mai abbastanza lodato EAD Tokyo, o Donkey Kong Country Returns.

Creatività

La prevaricazione degli stage anomali su quelli di platform puro, e la loro conseguente condanna, non è tanto un fattore soggettivo, quanto di esaltazione delle meccaniche: esattamente come le parti 2D di Super Mario Galaxy sono tra le peggiori del gioco, i controlli e l'engine di New Super Mario Bros sono fatti per sumblimarsi nelle sequenze di salti in corsa, nei balzi millimetrici, nel dosaggio del ritmo, tutte cose che in ambienti stretti, chiusi o a sviluppo verticale non possono quasi mai attuarsi.

Mario su WiiU! Serve altro?

L'altro grosso problema di New Super Mario Bros U è il legame troppo radicato col passato: Iwata ha detto che questa serie non verrà mai stravolta perché gli appassionati la gradiscono così, e questo è vero, ma a parte il fatto che l'affermazione va in controtendenza con quanto noi abbiamo segnalato finora, un conto è alterare le meccaniche (che non vanno toccate) un conto è aggiungere nuovi contenuti. Sono rari i livelli che non potrebbero essere traslati sulle console più vecchie, pochi quelli che sfruttano le possibilità offerte dalla console. Pedane mobili e rotanti, oggetti che cadono, si spostano e sistemano in tempo reale: ci sono, ma non sono tanti, e mai al centro dell'esperienza. Così come i cambi d'inquadratura, o in generale il focus sull'alternanza delle dimensioni, del rapporto di grandezza tra Mario e l'ambiente: cose che non si sarebbero potute fare sullo SNES, che si possono attuare ora e sono grandiose quando accadono, ma che appaiono troppo raramente. Così come stantii sono i mondi: erba, deserto, neve, acqua, fuoco. Ripetitivi a dir poco. Come abbiamo scritto anche nel caso dell'episodio per 3DS, lo stesso Super Mario Bros 3 che ha introdotto il tema "mondi" ne presentava alcuni poco scontati, come quello dei giganti, dei tubi e delle nubi, che era per metà a terra e per metà in cielo. In New Super Mario Bros U l'unico sorprendente è la giungla, che sembra creata da altre persone per la carica innovativa: incastra due temi (giungla e giganti), propone una variazione in corso d'opera a tema spettrale (anche visiva) e in generale mostra la via che Nintendo dovrebbe percorrere in questo ambito. Perché un conto è non alterare le meccaniche, un conto riproporre sempre le stesse ambientazioni. Super Mario World, che veniva anch'esso dopo Super Mario Bros 3, aveva affrontato la questione con ben altra classe e originalità.

U!

New Super Mario Bros U non mostra certo tutte le potenzialità grafiche della nuova console Nintendo, trattandosi praticamente del precedessore portato in alta risoluzione. Piacevole comunque da vedere, forse in certi casi si nota troppo marcatamente la differenza tra gli elementi ereditati dal passato e quelli creati appositamente per questo episodio, come gli sfondi, a volte davvero pregevoli.

Mario su WiiU! Serve altro?

Più che la componente tecnica comunque a infastidire è lo stile, ormai inalterato dal 2006: se prendete i primi quattro capitoli della saga, tra NES e SNES, noterete che propongono tutti qualcosa di diverso. I New Super Mario Bros invece anche in questo sono tutti uguali, e le musiche non fanno differenza: troppo riciclate, troppo morbide, le migliori sono ereditate dal (lontano) passato. Inutile dire che la componente più interessante del gioco è ancora il multiplayer: l'interazione tra i personaggi è curatissima, e affrontare tutta l'esperienza in questa maniera la arricchisce enormemente. In quest'ottica la funzione "deus-ex" garantita dal pad U non è rivoluzionaria, ma comunque apprezzabile per i più piccoli e inesperti che possono divertirsi ad aiutare gli altri, o infastidirli, creando piattaforme semplicemente toccando lo schermo. Funzionalità questa da non sottovalutare anche per i giocatori più competitivi, che possono apprezzarne le potenzialità nella modalità sfida, la vera sorpresa del gioco: oltre a questa disciplina "combinata" ce ne sono altre, tra le quali svetta la corsa a tempo, forse la sezione che offre il miglior level design dell'intero gioco, quella che propone l'esperienza platform più pura, come dicevamo prima più "jump'n'run". Il fatto che Nintendo sappia ancora forgiare cose di qualità adamantina da un lato disturba, perché tutto il gioco potrebbe essere così, da un lato lascia speranza per il futuro. La speranza che prima o poi arrivi Super Mario Bros 4, e non un altro New Super Mario Bros... se capite cosa intendiamo.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (226)
8.6
Il tuo voto

La saga di New Super Mario Bros sembra trovare su home console la propria dimensione: un gioco divertente, ben fatto, che dà il massimo in multiplayer. Ma che nulla ha da spartire con gli antenati per innovazione, ambizione e qualità. Un'esperienza platform spuria, il cui single-player impallidisce non solo se rapportato a Super Mario World, con cui condivide più la superficie che l'essenza, ma anche se confrontato col recente, occidentale, Donkey Kong Country Returns. Speriamo che in futuro quanto apprezzato nelle sfide a tempo venga integrato nella modalità principale: sarebbe un buon punto da cui ripartire.

PRO

  • Multiplayer straordinario
  • Sfide a tempo certosine
  • Controlli perfetti
  • Buon level design...

CONTRO

  • ...ma non eccezionale
  • Troppi stage a ritmo forzato
  • Sempre i soliti mondi e nemici
  • Stesso stile da troppo tempo