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Sparatutto a caso

Boss Baddie unisce le classiche meccaniche degli shoot 'em up alla struttura tipica degli endless game, per match in pillole e sempre diversi

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   18/12/2012

Soprattutto nel sottogenere dei bullet hell, tra gli elementi che più distinguono uno shoot 'em up da un altro c'è senza dubbio la complessità delle traiettorie, la disposizione dei potenziamenti e l'apparizione dei nemici. L'intero livello è uno schema preciso elaborato dallo sviluppatore, che grazie a un invisibile timer scandisce il ritmo e propone un'esperienza che può essere frenetica o lenta, imprevedibile o monotona. La stessa corsa verso il punteggio migliore è legata a stretto giro con la capacità di memorizzare la formazione dei nemici e dei proiettili in arrivo. È proprio per questo che, realizzando uno sparatutto a scorrimento in cui tutto è generato in maniera procedurale, il team inglese Boss Baddie si è preso un grosso rischio. Big Sky Infinity farà storcere il naso tra qualche purista del genere, ma riesce a portare su PlayStation 3 e Vita un gioco sempre diverso ad ogni partita, che si adatta all'abilità del giocatore ma che allo stesso tempo spinge quest'ultimo ad adattarsi a sua volta a formazioni differenti e nuovi boss.

Un cielo sempre diverso

Nonostante un tutorial abbastanza chiaro, il primo impatto con Big Sky Infinity è parecchio spiazzante. Si muore spesso e in alcuni casi non è chiaro il motivo. Al tentativo successivo tutto cambia, e ci si trova costretti a imparare nuovamente il comportamento di ciascun ostacolo e ogni avversario.

Sparatutto a caso

Dai nemici che esplodono e si moltiplicano a quelli che arrivano in formazione da ogni lato dello schermo, dagli stretti tunnel nei quali passare ai buchi neri che risucchiano tutto quello che si avvicina. In certi casi è necessario attivare una trivella per attraversare pianeti e meteoriti sacrificando momentaneamente la possibilità di fare fuoco. La modalità classica del gioco trae forte ispirazione dagli endless runner e dagli arena shooter: sebbene il viaggio sia cadenzato da alcuni boss, non c'è una vera e propria divisione in livelli come avviene nella maggior parte degli shoot 'em up, e lo scopo è semplicemente quello di sopravvivere il più a lungo possibile per portare il proprio punteggio alle stelle. Ovviamente più si avanza e più l'azione si fa caotica, con lo schermo che si riempie di nemici e il giocatore che si fa strada in mezzo a mille esplosioni. La grafica del gioco, che in un primo momento sembra essere l'ennesimo tentativo di riproporre i neon e le forme minimaliste di Geometry Wars, si trasforma presto in un pirotecnico spettacolo di particellari, distorsioni e altri svariati effetti grafici, passando dai vivaci colori dei raggi laser ad affascinanti momenti monocromatici.

Sparatutto a caso

L'impatto visivo sullo schermo di Vita è assolutamente notevole, ma tra nebulose e fondali estremamente ricchi, di tanto in tanto si rischia di confondere l'occhio e perdere di vista qualche proiettile vagante. A dispetto di qualche effetto sonoro sotto la media, le musiche che accompagnano l'azione sono riuscite e coinvolgenti, ed è un vero peccato che il lavoro fatto venga in parte rovinato da un commentatore esterno completamente fuori luogo. Ciò che avviene su schermo è accompagnato da una voce fuori campo che si lascia andare a continue urla, esclamazioni umoristiche e grida di battaglia, ma nonostante sia un tocco di personalità e sebbene ci sia qualche battuta più riuscita di altre, il risultato finale stride parecchio, al punto che molti preferiranno fare un salto nel menù delle opzioni per disattivare una volta per tutte il rozzo narratore. Anche il sistema di controllo eredita più dal sottogenere twin stick che non dai shoot 'em up più tradizionali, con l'analogico destro che permette di direzionare il fuoco in tutti gli angoli dello schermo. Ogni avversario distrutto diffonde poi nello spazio alcuni frammenti che possono essere raccolti e spesi dal giocatore per potenziare la propria nave in un gran numero di abilità e caratteristiche differenti.

Trofei PlayStation 3

Quattordici trofei sono pochini, ma riescono ad arricchire il gioco con alcune sfide alternative. Una parte di questi si sbloccano semplicemente migliorando tra un match e l'altro, ad esempio raggiungendo un certo moltiplicatore o distruggendo un certo numero di nemici. Altri sono più simpatici e particolari, richiedendo magari di restare per diversi secondi all'interno di un meteorite.

Sfide tra asini

La struttura da endless game in cui ogni partita è sempre diversa porta però a una serie di compromessi, sia per quanto riguarda il senso di progressione delle modalità in singolo, sia per la creazione di momenti assolutamente epici. La casualità delle formazioni avversarie va a pesare prevedibilmente anche sull'esperienza multigiocatore, dal momento che ogni utente affronta un livello diverso da quello degli altri pur competendo all'interno della stessa classifica, ma è nella modalità Asino che risiede il cuore competitivo di Big Sky Infinity. In questa simpatica opzione è possibile infatti inviare una sfida a un proprio amico o a uno dei giocatori sparsi per il mondo, scegliere una parola misteriosa e dare inizio a una serie di partite in cui, a turno, si cerca di totalizzare il punteggio più alto; dopo ogni match lo sfidante col punteggio più basso riceve una lettera, e una volta che la parola misteriosa sarà completata avrà perso. Fortunatamente ci sono un bel po' di opzioni sbloccabili che vanno ad arricchire la componente single-player, sebbene la maggior parte delle modalità non siano altro che piccole varianti di quella Classica: il Conto alla Rovescia è una semplice opzione a tempo in cui totalizzare quanti più punti in soli due minuti, Corsa ai Boss sfida ad affrontare tutti i boss uno dopo l'altro, mentre l'opzione Inferno lancia nel mezzo di una pioggia di laser e proiettili fin dal primo istante. Pollice in su per l'enfasi data alle statistiche e alla componente sociale: non solo in qualsiasi momento è possibile controllare il punteggio dei propri amici e la leaderboard globale di ogni modalità, ma tra una partita è l'altra si possono controllare le statistiche personali e confrontarle con la media delle proprie performance, facendosi subito un'idea di quanto si sta migliorando.

Conclusioni

Versione testata: PlayStation Vita
Digital Delivery: PlayStation Network
Prezzo: 9,99€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (9)
7.8
Il tuo voto

Dopo Lunnye Devitsy e Wake, i ragazzi di Boss Baddie hanno pubblicato su PSN un gioco decisamente più solido e complesso, ma sicuramente non meno intrigante. Big Sky Infinity lascerà interdetti molti tradizionalisti degli shoot 'em up, ma riesce intelligentemente a prendere il meglio dagli endless game senza scadere in un'esperienza casual. Si viene conquistati dal corposo sistema di potenziamenti, dalle partite veloci e sempre differenti, dalle modalità in singolo e dalle intense sfide multigiocatore. Big Sky Infinity è insomma l'equivalente di Spelunky per gli sparatutto a scorrimento: ricco di sorprese, difficile da padroneggiare e perfetto per essere giocato a piccoli morsi.

PRO

  • Frenetico e divertente
  • Livello di sfida elevato
  • Graficamente vivace...

CONTRO

  • ...ma spesso confusionario
  • Un seccante narratore esterno
  • Boss non troppo originali