L'approccio al genere platform sui dispositivi mobile è stato finora di stampo tradizionale, ma ha saputo regalarci prodotti di grande qualità, vedi i vari Cordy 2, la recente conversione di Limbo e alcuni titoli realizzati da Gameloft.
Anche gli sviluppatori di BeaverTap Games sono rimasti sul classico quando hanno creato Mikey Shorts; sul classico in tutti i sensi, visto che hanno puntato su di una grafica in stile pixel art, che richiamasse l'epoca dei sistemi a 8 bit, e su di un gameplay bidimensionale che fosse non solo immediato ma anche frenetico, in un continuo speedrun per raggiungere l'uscita dei livelli. Il protagonista delle loro avventure, Mikey, torna ora sui iPhone e iPad con un nuovo capitolo, Mikey Hooks, e come si può dedurre dal titolo ha portato con sé un accessorio che dai tempi di Bionic Commando si è sempre rivelato molto utile: un rampino. Immaginate dunque le meccaniche di Mikey Shorts fra salti, piattaforme, nemici e scivolate, ma aggiungete al mix la possibilità di aggrapparsi ai numerosi perni presenti all'interno degli scenari e dondolarsi da una parte all'altra, così da superare distanze altrimenti incolmabili e accedere a zone normalmente inaccessibili.
Epic Mikey
L'offerta di Mikey Hooks è composta da due differenti modalità, a cui possiamo accedere dalla schermata di partenza. La prima è il tradizionale story mode, con sei scenari divisi ognuno in altrettanti livelli e un sistema a premi, basato unicamente sulla velocità, che ci permette di guadagnare da una a tre stelle ogni volta che completiamo uno degli stage "centrali" nell'interfaccia. Ciò che ne risulta è un'azione frenetica, in cui non bisogna tanto mettersi a esplorare le location e raccogliere tutte le monete d'oro (seppure sia buona cosa farlo), quanto piuttosto affrettarsi verso l'uscita per raggiungerla nel minor tempo possibile, ottenendo come detto da una a tre stelle a seconda del risultato.
Avremmo preferito un sistema più tradizionale, che assegnasse ad esempio una stella per il tempo, una per aver raccolto tutti i gettoni d'oro e una per eventuali oggetti extra, ma va bene anche così se l'obiettivo degli autori era quello di puntare sulla sola reattività. La seconda modalità, Race, ci vede invece competere all'interno di dodici ambientazioni con altri personaggi controllati dalla CPU in una vera e propria gara di velocità che viene vinta da chi taglia per primo il traguardo. In entrambi i casi, il punto di forza dell'esperienza è rappresentato dagli ottimi controlli touch e dall'implementazione pressoché perfetta del rampino, che si attiva semplicemente premendo il salto del tasto mentre siamo già in aria, laddove ci sia un perno a portata. Agganciato a un appiglio, Mikey dondola più o meno velocemente a seconda dell'inerzia, il che rende non sempre prevedibile l'esito della manovra e ci spinge a fare molta attenzione, specie nei livelli più avanzati, che sono il festival dei baratri e degli spuntoni. I tre "cuori" a nostra disposizione, ripristinabili in base a ciò che troviamo lungo il percorso, agiscono nell'ambito di un impeccabile bilanciamento della difficoltà, che riesce a impegnare senza frustrare eccessivamente. Per il resto, le meccaniche sono le stesse già viste in Mikey Shorts, dunque piuttosto collaudate e forti di fondamenta solide, coadiuvate peraltro da un comparto tecnico che magari risulta un po' troppo essenziale sul fronte del sonoro, ma che appare invece gradevolissimo, simpatico ed efficace dal punto di vista della grafica. Tramite una delle opzioni sbloccabili, inoltre, si può fare in modo che il gioco appaia ancora più "classico".
Mikey Hooks prende le dinamiche del precedente episodio e vi aggiunge nuovi elementi di gameplay
Conclusioni
Mikey Hooks prende le dinamiche del precedente titolo di BeaverTap Games, Mikey Shorts, e vi aggiunge un nuovo, interessante elemento di gameplay rappresentato dal rampino. L'azione risulta dunque ancora più dinamica e coinvolgente, supportata da un sistema di controllo touch semplice, reattivo e preciso, che non delude neppure durante le situazioni più concitate e ci permette di portare a casa risultati di tutto rispetto. Il concetto della velocità di esecuzione viene ripresentato nel nuovo prodotto, a discapito di approcci che non siano assimilabili allo speedrun, ma tutto il contorno appare ricco e ben curato, grazie al buon numero di livelli e alla presenza di una simpatica modalità extra. Il risultato finale è godibilissimo e rappresenta un ulteriore passo in avanti per la serie.
PRO
- Molto interessante l'introduzione del rampino
- Un buon numero di livelli e una modalità extra
- Sistema di controllo affidabile e preciso
CONTRO
- Ancora una volta si bada solo alla rapidità
- Presa la mano, si finisce abbastanza in fretta