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Per un pugno di detriti

Ci siamo finalmente misurati con lo strategico a turni incentrato sul celebre board game Space Hulk

RECENSIONE di Mattia Armani   —   04/09/2013

Space Hulk è uno strategico a turni che ricalca in modo fedele le meccaniche dell'omonimo gioco da tavolo strategico ambientato nell'universo di Warhammer 40.000. In questa trasposizione videoludica, primo titolo con licenza ufficiale Space Hulk da 17 anni a questa parte, ci sono delle piccole aggiunte, ma il fulcro del gameplay resta la gestione delle proprie unità in angusti relitti spaziali - chiamati appunto Space Hulk - con le possibilità di successo delle azioni vincolate da tiri di dado invisibili che giocano un ruolo determinante nell'esito dei combattimenti. Resta, inoltre, la struttura a due fazioni e due giocatori che oppone gli Space Marine Terminator, ovvero supersoldati corazzati spediti a investigare i summenzionati relitti, ai temibili Genestealer, una specie aliena che ha diverse somiglianze, soprattutto in termini di comportamento, con gli Alien creati da Ridley Scott e Hans Rudolf Giger.

Space Hulk è una trasposizione fin troppo fedele del classico strategico da tavolo

Fedele all'originale

Il single player di Space Hulk è composto dalle 12 missioni della campagna Sin of Damnation, inclusa nel board game originale, con l'aggiunta di tre missioni inedite che fanno da prologo e da tutorial piazzandoci in ambienti più piccoli e più semplici da affrontare rispetto a quelli delle mappe successive. Ma anche se le mappe si ampliano, corridoi e spazi angusti restano il fulcro nel gioco così come lo sono nel classico strategico da tavolo. Ed è in quest'ambientazione claustrofobica che ci troviamo a dover gestire le nostre unità con la possibilità, nel caso degli Space Marine che sono i protagonisti assoluti della campagna single player, di metterle in posizione di guardia in modo che sparino automaticamente quando un nemico entra nella loro linea visiva. Non mancano poi le classiche opzioni di gioco degli strategici a turni, come il movimento in difensiva, la possibilità di ruotare le unità sul posto o di piazzarle in posizione di difesa vanificando un colpo avversario andato a segno e costringendo il nemico a un nuovo tiro di dado che potrebbe fallire. Una possibilità, quest'ultima, piuttosto importante quando ci si trova ad affrontare i Genestealer i cui attacchi in corpo a corpo sono a dir poco letali.

Per un pugno di detriti

Le creature aliene, selezionabili nel multiplayer a due e nemici controllati dall'intelligenza artificiale nella modalità single player, si affidano alla velocità di movimento che bilancia il minor numero di azioni effettuabili. Inoltre, quando non sono stati rilevati visivamente, gli alieni vengono rappresentati, nella schermata di chi controlla gli Space Marine, come "bip" ovvero come segnali del radar che vengono indicati, sul tabellone virtuale, da un'unità trasparente colorata di rosso. In questi momenti i Genestealer possono muoversi più rapidamente fino a quando non vengono individuati, cosa che facilita le manovre di avvicinamento agli Space Marine. Ovviamente questi ultimi hanno a disposizione anche potenti colpi corpo a corpo, vitali soprattutto quando l'arma si inceppa, ma quando si utilizzano gli Space Marine è sempre meglio cercare di mantenere la distanza per evitare rischi eccessivi così come, con i Genestealer, è bene non arrivare di fronte a un soldato armato di tutto punto senza punti azione. A questo proposito, c'è un altro importante elemento da tenere d'occhio per evitare di restare inermi di fronte a un nemico. Parliamo dei Command Point, punti azione extra condivisi da tutto il team che vengono determinati da un tiro automatico di dado a sei facce all'inizio di ogni turno. Questo significa che ci può essere un divario elevato tra i punti azione disponibili tra le due fazioni in lotta, dato che il costo degli attacchi richiede generalmente 1 o 2 punti.

Artigli contro cannoni

La campagna di Space Hulk, grazie a un'intelligenza artificiale valida e aggressiva, offre sfida in abbondanza e impostando la difficoltà al livello massimo il titolo si trasforma in una vera prova per gli appassionati di strategia a turni. Ma, questo è ovvio, il gameplay si esprime al massimo solo nel multiplayer, modalità d'elezione del titolo le cui meccaniche, come abbiamo già ribadito più volte, sono quella dello strategico da tavolo classico. In questo caso non c'è, ovviamente, il piacere di avere tra le mani miniature e dadi ma c'è quello di giocare da casa in modo immediato aggiungendo amici o scegliendo di affrontare un avversario casuale. Inoltre il titolo include una modalità multiplayer asincrona che concede ai giocatori di lanciarsi in cinque partite in contemporanea e di giocare i propri turni in qualsiasi momento della giornata. Niente di nuovo, visto che questa modalità esiste da quando esistono gli scacchi e la posta cartacea, ma si tratta di un'aggiunta gradita, con tanto di cross-play tra tutte le piattaforme, che evita la necessità di trovarsi online contemporaneamente per giocare e dimostra l'attenzione del team di sviluppo per la riproduzione fedele dell'esperienza originale. Attenzione che, purtroppo, manca nel caso del comparto estetico e della varietà dell'offerta.

Per un pugno di detriti

Le animazioni, se non altro, sono decenti e, nello specifico, la pesantezza degli space marine è resa in modo ottimo. Il campo di battaglia è inquadrato dall'alto e la resa estetica per quanto povera è accettabile, almeno in relazione al valore di produzione del titolo, con tanto di scenette che mostrano fallimenti critici o nemici crivellati. Ma ecco che lo zoom sull'azione rende evidente la povertà di modelli ed effetti grafici con spruzzi di sangue che risultano raccapriccianti e non per il tasso di realismo. Per fortuna, a bilanciare gli evidenti cali di qualità, ci sono scene di intermezzo apprezzabili e veniamo sorpresi da una gradita trovata degli sviluppatori che hanno aggiunto un extra all'esperienza degli Space Marine. Parliamo di una piccola telecamera installata sulla spalla dei super soldati la cui visuale viene riprodotta in un piccolo schermo posto in alto a destra sullo schermo. Un'aggiunta notevole che, grazie a qualche effetto di sfarfallamento tipico dei film di fantascienza, nasconde i difetti che sono invece particolarmente evidenti nelle scene di intermezzo. Niente di trascendentale ma il tutto è sufficiente a sostenere le meccaniche di gioco e a quanto sopra dobbiamo aggiungere la realizzazione di un ottimo comparto audio, limitato ma coinvolgente, caratterizzato da voci poderose, rumori inquietanti e sonori ambientali d'atmosfera. Ma anche se tutti gli elementi sono teoricamente al loro posto, e la grafica non eccezionale è giustificata dal valore di produzione modesto, Space Hulk risulta comunque un prodotto eccessivamente limitato. Dopo 17 anni di attesa è lecito aspettarsi qualcosa in più che due soli tipi di unità, tre missioni aggiuntive poco ispirate e qualche corridoio. Tanto più che gli sviluppatori avrebbero potuto mantenersi fedeli alla serie semplicemente implementando le numerose espansioni del gioco da tavolo. Ovviamente non è detto che questi extra non arrivino in seguito, in forma di DLC, ma la versione di lancio del titolo risulta comunque mancante.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 7
  • Processore: Intel Core-i7 920
  • Memoria: 6 GB
  • Scheda video: GeForce GTX 570

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP
  • Processore: 2 GHz Dual Core
  • Memoria: 2 GB
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 8600 GT / ATI Radeon HD 2600 XT
  • Spazio su disco: 2 GB

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: Windows 7
  • Processore: 2 GHz Dual Core
  • Memoria: 4 GB
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 9000 / ATI Radeon HD 3000
  • Spazio su disco: 4 GB

Conclusioni

Versione testata: PC
Digital Delivery: Steam
Prezzo: 27,99€
Multiplayer.it
6.8
Lettori (4)
4.9
Il tuo voto

Space Hulk è una trasposizione fedele dello storico gioco da tavolo e questo significa che offre meccaniche bilanciate le quali consentono al titolo di difendersi bene sia nel comparto multiplayer, sia in single player, grazie all'intelligenza artificiale di ottima qualità. Purtroppo a mancare è la varietà e questa carenza è resa ancora più evidente da un prezzo che pur non essendo elevatissimo non risulta comunque adeguato all'offerta.

PRO

  • Trasposizione fedele del classico gioco da tavolo con miniature
  • Meccaniche asimmetriche decisamente bilanciate
  • Multiplayer anche asincrono e cross-platform
  • L'aggiunta della visuale da telecamera è un tocco di classe

CONTRO

  • L'offerta è estremamente limitata dal punto di vista videoludico
  • L'unica vera novità rispetto al board game è rappresentata da tre piccole mappe decisamente modeste
  • Schizzi di sangue e diversi altri effetti grafici sono di qualità decisamente bassa