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iPad mini con display Retina

La seconda versione dell'iPad da 7.9" è quella della sua definitiva consacrazione

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   26/11/2013
iPad mini con display Retina

L'iPad mini è stato lanciato sul mercato a fine 2012, rappresentando il primo ampliamento della linea iPad che fino ad allora aveva unicamente proposto tablet da 9.7"; come spesso accade nel caso di prodotti Apple, il mini giunse alla fine di mesi di speculazioni, conferme, smentite e dichiarazioni di ogni tipo, e sulla coda di un trend di mercato imposto da altri produttori che avevano già abbracciato con successo la realizzazione di device con dimensioni attorno ai 7". La casa di Cupertino scelse però una soluzione leggermente diversa, attraverso uno schermo da 7.9" con proporzioni a 4:3 capace di garantire un'esperienza d'uso con ben pochi compromessi, e soprattutto in grado di sfruttare senza alcun tipo di problema l'intera libreria di applicazioni per l'iPad classico già disponibili su App Store. Una combinazione che di fatto ha consentito a iPad mini di diventare immediatamente uno straordinario successo commerciale, al punto da erodere quote di mercato al fratello maggiore, forte anche di un design innovativo con cornice e spessore estremamente ridotti che ne hanno esaltato la portabilità. Era quindi scontato che quell'esordio fosse soltanto l'inizio di una nuova linea di prodotto per Apple, prevedibilmente destinata a subire gli aggiornamenti annuali a cui la compagnia di Tim Cook ci ha abituato.

Mini è bello

E infatti questo è stato proprio ciò che è successo: il nuovo iPad mini con display Retina rappresenta quella pedina strategica nell'offerta della casa di Cupertino, giunto sul mercato proprio in tempo per la fondamentale stagione natalizia, in coda del precedente lancio di iPhone 5s e iPad Air.

iPad mini con display Retina

In una strategia di proficuo allineamento tecnico, i tre device di punta di Apple hanno però per la prima volta condiviso una quasi totale identità nelle specifiche: una soluzione che, se da una parte certamente aiuta gli sviluppatori di App limitando al massimo il lavoro di adattamento ad hardware differenti, dall'altra riduce la frammentazione fino all'origine, ovvero al ciclo produttivo dei chip. Da questa decisione però, chi ha goduto dei maggiori benefici all'interno del catalogo Apple è stato senza dubbio l'iPad Mini, che ha immediatamente colmato quel gap tecnico che di fatto costituiva l'unico vero punto debole del modello originale. Il tablet da 7.9" del 2012 era infatti sostanzialmente nelle specifiche un iPad 2, mosso quindi dal chip A5 affiancato da mezzo GB di RAM e privo del Display Retina; un elemento che di fatto aveva impedito di scegliere l'iPad mini a coloro che necessitavano di usare app o giochi particolarmente pesanti. Quest'anno invece il problema non sussiste, perché - come anticipato - Apple ha fatto sì che la scelta tra le due sue linee di tablet potesse essere operata dall'utente soltanto sulla base di un discorso di pure e semplici dimensioni dello schermo, garantendo la medesima esperienza in entrambi i casi.
Già dal nome, iPad mini con display Retina suggerisce che la maggiore novità estetica è proprio in quel monitor da 2048 x 1536, che grazie al taglio inferiore rispetto a iPad Air permette di raggiungere un valore di densità di 326 ppi, contro i 264 del fratello maggiore. E anche in questo caso la compagnia di Cupertino ha scelto la tecnologia IGZO, l'unica capace di offrire questo tipo di prestazioni senza intaccare la durata della batteria, grazie ad un consumo energetico straordinariamente ridotto. In seguito al report dell'autorevole Display Mate, sito specializzato in analisi tecniche, si è molto discusso riguardo alla gamma di colori di cui sarebbe capace il pannello del nuovo iPad mini, inferiore rispetto a quella garantita da iPad Air e anche dai concorrenti diretti come il Kindle Fire HDX 7 e il nuovo Nexus 7.

iPad mini con display Retina

Malgrado non sia di certo nostra intenzione ridimensionare il valore di tale segnalazione, va chiarito che nell'uso normale è veramente arduo riuscire a lamentarsi per la resa del display del nuovo iPad mini; si tratta di limitazioni destinate ad essere notate soltanto da un occhio molto attento e in specifiche condizioni di utilizzo. Da parte nostra abbiamo eseguito un esperimento empirico affiancando iPad mini con display Retina accanto a un iPad Air, avvertendo differenze davvero minime solo su alcune tonalità. Chiusa la parentesi quindi, possiamo concentrarci su ciò che rimane del "vestito" del piccolo tablet di Apple, ovvero lo chassis; in questo ambito il passaggio generazionale è stato decisamente nel segno della continuità, dal momento che forma e dimensioni sono rimaste quasi immutate. Diciamo "quasi", perché l'adozione del display Retina ha comportato un minimo aumento nello spessore e nel peso rispetto al modello precedente, quantificabile rispettivamente in +0,3mm (7,5 contro 7,2) e +23 grammi (331 contro 308) sul modello Wi-Fi, che diventano +29 grammi (da 312 a 341) su quello Wi-Fi + Cellular. Variazioni quasi impossibili da avvertire, e che si accompagnano invece alle stesse identiche misure per altezza e larghezza e alla medesima cornice sottile che è stata adottata anche su iPad Air; iPad mini con display Retina rimane quindi un tablet estremamente comodo da usare, eccellente in quasi tutte le situazioni, mai troppo piccolo né troppo voluminoso, leggero, facilmente impugnabile con una sola mano e con un elevato grado di portabilità. Poco da dire invece su qualità costruttiva e dell'assemblaggio, perfetta come al solito.

Il nuovo iPad mini è il tablet perfetto per le esigenze della maggior parte dell'utenza

Nella botte piccola...

Sotto il cofano, come anticipato, il nuovo iPad mini cela specifiche che gli consentono di dimenticare in un colpo solo ogni timore reverenziale: questo perché, esattamente come iPhone 5s e iPad Air, anche in questo caso il cuore pulsante è il nuovissimo chip A7 a 64-bit, affiancato dal coprocessore di movimento M7 e da 1GB di RAM.

iPad mini con display Retina

In realtà iPad Air può vantare ancora un piccolo margine di vantaggio, dal momento che l'A7 su tale modello ha una frequenza di clock di 1.4 GHz, contro i 1.3 GHz di iPad mini con display Retina e iPhone 5s. Una differenza destinata all'atto pratico a cambiare poco o nulla (attorno al 7% dai dati di Geekbench 3), e con ogni probabilità dovuta a motivazioni di dissipazione del calore all'interno di chassis più piccoli. Se i benchmark pongono quindi tutta la nuova linea di smartphone e tablet Apple grossomodo su livelli analoghi, è nel confronto tra le due generazioni di iPad mini che si può comprendere il salto evolutivo, dal momento il nuovo modello si attesta su valori di oltre 5 volte superiori al predecessore. Tentennamenti nella fluidità d'uso e modeste prestazioni in ambito gaming sono quindi solo un lontano ricordo sulla fascia di tablet da 7.9" della casa di Cupertino, che al contrario diventa quindi a tutti gli effetti un ambiente ideale per chi apprezza l'offerta ludica su touch screen: i nostri test con giochi pesanti come Real Racing 3, GT Racing 2 e XCom Enemy Unknown hanno confermato in tal senso l'eccezionale validità del nuovo iPad mini in qualsiasi situazione. Assente anche in questo caso il sensore Touch ID per il riconoscimento delle impronte digitali, destinato quindi nella line-up 2013 di Apple a mantenersi esclusiva di iPhone 5s, mentre l'anno prossimo con ogni probabilità diventerà standard anche sulla linea di tablet. Per quanto riguarda invece i rimanenti elementi da segnalare, si mantengono invariati gli speaker stereo capaci di garantire una qualità audio sufficientemente buona senza distorsioni anche ad alto volume; e allo stesso modo non si segnalano grandi variazioni anche per quanto riguarda le fotocamere, con la posteriore iSight da 5 Megapixel e Apertura diaframma ƒ/2.4 in grado di registrare video a 1080p, affiancata dall'anteriore Facetime HD da 1,2 Megapixel.

iPad mini con display Retina

Si tratta di sensori più che discreti, e ampiamente capaci di soddisfare le comunque ridotte necessità foto e video di un utilizzatore di questo tipo di prodotti. Eccellente l'autonomia, nuovamente confermata attorno alle 10 ore proprio grazie alle ottimizzazioni dell'hardware; tra l'altro merita menzione il fatto che la confezione di vendita dell'iPad mini con display Retina abbia uno spessore maggiore rispetto a quella del modello dello scorso anno, e questo perché al suo interno viene incluso l'alimentatore da 12W anziché quello da 5W, utile per garantire tempi di ricarica rapidi con la batteria di maggiore capacità. Infine i prezzi, che per i tagli da 16, 32, 64 e 128 GB si assestano a 389, 479, 569 e 659€ per i modelli Wi-Fi, mentre a 509, 599, 689 e 779 per quelli Wi-Fi + Cellular. I colori disponibili sono quelli scelti da Apple per la linea 2013 di tablet e smartphone, ovvero Grigio Siderale e Argento. In conclusione, il balzo tecnico garantito dalla mela morsicata con la nuova generazione di iPad mini rispetto alla precedente spazza via in un attimo tutte le limitazioni che hanno contraddistinto l'esordio del tablet a 7.9": il display Retina accoppiato al chip A7 offre prestazioni eccellenti, accoppiate alla straordinaria portabilità di un form factor compatto e sobrio. Tutto questo sostenuto dal roccioso ecosistema e dell'enorme disponibilità di App sullo Store, in un ambiente - quello dei tablet - in cui Cupertino regna ancora incontrastata grazie all'elevata ottimizzazione dell'offerta. Il risultato finale è quindi un prodotto che dal nostro punto di vista incarna il meglio del catalogo Apple per questo genere di device, destinato ad assecondare alla perfezione le necessità della stragrande maggioranza dell'utenza.