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Killer da tavolo

La serie di Hitman debutta su iOS con un titolo per certi versi sorprendente...

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   23/04/2014
Killer da tavolo

Ci vuole un bello sforzo di immaginazione per vedere nell'Agente 47 un degno protagonista di uno strategico: eppure è proprio quello che hanno compiuto gli sviluppatori di Hitman GO, che per l'esordio del sicario pelato in ambito mobile hanno pensato ad una soluzione ludica decisamente diversa rispetto ai canoni della serie. Anche se la tattica ha sempre rivestito un ruolo chiave nei vari episodi usciti finora per console casalinghe e PC, stavolta è l'unica cosa che conta in un titolo che richiede un'attenta pianificazione dei propri spostamenti e l'utilizzo di ragionamenti quasi scacchistici. Andiamo a vedere di che si tratta.

La mossa dell’assassino

Hitman GO meriterebbe di essere premiato anche solo per il suo particolarissimo stile visivo che si ispira al mondo dei board game, a cominciare da una schermata di selezione dei capitoli dove questi vengono rappresentati come scatole di immaginari giochi di società. L'originalità di una simile soluzione si manifesta appieno durante le fasi di gameplay vero e proprio, con scenari che prendono la forma di plasticosi diorama e personaggi ridotti a lucidissime pedine.

Killer da tavolo

Il tutto è ovviamente funzionale ad una struttura ludica molto vicina alle dinamiche del gioco da tavolo, peraltro così intuitiva da non necessitare di alcun apporto testuale in fase di tutorial. L'obiettivo primario di ogni stage è di raggiungere il traguardo senza venire bloccati dai nemici che popolano il percorso, segnalato da delle apposite linee su schermo: si deve dunque spostare l'Agente 47 da una casella all'altra lungo questi tracciati, tenendo in considerazione il fatto che ad ogni movimento del protagonista le pedine avversarie compiono un'azione diversa a seconda della loro categoria di appartenenza. Vi sono dunque guardie statiche, pronte ad abbatterci se ci posizioniamo nello spazio di fronte a loro, soldati di pattuglia che si muovono seguendo un pattern predefinito, sicari armati di coltello che ruotano di 180° ad ogni turno e così via, ma una tale varietà di antagonisti non è l'unica freccia all'arco del brillante level design di Hitman GO. Giustapposti nel corso dei vari stage vi sono infatti altri elementi che aumentano lo spettro di soluzioni tattiche a disposizione dell'utente: si passa da caselle speciali (vasi di piante dietro le quali nascondersi, sassi da lanciare per distrarre le guardie, botole comunicanti), armi a lungo raggio e persino i travestimenti che da sempre sono uno dei segni distintivi del modus operandi dell'Agente 47. Insomma, tanta carne al fuoco per uno strategico semplice nelle meccaniche ma capace di mantenere vivo l'interesse dall'inizio alla fine.

Hitman GO vince alla grande la scommessa di portare l'Agente 47 fuori dal suo normale campo d'azione

Come molti altri titoli analoghi, Hitman GO presenta tre distinti obiettivi per ogni livello, ognuno dei quali consente di guadagnare uno stemma che va ad arricchire un totale indispensabile per sbloccare i successivi capitoli. Al di là del mero atto di raggiungere il traguardo, tali missioni possono richiedere di raccogliere una valigetta lungo il percorso, terminare lo schema entro un numero limite di mosse, arrivare alla fine senza uccidere nessuno o al contrario facendo fuori ogni singola pedina presente sul tavolo da gioco. Non essendo sempre possibile ottenere tutti e tre gli stemmi in una singola corsa, è evidente come Hitman GO stimoli alla rigiocabilità, anche perché i costi di sblocco dei nuovi capitoli sono abbastanza elevati da non potere essere soddisfatti da una condotta di gioco superficiale.

Killer da tavolo

Difficile dunque riuscire a portare a termine il prodotto Square Enix nel brevissimo periodo, men che meno se si punta ad ottenere il punteggio massimo in tutti i livelli, cosa che sicuramente solleticherà l'interesse degli amanti delle sfide più ardue. Gli sviluppatori hanno voluto comunque concedere una scappatoia anche agli utenti meno coinvolti, concedendo cinque suggerimenti, ognuno dei quali consente di evidenziare il percorso corretto per un dato obiettivo: esaurito questo bonus, tocca però mettere mano al portafogli se si desiderano altri aiuti, acquistandone tre diversi tipi di pacchetti o addirittura spendendo la bellezza di 13,99 Euro per renderli utilizzabili a piacimento. Square Enix non è certo nuova ad iniziative anche piuttosto discutibili per monetizzare sui propri titoli mobile, e Hitman GO non fa eccezione in tal senso, presentando una tale offerta di acquisti in-app nonostante un prezzo di uscita che non si può certamente definire budget rispetto agli standard con cui siamo abituati a confrontarci. Ed è forse proprio quello di un costo un po' troppo alto l'unico limite di Hitman GO, che per il resto si rivela uno strategico con tutte le carte in regola per conquistare ogni chiunque non si faccia problemi a vedere l'Agente 47 in una veste tanto diversa da quella a cui siamo stati abituati in questi anni.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.2)
Terminale utilizzato: iPhone 5S
Prezzo: 4,49€
Multiplayer.it
8.4
Lettori (4)
6.8
Il tuo voto

Troppo facile liquidare Hitman GO come l'ennesima discutibile mossa di una software house desiderosa di fare cassa in ambito mobile sfruttando l'immagine di un brand celebre: bastano pochi minuti di gioco per rendersi conto che il titolo Square Enix non solo ha una personalità ben definita da uno stile visivo tanto originale quanto azzeccato, ma soprattutto vanta un gameplay capace di abbinare l'immediatezza dell meccaniche con una notevole profondità delle sfide più avanzate, a tutto vantaggio dei più esigenti amanti degli strategici. Pregi che comunque non giustificano del tutto un prezzo di vendita decisamente alto per gli standard del mobile gaming in questo specifico segmento.

PRO

  • Stile grafico particolarmente accattivante
  • Gameplay immediato ma non banale
  • Livello di sfida piuttosto impegnativo

CONTRO

  • Prezzo un po' eccessivo
  • Stile di gioco non adatto a chiunque
  • Sonoro fin troppo minimale