Delusione estrema?

L'uscita di Dynasty Warriors 8: Xtreme Legends - Complete Edition su Steam non rappresenta una novità assoluta: la serie action sviluppata da Omega Force, che vanta un seguito discretamente corposo anche in occidente, ha infatti goduto di diverse conversioni per PC, conversioni che però spesso non hanno varcato i confini nipponici, neppure nel solo formato digitale.

L'occasione di cambiare rotta proprio con quest'ultimo episodio era ghiotta, visto che c'è stato contestualmente il debutto su PlayStation 4, che ha portato con sé un apprezzabile miglioramento tecnico: risoluzione a 1080p, eliminazione del finora immancabile pop-up dei nemici, un maggior numero di personaggi visualizzati contemporaneamente sullo schermo, una migliore qualità delle texture e un frame rate solido anche nelle situazioni più concitate. Situazioni che, come sanno bene i fan di questo franchise, si verificano praticamente ogni due secondi. Dynasty Warriors è infatti da sempre la fiera del "button mashing", un action game frenetico in cui vestiamo i panni di alcuni dei più grandi condottieri della Cina Imperiale, ovviamente "romanzati" per l'occasione, che affrontano da soli interi eserciti ostili e dispongono di una potenza incredibile, tanto da sbaragliare decine e decine di avversari con un sol colpo.

La versione PC di Dynasty Warriors 8: Xtreme Legends si basa sulle edizioni "old gen" e delude non poco

Edizione Completa

Dynasty Warriors 8: Xtreme Legends - Complete Edition arriva sulla piattaforma Windows con la stessa edizione uscita su PlayStation 4 e PlayStation Vita, che include in un'unica soluzione il gioco base e la sua espansione "estrema". Quest'ultima aggiunge all'esperienza una nuova campagna in single player con l'invincibile Lu Bu, alcuni stage inediti, contenuti extra per l'Ambition Mode, un nuovo attacco EX per ogni guerriero e cinque personaggi giocabili: Fa Zheng, Lu Lingqi, Yu Jin, Chen Gong e Zhu Ran.

Non solo elementi di contorno, dunque, ma anche un'ottimizzazione delle meccaniche che dona un minimo di varietà alle manovre offensive, fattore fondamentale nel momento in cui il gameplay consiste unicamente nel rifilare combo su combo per liberare le varie zone di ogni mappa dalla presenza dei comandanti nemici, così da conquistare infine l'intero territorio e passare a quello successivo. Vanno viste in quest'ottica anche le tantissime armi disponibili, da sbloccare durante le missioni e con cui equipaggiare il nostro guerriero, nonché il rinnovato sistema per "contrattaccare" nel momento in cui un avversario cerca di colpirci con una manovra speciale. Piccole attenzioni che risultano oltremodo gradite agli appassionati della serie, ma che in ogni caso non vanno a migliorare la resa degli impatti, a nostro avviso ancora troppo "leggera" se confrontata con quanto offerto da un concorrente diretto come Sengoku Basara. Il punto è che però finalmente anche su PC si può godere di un episodio di Dynasty Warriors, probabilmente il migliore mai realizzato, e la cosa non può che essere accolta con entusiasmo da chi non vedeva l'ora di poter menare le mani con il titolo di Omega Force in ambiente Windows. La presenza di variazioni sul tema come la ben nota modalità Ambition, peraltro, aumenta in modo significativo la durata dell'esperienza, proponendoci ad esempio situazioni in cui le battaglie svolgono la funzione concreta di raccogliere materiali per costruire un magnifico castello, degno dell'Imperatore.

Old gen?

Conoscevamo il valore e le peculiarità di Dynasty Warriors 8: Xtreme Legends - Complete Edition, e ne abbiamo parlato in modo dettagliato nella recensione delle versioni PlayStation 4, PlayStation 3 e PlayStation Vita, uscite il mese scorso.

Chiaramente ci aspettavamo dall'edizione PC un comparto tecnico paragonabile, se non superiore, a quello della console next gen Sony, ma evidentemente Tecmo Koei ha preferito fare una scelta differente, quantomeno discutibile, ovvero realizzare una conversione che fosse la più leggera possibile sul fronte dei requisiti hardware, così da aumentare l'eventuale bacino d'utenza. Ecco dunque che, nonostante la possibilità di operare varie regolazioni grafiche (risoluzione, filtro texture, sincronia verticale e poi, nello specifico, la qualità generale, i personaggi, la drawing distance, i dettagli, ecc.), la resa visiva del gioco risulta pesantemente castrata dall'uso degli asset della versione PlayStation 3, che "appiattiscono" la grafica e le donano quell'inevitabile sapore di "vecchia generazione", in particolare per quanto concerne la definizione delle trame.

Certo, bisogna ammettere che almeno tre elementi risultano migliorati: il frame rate è ancorato ai 60 fotogrammi al secondo (a parte le cutscene, ferme a 30 frame al secondo) anche quando sullo schermo c'è il finimondo, senza incertezze; e allo stesso modo non è presente il pop-up pazzesco che sulla (ormai vecchia) console Sony faceva sì che i nemici comparissero dal nulla. Inoltre la risoluzione arriva a 1080p, come su PlayStation 4. A fare da contraltare a questi piccoli pregi ci pensano l'inspiegabile mancanza della modalità multiplayer cooperativa, un'interfaccia decisamente manchevole e macchinosa, un supporto scarso al controller e un sistema per la personalizzazione dei comandi che fa acqua da tutte le parti. Inoltre tanti utenti hanno sperimentato crash, blocchi misteriosi e caricamenti infiniti, problemi che abbiamo fortunatamente risolto eseguendo il gioco in modalità compatibile con Windows 7, ma che non fa davvero piacere ritrovare in una release ufficiale che - si suppone - sia stata testata prima della pubblicazione.