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Vade retro, umano

Neil Gaiman firma una casa infestata da bug, falle e altri errori

RECENSIONE di Andrea Rubbini   —   21/07/2014

Wayward Manor è il primo videogioco firmato da Neil Gaiman, scrittore di fama mondiale che non ha bisogno di grandi presentazioni. Fra le sue opere più note ricordiamo la saga a fumetti Sandman e il romanzo American Gods. Dal momento che il regno del fantastico è il campo da gioco prediletto da Gaiman, ci è subito sembrata una scelta eccellente invitarlo a scrivere un videogioco.

Vade retro, umano

E lo stesso devono avere pensato gli oltre tremila finanziatori che hanno partecipato a una campagna di prevendita con tanto di ricompense sullo stile di Kickstarter. Dopo quasi un anno di incassi e di gestazione, quindi, Wayward Manor è finalmente arrivato, ed è una cocente delusione. La prima secchiata fredda è arrivata una volta scoperto il genere. Si tratta infatti di un puzzle game, che, in teoria, non dovrebbe richiedere grandi sforzi narrativi. La penna di Gaiman ci è sembrata quindi un po' sprecata, ma potevamo anche sbagliarci e rimanere sorpresi da qualche trovata fuori dagli schemi. Poi abbiamo lanciato il gioco e aperto come di consueto la schermata dalle opzioni. A quel punto siamo rimasti ancora una volta perplessi. L'unica impostazione grafica possibile riguarda infatti la risoluzione. Non siamo mai stati fanatici degli effetti e una grafica mediocre ha sostenuto in più di un'occasione grandi giochi, ma è strano che un videogioco con modelli poligonali non supporti per lo meno l'anti-aliasing. E allora il sospetto che qualcosa fosse andato storto durante la lavorazione è cresciuto, fino a che, dopo la prima mezz'ora di gioco, si è trasformato in certezza. Sì, Gaiman è sprecato in un gioco del genere, e lo stesso vale per il nostro tempo. Centoventi minuti dopo abbiamo poi completato Wayward Manor, tra sbuffi di insofferenza, guaiti di impazienza e sospiri di tristezza per la pochezza dell'intera operazione. Oltretutto il concetto di partenza è pure interessante. Il puntatore del mouse è infatti uno spettro al servizio della casa, con il compito di scacciare gli esseri umani che vi abitano spaventandoli a morte. Da queste premesse sarebbe potuto doveva nascere un videogioco delizioso. Peccato non sia andata così. Speriamo che almeno il finanziatore che ha vinto la cena con Gaiman versando diecimila dollari per il progetto si sia divertito.

Wayward Manor è un puzzle game scritto da Neil Gaiman, ma non ci vengono in mente altri aspetti positivi

Pulizie domestiche

Wayward Manor è diviso in cinque capitoli, ciascuno dei quali contiene cinque livelli, finiti i quali si accede alla serie finale che culmina con un confronto contro il boss del gioco. Ogni capitolo è dedicato a un ospite diverso della casa infestata. Lo scopo, come si diceva nel paragrafo precedente, è spaventare l'ospite di turno fino a farlo fuggire. I livelli di gioco sono schermate singole che contengono oggetti con i quali interagire per spaventare l'essere umano presente.

Vade retro, umano

Dopo un certo numero di spaventi si sbloccano nuovi oggetti con cui interagire e, una volta accumulato il numero sufficiente di batticuore, il livello finisce e si passa a quello successivo. Alcune delle nostre trappole sono a tempo e devono essere calcolate sulla base dei movimenti degli esseri umani presente. Talvolta invece dobbiamo tenere conto del fatto che nella stanza ci sono due persone. Tutto avviene comunque con il semplice uso del puntatore del mouse, e questo di per sé è apprezzabile. Ma i problemi sono tanti, troppi. Innanzitutto la maggior parte delle nostre trappole sono le stesse per tutta la durata del gioco. La bottiglia che cade dall'alto va bene la prima volta, ma rivederla dopo venti livelli è sconfortante. E non è il solo esempio. Inoltre all'inizio del gioco ci viene fatto notare che abbiamo una certa libertà nello scegliere il tipo di trappole da innescare, ma si tratta in realtà di un risultato dovuto ai notevoli buchi nella struttura dei livelli. Di fatto, per la maggior parte del tempo abbiamo premuto un po' a caso sugli oggetti sensibili, e ogni volta provocavamo uno spavento senza neanche avere capito bene come. Senza contare che in certi livelli la stessa trappola può essere ripetuta più e più volte per spaventare l'ospite, con un notevole aumento della noia, il vero spettro del gioco che aleggia per le schermate fin dai primi minuti.

Vade retro, umano

La sciatteria con cui sono stati progettati i livelli ha però un secondo effetto, questa volta più nefasto, e cioè la possibilità di bloccarsi senza sapere cosa abbiamo sbagliato. Talvolta infatti è necessario seguire una determinata sequenza nell'attivazione delle trappole, altrimenti si deve ricominciare da capo. L'imprecisione nelle collisioni, i personaggi che si incastrano negli oggetti e il mediocre trattamento visivo non fanno che aumentare l'atmosfera di decadenza che pervade Wayward Manor . Pensate che i livelli finali sono in assoluto i più semplici del gioco. Basta cliccare con ordine sui vai punti d'interazione per finirli senza sforzo. Mai abbiamo ricevuto una gratificazione per la conclusione di un livello. Perfino i motivetti musicali, da prima piacevoli, hanno finito per diventare stucchevoli. L'unico sollievo ci è arrivato dalla durata esigua del gioco e dalle linee di testo di Neil Gaiman. Per giustificare la sua presenza, dal momento che la narrazione principale non offre nessun appiglio interessante, sono stati piazzati nei livelli degli animali. Se ci clicchiamo sopra leggiamo contenuti testuali che danno un po' di sapore ai livelli, soprattutto grazie alle frasi vivaci e alla ricchezza di vocabolario che li contraddistinguono. Ma se l'unico merito di questo gioco è la penna di Neil Gaiman, perché perdere tempo con Wayward Manor quando possiamo leggere uno dei suoi romanzi? Il prezzo, d'altronde, è più o meno lo stesso.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore Intel Core 2 Duo 2Ghz o superiore
  • RAM 2 GB
  • Scheda video da 256 MB
  • Sistema operativo Windows XP o versione successive

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, Humble Store
Prezzo 8,99 €
Multiplayer.it
4.9
Lettori
ND
Il tuo voto

Wayward Manor è il pessimo svolgimento di un concetto interessante. Si intravede la luce di un pensiero dietro la sua progettazione, e la scrittura di Neil Gaiman è un tocco prezioso, ma il sistema di gioco è profondamente fallato. Un puzzle game che si brucia in due ore, senza soddisfazione e con la sensazione di avere provato la versione alfa di un gioco ancora in divenire.

PRO

  • I frizzanti testi di Neil Gaiman

CONTRO

  • Sistema di gioco sciatto, pieno di falle e imprecisioni
  • Una manciata di ore di gioco, senza gioia né soddisfazione
  • Qualche bug spunta ogni tanto a peggiorare la situazione
  • Stanca tanto la vista quanto l'udito