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Di padre in figlio

Arriva su piattaforme PlayStation uno dei Roguelike più interessanti degli ultimi tempi

RECENSIONE di Matteo Santicchia   —   06/08/2014

Uscito praticamente un anno fa su PC, Rogue Legacy arriva ora sulle piattaforme PlayStation forte di tutti gli aggiornamenti sinora usciti, del Cross Buy, ma soprattutto forte di un carisma, di una immediatezza e per certi versi di una originalità che raramente siamo abituati a vedere in questi tempi.

Di padre in figlio

Il tutto all'insegna di un mix praticamente riuscito tra due generi che sembrano fatti apposta per esser fusi insieme, il tanto amato (e odiato) "roguelike" e il troppo poco frequentato ultimamente "Metroidvania". Oscuri termini da addetti ai lavori per quello che è a tutti gli effetti un action platform in due dimensioni che pesca a piene mani da perle del passato, come Ghosts 'n Goblins, e dai capitoli più "esplorativi" di Metroid e, ovviamente, Castlevania (il riferimento più evidente è qui Symphony of the Night) per poi innalzare il tutto sull'altare della morte permanente e dei livelli... pardon, dei castelli generati proceduralmente, partita dopo partita, diversi l'uno dall'altro.

Trofei PlayStation 4

Rogue Legacy premia il giocatore con 30 trofei, 9 di bronzo, 5 d'argento, 4 d'oro e 11 segreti, più l'ovvio e tostissimo platino onnicomprensivo. Dobbiamo ovviamente sviscerare il gioco in profondità, esplorando alla perfezione ogni meandro del castello, ma anche uccidere tutti i boss e potenziare a dovere il nostro, anzi i nostri alter ego.

Rogue Legacy è davvero un mix azzeccato tra i Roguelike e i Metroidvania

Un giorno tutto questo sarà tuo

In questo articolo non ci dilungheremo molto nello spiegare minuziosamente tutte le mille sfaccettature del gameplay - c'è una corposa recensione PC a riguardo - ma basta semplicemente dire che il nostro eroe ad ogni dipartita lascia uno o più eredi, ognuno con armi, classe, abilità e tratti (somatici e non) diversi: si torna nel castello, si cerca di sopravvivere il più a lungo accumulando più denaro da lasciare in eredità alla propria progenie, e così per tutte le generazioni a seguire. Il denaro è l'unica cosa che rimane dalla partita precedente e andrà speso senza badare al risparmio per nuove magie e per potenziare le statistiche e il proprio equipaggiamento prima di, ehm, morire di nuovo. Anche perché il biglietto d'ingresso al castello azzera sempre la nostra liquidità. Si capisce, quindi, come il gioco spinga decisamente l'acceleratore sul farming estremo e sul fattore "una partita ancora e poi smetto", il che in teoria difficilmente può essere inficiato dal fattore ripetitività visto che ogni avventura è sempre diversa da quella precedente, sia a livello di mondo di gioco che di fauna che lo popola data la struttura roguelike.

Di padre in figlio

Ovviamente alla lunga la struttura forzatamente ripetitiva della crescita arriva ad un punto di rottura, ma senza dubbio Rogue Legacy ci mette tutto se stesso per allontanare nel tempo questo problema. Con una impostazione del genere le prime passeggiate nel castello possono essere di una difficoltà estrema, punitive al massimo, ma per nostra fortuna non arriveremo mai a definirle frustranti, visto l'ottima risposta ai comandi e soprattutto la non linearità dell'esperienza di gioco che ci dà (quasi) sempre una via di fuga. Se poi questo non bastasse, il gioco mette a disposizione anche la possibilità di "barare". Sbloccando l'architetto possiamo rientrare nel castello visitato precedentemente pagando una certa cifra, cosa questa molto utile una volta scovati i boss, in modo da evitare perdite di tempo e ovviamente spiacevoli sorprese. Facendo così si perde lo spirito del roguelike, però c'è da dire che in tal modo si sprecano risorse fondamentali da spendere sul potenziamento fuori dal castello, di conseguenza non è proprio una scorciatoia indolore, senza dimenticare inoltre che non c'è il bottino nelle stanze precedentemente visitate.

Di padre in figlio

Un'altra cosa che ci è piaciuta molto è come ogni erede non sia solo un'altra dello stesso eroe con un'arma diversa. I tratti peculiari, somatici e non, rendono ancor di più una partita diversa dall'altra. Si va da quelli ironici, come gli eroi affetti da aerofagia, a quelli che hanno un impatto importante sul gameplay. Possiamo nascere nani, bassini e dal fendente corto, ma ciò ci permette di raggiungere zone dove soli i "piccolini" possono arrivare. Possiamo essere daltonici e vedere il mondo in bianco e nero, oppure essere massicci e non subire il contraccolpo una volta colpiti. Ce ne sono tanti e contribuiscono al piacere della scoperta in Rogue Legacy. Parlando specificatamente di questa uscita Sony dobbiamo aggiungere che oltre al troppo poco osannato cross-buy (e cross-save) che ci permette con un solo acquisto di giocare al titolo su tutte e tre le piattaforme, gli sviluppatori hanno giustamente inserito tutti gli update usciti sinora su PC, compresi ovviamente i remix dei boss, per un'esperienza di gioco ancor più completa, tosta e gratificante.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 12.99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (27)
7.8
Il tuo voto

Cambiano le piattaforme e il pad con cui giocarlo, ma il divertimento e la sfida non cambiano, anche se il farming estremo non può non alienare le simpatie dei meno pazienti. In definitva Rogue Legacy è una perla consigliata a tutti, retrogamer incalliti, amanti delle sculacciate delusi dalla facilità (??) di Dark Souls 2, ma anche coloro che vogliono solo poligoni a profusione ricoperti da texture super dettagliate a 1080p.

PRO

  • Roguelike e metroidvania insieme
  • Il sistema rinascita e crescita funziona
  • Tanta varietà...

CONTRO

  • ...ma il farming richiesto è davvero tanto
  • Pulito ed essenziale, non "stiloso"