36

La via della spada

Gli sviluppatori di Omega Force sfornano un nuovo episodio di Samurai Warriors, il primo su next-gen

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   21/10/2014

Quest'anno si festeggia il decimo anniversario di Sengoku Musou, la serie conosciuta in occidente come "Samurai Warriors", nata appunto nel 2004 su PlayStation 2. A differenza degli altri action game targati Omega Force, il gioco è ambientato nel medioevo giapponese, fra il 1467 e il 1573, periodo che ha visto scontrarsi condottieri leggendari come Hattori Hanzo, Keiji Maeda, Miyamoto Musashi, Oda Nobunaga e altri ancora.

La via della spada

Il nuovo episodio, Samurai Warriors 4, arriva su PlayStation 3 e PlayStation Vita, ma anche e soprattutto su PlayStation 4, dopo il deludente Warriors Orochi 3 Ultimate (uscito appena un mese e mezzo fa), andando dunque a rimpolpare la lista dei franchise prodotti da Tecmo Koei che hanno fatto il proprio debutto sulle piattaforme next-gen. Oggetto di questa recensione è la versione PlayStation 4 del gioco, a nostro avviso la più convincente dal punto di vista tecnico se consideriamo gli altri musou. Un segno evidente della dimestichezza che gli sviluppatori nipponici cominciano ad avere con il nuovo hardware Sony, e che porterà senza dubbio ulteriori benefici in futuro, si spera nella direzione di una struttura più varia e di un gameplay meno ripetitivo e più interessante. Inutile dirlo: il feeling di Samurai Warriors 4 è identico a quello degli altri episodi della serie, ergo se siete alla ricerca di qualcosa di nuovo rimarrete inevitabilmente delusi.

Samurai Warriors 4 si pone forse come il miglior musou next-gen finora, ma la strada è ancora lunga

Scontro fra titani

Superata l'odiosa barriera delle finestre di dialogo iniziali riguardanti le modalità di salvataggio della partita (che poi, a ogni nuovo avvio, dovremo caricare online per supportare il cross-save sulle altre console Sony), soluzione che meriterebbe un deciso snellimento, abbiamo apprezzato la compattezza delle opzioni disponibili. Dalla schermata di partenza è infatti possibile accedere allo Story Mode, a una modalità libera, al Dojo e alla modalità Chronicles.

La via della spada

Le ultime due voci sono strettamente correlate, in quanto nel Dojo è possibile creare il proprio personaggio utilizzando un editor semplice ma non particolarmente vario negli asset, quindi utilizzarlo appunto nella modalità Chronicles, che rispetto alla campagna standard prevede la possibilità di esplorare i territori liberamente ed effettuare scelte che potranno portarci a servire un generale piuttosto che un altro. Si tratta di extra che aumentano la durata globale dell'esperienza, ma che purtroppo non introducono alcuna novità in un mix che proprio di novità avrebbe disperatamente bisogno, e che invece si ricicla di volta in volta. Passiamo quindi allo Story Mode, fulcro del prodotto Tecmo Koei con le sue dodici storyline, la maggior parte delle quali da sbloccare portando a termine quelle inizialmente disponibili. Ognuna è composta generalmente da quattro missioni in cui il nostro obiettivo è quello di conquistare i territori sulla mappa e, in particolare, eliminare gli ufficiali e i comandanti per far sì che il nostro esercito possa avanzare verso la tappa successiva. Da questo punto di vista nulla di nuovo: non c'è la conquista del singolo settore in quanto l'azione si focalizza sugli obiettivi umani, ma le dinamiche rimangono piuttosto ripetitive e spesso ci viene chiesto di raggiungere luoghi molto distanti oppure di fare attenzione al livello di energia vitale dei nostri compagni in quanto, se dovessero morire, sarebbe game over. Per evitare la frustrazione di dover ripetere una missione particolarmente lunga, il nostro suggerimento è quello di impostare gli ordini in modo da non rimanere mai troppo distanti dai nostri amici, passando eventualmente al controllo del secondo guerriero laddove ci siano minacce particolari o un livello di energia basso.

Trofei PlayStation 4

I cinquantaquattro Trofei presenti in Samurai Warriors 4 si ottengono in maniera piuttosto lineare, completando lo Story Mode in tutte le sue parti e puntando poi a obiettivi più complessi, come ad esempio potenziare tutti i personaggi più celebri fino al massimo livello, utilizzare determinate manovre un tot di volte in battaglia e sviscerare la modalità Chronicles.

Nuovo episodio, vecchi problemi

Il grado di sfida di Samurai Warriors 4 è relativamente basso, e ciò è dovuto in particolare a un'intelligenza artificiale dei nemici scarsa, che penalizza anche lo scontro con i boss. Basta infatti eseguire sempre la stessa combinazione per avere ragione persino degli avversari più scaltri, mentre i soldati standard quasi non osano toccarci pur essendo sempre in schiacciante superiorità numerica.

La via della spada

Le uniche situazioni complicate vengono a crearsi negli stage in cui sono presenti dei fucilieri, che bersagliandoci di continuo rendono difficile procedere al loro annientamento, ma in linea di massima il game over si verifica raramente, a causa dell'uccisione di un nostro compagno (laddove la sua sopravvivenza rientri nei requisiti per il completamento della missione) oppure per via di un approccio alla battaglia grossolano e approssimativo, magari figlio proprio della bassa difficoltà e di combattimenti che non riescono mai a essere sufficientemente interessanti. Bisogna tuttavia riconoscere che sul fronte della resa degli impatti, della fisicità e del comparto tecnico il gioco evidenzia miglioramenti sostanziali rispetto al già citato Warriors Orochi 3 Ultimate.

La via della spada

Seppure fra la pubblicazione dei due titoli ci siano solo poche settimane di distanza, appare evidente come gli sviluppatori di Omega Force abbiano curato maggiormente l'esperienza di Samurai Warriors 4, conferendo presenza ai nemici, specie quelli più grossi, e rendendoli più resistenti ai colpi, nonché ottimizzando l'engine per limitare al massimo i tradizionali problemi di pop-up, pur spingendo l'acceleratore sul numero di personaggi presenti contemporaneamente sullo schermo. I nemici che possiamo colpire, sbaragliandoli a decine, sono ora davvero tantissimi e, complice una connotazione "furba" degli scenari (sempre spogli e privi di interattività, ma con qualche trama più sofisticata del solito), non compaiono più a pochi metri dal nostro guerriero, bensì sono visibili già da una certa distanza. Si tratta di un elemento che potremmo considerare banale, ma che rappresenta in realtà un miglioramento visivo sostanziale per la serie Musou, coadiuvato da un frame rate che si mantiene fluido e stabile, senza cali o rallentamenti, anche nelle situazioni più movimentate. Certo, rimangono i grossi problemi nella gestione della visuale (spesso si combatte alla cieca perché l'inquadratura non ci segue minimamente), così come rimane la ripetitività di un gameplay legato all'esecuzione pressoché infinita di combo piuttosto simili fra di loro, nonostante l'introduzione di un paio di manovre inedite (vedi gli "scatti" fra un colpo e l'altro). Speriamo di assistere fra non troppo tempo a un ripensamento anche di questi aspetti dell'esperienza.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.0
Lettori (7)
8.5
Il tuo voto

Caratterizzato da una struttura più compatta e concisa, nonché da alcuni miglioramenti anche piuttosto evidenti sul fronte della realizzazione tecnica e della fisicità dei combattimenti, Samurai Warriors 4 riesce a offrire un'esperienza di gioco migliore rispetto a quella del pur recentissimo Warriors Orochi 3 Ultimate, sfruttando meglio le capacità tecniche di PlayStation 4 per eliminare il tradizionale pop-up dei nemici e i cali di frame rate che avevano accompagnato, in modo non proprio entusiasmante, il debutto della serie sulle piattaforme next-gen. La sfida è lievemente maggiore e gli avversari sono più resistenti, ma purtroppo permane l'eccessiva ripetitività del gameplay e, in questo caso specifico, la mancanza di modalità di contorno in grado di proporre situazioni differenti rispetto al solito picchia-picchia fine a se stesso.

PRO

  • Story mode corposo e ben strutturato
  • Maggiore presenza fisica dei personaggi, il combattimento ne giova
  • Tantissimi nemici su schermo, senza pop-up né cali di frame rate...

CONTRO

  • ...ma gli scenari rimangono spogli e anonimi
  • Gameplay troppo ripetitivo e privo di novità rilevanti
  • Intelligenza artificiale non pervenuta