6

Fantasia di zappe

Seppur in ritardo, Rune Factory 4 ritorna su portatile con tutto il suo carico agreste, tra armi e campi incolti

RECENSIONE di Marco Perri   —   19/12/2014

Nato come costola della serie Harvest Moon, Rune Factory è uno di quei titoli che sprigiona sin da subito i più classici archetipi del Sol Levante. È probabilmente l'unica saga che fonde le azioni abitudinarie più tipiche di un Atelier o di un Animal Crossing con quelle dal piglio action tipiche di Y's o della serie Mana, e lo fa in maniera ideale. Non è un caso che il produttore storico Hashimoto lo abbia avvicinato idealmente a "un Harvest Moon con le armi". E se è vero che nella tradizione più artigiana nel passare da spade a spighe il passo è piuttosto corto, il fascino di Rune Factory 4 è innegabile, collegato a doppio filo con la ferrea volontà di rimanere attaccato alla propria struttura, limandone qualche angolo.

Fantasia di zappe

Tutto torna, anche il trattamento riservato alla pubblicazione nel territorio europeo, stavolta però - differentemente da Shin Megami Tensei IV - Nintendo of Europe non c'entra in alcun modo. Questa è infatti la triste storia di Neverland Co., sviluppatore che del 1993 ha portato avanti una personale quanto fortunata idea di simulativo applicato all'impianto di gioco di ruolo action, mischiando elementi di agricoltura, pesca, cucina e relazioni sociali. Rune Factory 4 uscì a Luglio 2012 in Giappone, dove riscosse peraltro un ottimo risultato al botteghino, per poi venire pubblicato ad Ottobre 2013 negli Stati Uniti. Purtroppo, Neverland ha cessato la propria attività per bancarotta a Novembre 2013, facendo sfumare ogni speranza di vederlo nel Vecchio Continente; gli utenti europei hanno dovuto attendere un accordo XSEED-Marvelous AQL per mettere le mani sul titolo. Ad una condizione: il titolo è stato rilasciato solo in formato digitale, scordatevi poi qualsiasi localizzazione, linee di testo e audio sono completamente in inglese. Questo, purtroppo, è un problema; tra dialoghi, termini tecnici e attrezzi una sana traduzione avrebbe di certo aiutato un titolo che fa della nicchia il suo pubblico potenziale. Zappa in spalla.

Tanto da fare e un regno da gestire: Rune Factory 4 si conferma un ottimo esponente della saga

Principe per caso

Il pretesto narrativo è piuttosto semplice: durante un viaggio in aeronave, il protagonista - al giocatore la scelta del personaggio maschile o femminile - si ritrova immischiato in una colluttazione in cui perde la memoria, compreso l'importante motivo per il quale sta viaggiando. Non solo: stordito e confuso scivola sul bordo del mezzo, cadendo in picchiata verso il suolo. È atterrando sulla schiena di un drago - una sorta di divinità - che iniziano le incomprensioni sul ruolo del presunto messia sceso dal cielo, scambiato per il principe del territorio e investito quindi delle relative responsabilità.

Fantasia di zappe

Un cliché, certo, ma l'onnipresente e ormai ben conosciuta leggerezza autoironica dei giapponesi smorza la forzatura di trama, grazie anche al clima arcadico in cui ambientazioni ed edifici dai motivi floreali regalano un piacevole sapore di fiaba. La città di Selphia deve essere amministrata, e tocca a noi fare un po' tutto; quando scriviamo tutto, lo intendiamo sul serio. Zappare, piantare i semi, innaffiarli, organizzare gli eventi, risolvere i problemi, tagliare la legna e magari, nel frattempo, fare un po' di dungeon. C'è molto di più, ma Rune Factory 4 pretende un po' di impegno per volta, visto che la quantità di quest e routine a cui dedicarsi dipendono da un contatore - la Rune Energy - che si svuota ad ogni azione. Questo è un titolo che va studiato, preso con calma, senza furia; le giornate in-game passeranno veloci, bisogna però dire che il gioco restituisce un discreto senso di soddisfazione. Come ogni avanzamento basato non solo sul mero combattere, la tradizione contadina da cui prende spunto il franchise regala bei momenti in cui perdersi sul campo, tra la cucina o magari sul lago, pescando. Leggero, delicato e mai noioso, complice anche un aggiornamento a schermo di 60 fotogrammi al secondo che trasmette una certa dinamicità e stimola a compiere sempre una nuova azione. È superato il lungo tutorial iniziale - molto sopra la media, non meno di una decina d'ore - che il titolo mostra la totalità delle sue caratteristiche.

Di tutto di più

La parte di combattimento è solo una frazione, ma questo non nasconde una cura certosina nel garantirle una dignità propria. Sfruttando lo schermo inferiore del Nintendo 3DS si potrà sempre tenere d'occhio direzione, mappe e posizione dei comprimari, così da non perdersi mai.

Fantasia di zappe

Il titolo permette di assegnare ai quattro bottoni l'utilizzo di armi e magie, fornendo un sotto-menù dove mostrare il resto dell'inventario. L'interfaccia non è comodissima, anzi, piuttosto macchinosa; bisognerà farci un po' il callo per gestire al meglio gli slot dello zaino e evitare di riempire tutto dopo qualche area e tanta raccolta di collezionabili. Seppur non approfondito come action puri, nel suo piccolo Rune Factory 4 ha tutto: dungeon, puzzle, boss, scrigni del tesoro, backtracking, un sistema di combattimento veloce ma non banale ed un costante senso di crescita delle abilità relative. Completare quest regala Prince (o Princess) Points, ovvero punti che potremo spendere per l'avanzamento classico: organizzare eventi che aumenteranno i turisti, aumentare la capienza dello zaino, costruire nuovi negozi e aumentarne l'offerta. Il sistema funziona e stimola il completamento di nuove missioni, che garantiranno così nuove linee di dialogo, spesso molto divertenti per quanto di chiara ispirazione shojo. Qui interviene un'altra grande parentesi che eredita da Harvest Moon le peculiarità: i rapporti con i PNG. I personaggi di Selphia sono interessanti e caratterizzati, sia a livello estetico che psicologico, purtroppo non sono troppi; sarà comunque piacere e curiosità approfondirne le relazioni, uscire insieme come due innamorati e in ultimo appello convogliare a nozze. E se proprio gli umani non fanno per voi non preoccupatevi: con un po' di impegno e giuste esche basterà un attimo per avere fidi mostri al proprio fianco con il quale partire all'avventura, o magari sfruttarli per coltivare il campo al posto vostro.

L'effetto 3D

I moltissimi artwork a due dimensioni rendono praticamente inutile la parallasse, relegata a mero riempitivo per arricchire la profondità di alcune sezioni nei dungeon. Non avendo risvolti particolarmente interessanti sul gameplay, l'attivazione o meno dello slider destro dipende esclusivamente dalla vostra voglia di aumentare la credibilità delle parti di mappa realizzate con il motore di gioco.

Dentro la favola

Spensierato e coinvolgente, se riuscirete ad entrarne nei meccanismi Rune Factory 4 sarà in grado di tenervi compagnia per decine di ore. Selphia è un mondo autosufficiente, in cui ogni personaggio ha le sue routine, compiti e case in cui entrare, rendendo il mondo di gioco un posto vivo e mai scontato.

Fantasia di zappe

Un buon aspetto tecnico e sonoro reggono bene il preso degli anni ma è la fluidità il vero toccasana per tutte quelle azioni abitudinarie che alla lunga possono annoiare. L'ultima fatica di Neverland è il culmine della saga iniziata 8 anni fa, ma è doveroso farne notare un accento ormai palese sulla quantità che non sulla profondità. Moltissime sono le azioni da compiere e da portare avanti, seppur ludicamente povere se comparate ad altri esponenti più specializzati; non è una critica, quanto un constatare come il prodotto faccia della versatilità il suo punto forte, relegando ogni frazione della propria offerta a riempitivo che armoniosamente si fonde, formando un insieme inattaccabile nel complesso, ma che certamente lascia il fianco ad una certa superficialità nel momento in cui se ne vorrebbe approfondire veramente ogni aspetto. Ottimo il lavoro svolto da XSEED nell'infarcire il titolo di linee di dialogo spassose, capaci di intrattenere e fornire sempre un motivo in più per parlare con tutti - grazie anche ad un doppiaggio sopra la media - proseguendo un pezzo alla volta nella storia, certamente non il punto forte del titolo.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 29.90 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (10)
7.4
Il tuo voto

Due anni e mezzo dopo l'uscita in Giappone, Rune Factory 4 rimane un solido ritorno del franchise su portatile, dove tutto iniziò 8 anni fa. La quantità e varietà delle azioni proposte riesce nel compito di trasportare il giocatore lungo dozzine di ore senza risultare pesante, seppur alla lunga ripetitivo. Certo, avremmo apprezzato un pochino più di profondità in alcune sezioni - come quella action - ridotta talvolta all'osso per design e fauna ostile, ma sarebbe forse stato pretendere più di ciò che Neverland e XSEED hanno voluto fornire: un'avventura fiabesca completa un po' di tutto, ad una cifra però non certo economica, considerando la sola distribuzione digitale. Fateci un pensiero se siete in cerca di un jRPG non complesso e in grado di ricompensare al meglio il vostro pollice verde.

PRO

  • Tante cose da fare
  • Veloce e fluido
  • Simpatica la parte sociale
  • Artisticamente molto buono

CONTRO

  • Aspetto ludico non sempre profondo
  • Curva di apprendimento piuttosto lunga
  • Interfaccia talvolta macchinosa
  • Tutto in inglese