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Duke Nukem 3D: Megaton Edition, recensione

A quasi due anni di distanza dall'uscita su Steam, Duke Nukem 3D: Megaton Edition arriva sulle console Sony

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   14/01/2015

Negli anni '90 Wolfenstein 3D, Doom e Duke Nukem 3D, esattamente in quest'ordine, hanno creato i presupposti per l'attuale genere degli sparatutto in prima persona.

Duke Nukem 3D: Megaton Edition, recensione

Si trattava di titoli che non utilizzavano ancora una vera e propria grafica poligonale, dunque a maggior ragione dimostravano come un team di sviluppatori capaci potesse realizzare progetti che sulla carta sembravano impossibili, specie allora. Nel caso del capolavoro targato 3D Realms, in grado di vendere al debutto oltre 3,5 milioni di copie (e stiamo parlando del mercato del 1996), l'engine vantava feature inedite come la possibilità di interagire con l'ambiente, distruggere degli oggetti, utilizzare porte a scorrimento e sfruttare livelli che spesso e volentieri si sviluppavano anche in verticale. Elementi che oggi possono far sorridere, ma che allora furono capaci di irrompere nella scena per creare nuove situazioni e fornire al prodotto una sua specifica personalità, anziché la semplice etichetta di clone. E poi c'era lui, Duke Nukem, star di un action platform bidimensionale creato da Apogee Software nel 1992, un Arnold Schwarzenegger dei poveri che grazie al nuovo contesto, fra machismo e frasi ad effetto, riuscì a guadagnare rapidamente popolarità e si impose come uno dei personaggi dei videogame più famosi di sempre.

Impegnativo e caciarone, Duke Nukem 3D: Megaton Edition è un gradito tuffo nel passato per i nostalgici

Signori, abbiamo un Megaton

Duke Nukem 3D: Megaton Edition, insomma, rappresenta un consistente pezzo di storia videoludica, seppure la pubblicazione di questa compilation sia avvenuta su PlayStation Store con quasi due anni di ritardo rispetto a Steam, peraltro allo stesso prezzo (9,99 euro).

Duke Nukem 3D: Megaton Edition, recensione
Duke Nukem 3D: Megaton Edition, recensione

Il pacchetto supporta tuttavia il cross-buy (il che significa che chi lo acquista potrà utilizzarlo indistintamente su PlayStation 3 o PlayStation Vita) e rientra nell'Instant Game Collection riservata a gennaio agli utenti iscritti a PlayStation Plus, che potranno dunque procedere al download in modo completamente gratuito e farsi un po' di cultura sulle origini degli FPS, oppure ammazzare qualche maiale antropomorfo ricordando i bei tempi andati. Il pacchetto include la campagna originale di Duke Nukem 3D, tre espansioni single player (Duke Caribbean: Life's a Beach, Duke It Out in D.C. e Duke: Nuclear Winter) e un multiplayer online per un massimo di otto giocatori, con quattro differenti modalità (Uno contro uno, Tutti contro tutti, Dukematch e Cooperativa) divise fra partita classificata e non classificata. Durante i nostri test purtroppo non abbiamo avuto grande fortuna: gli utenti online al momento sembrano essere pochi e ci siamo imbattuti in episodi di lag davvero imbarazzanti. Speriamo che questo aspetto dell'esperienza venga sistemato a breve, così da sfruttare il boost di giocatori dovuto alla gratuità con PlayStation Plus per organizzare qualche bel match. È comunque il single player a rappresentare il fulcro dell'offerta, grazie a un totale di oltre cinquanta stage distribuiti nei vari episodi e a un grado di difficoltà tutt'altro che banale, anzi decisamente maggiore rispetto a ciò a cui i fan di Call of Duty o Battlefield possono essere abituati. Con un bell'arsenale, oltretutto, che alterna pistole, fucili, mitra, lanciamissili, granate comandate in remoto e altri sfiziosi strumenti di morte. Per ovviare all'inevitabile frustrazione dell'ennesimo game over, gli sviluppatori responsabili di questa edizione hanno pensato bene di inserire una sorta di "rewind" simile a quello presente in alcuni giochi di guida, che permette di riprendere la partita da un momento preciso anziché ricominciare da capo tutta la missione.

Trofei PlayStation 3

I quindici Trofei di Duke Nukem 3D: Megaton Edition possono essere ottenuti in modo abbastanza lineare, dunque completando le missioni e portando a termine una serie di azioni particolari, come ad esempio uccidere un determinato numero di nemici in un certo modo. Alcuni Trofei si sbloccano anche giocando in modalità cooperativa, mentre altri dipendono dalle nostre performance online, disegnando il quadro di un pacchetto di achievement abbastanza completo.

Gallina vecchia fa buon brodo?

Provato sia su PlayStation Vita che su PlayStation 3, Duke Nukem 3D: Megaton Edition ha indubbiamente il fascino dei grandi classici, ma al contempo la grafica, fatta di sprite 2D "spalmati" nello scenario, risulta oltremodo vetusta. Alcune cose sono state sistemate, come la deformazione della prospettiva quando guardiamo in alto o in basso, ma al tempo stesso la mira verticale rimane un elemento accessorio, visto che basta sparare in linea con un avversario che si trova più in alto o più in basso di noi per centrarlo comunque.

Duke Nukem 3D: Megaton Edition, recensione
Duke Nukem 3D: Megaton Edition, recensione

I caricamenti iniziali su PlayStation 3 sono sinceramente troppo lunghi e in alcuni momenti il gioco soffre di uno "scatto" fastidioso (quando Duke raccoglie una scheda, ad esempio), ma l'affidabilità del DualShock risulta senza dubbio maggiore rispetto ai minuscoli stick analogici di PlayStation Vita, a cui bisogna fare l'abitudine, specie nei movimenti verticali. Il touch screen dell'handheld Sony viene utilizzato per cambiare arma e funziona molto bene, mentre su PlayStation 3 sono i tasti dorsali L2 e R2 a svolgere la medesima mansione, con una pressione dello stick sinistro sulla sua asse per attivare o disattivare la corsa (su PlayStation Vita bisogna premere giù sul d-pad). Difetti e pregi di un adattamento che, come detto, tecnicamente è rimasto quello del 1996 (upscaling e widescreen a parte) ma sul fronte del gameplay ha ancora qualcosa da dire, con il suo level design intricato (nessuno vi dirà dove andare, dovrete arrivarci da soli), i puzzle basati sugli interruttori e le tantissime situazioni "disperate" in cui ci troveremo durante la campagna, con nemici letteralmente fermi ad attenderci dietro l'angolo e un sistema di energia che non si ricarica in automatico ma richiede i tradizionali kit medici. A proposito di ricarica, inutile provare a effettuare il reload della pistola di partenza, le cui munizioni vanno necessariamente esaurite perché Duke cambi caricatore: un "limite" che rientra nel bilanciamento dell'esperienza, e che viene applicato anche ad altre armi.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 3, PlayStation Vita
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (16)
8.1
Il tuo voto

Duke Nukem 3D: Megaton Edition rappresenta per certi versi un gradito tuffo nel passato, una lezione di storia videoludica che non mancherà di entusiasmare i nostalgici e che potrebbe tranquillamente essere apprezzata anche dai neofiti; a patto di chiudere un occhio (o magari entrambi) sulla grafica, che al di là dell'ottimo frame rate ha ben poco da offrire oggi come oggi. I controlli su PlayStation 3 sono migliori rispetto a PlayStation Vita per via della maggiore precisione degli stick analogici del DualShock, ma in entrambi i casi il gameplay, in particolare per via dell'alto grado di sfida, risulta coinvolgente. Certo, non siamo più negli anni '90 e il machismo del Duca ha fatto il suo tempo, ma quel truzzo biondo coi capelli a spazzola sembra avere ancora qualcosa da insegnarci.

PRO

  • Buon numero di livelli
  • Impegnativo, a tratti ancora attuale
  • Interessanti possibilità in multiplayer...

CONTRO

  • ...ma al momento l'online funziona maluccio
  • La grafica è quella del 1996, upscaling a parte
  • Enigmi ambientali talvolta un po' oscuri