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Enigmi nello spazio

Il titolo di Facepalm Games è molto più che un normale puzzle game

RECENSIONE di Massimo Reina   —   14/01/2015

The Swapper è stato uno dei migliori titoli per PC del 2013, ma anche uno dei puzzle game più interessanti in assoluto degli ultimi anni. Il successo di critica e pubblico ha così spinto il team di sviluppo originale, vale a dire Facepalm Games, a collaborare con Curve Studios per portare anche sulle tre piattaforme di Sony la sua creatura. Il risultato di questo lavoro, almeno su PlayStation 4, versione che abbiamo utilizzato per la nostra recensione, è ottimo e la differenza principale con l'edizione per computer, lo diciamo subito, è legata principalmente all'introduzione dei trofei PlayStation e allo schema di controllo, che è stato ovviamente rielaborato per il DualShock 4 dalla combinazione originale tastiera e mouse. Anche da questo punto di vista è stato fatto un buon lavoro, e i comandi rispondono bene. Inoltre per i più esigenti è stata implementata la possibilità di modificare la sensibilità degli stick analogici per cercare un equilibrio perfetto tra velocità e fluidità nei controlli. La versione PlayStation di The Swapper, che adesso è disponibile gratuitamente all'interno dell'Instant Game Collection per tutto il mese di gennaio, ovvero la selezione di titoli che gli abbonati possessori di PlayStation 3, PlayStation 4 e PlayStation Vita hanno la possibilità di scaricare gratuitamente ogni mese, prevede poi le funzioni di Cross-Save fra le tre console.

Enigmi e tensione aspettano gli utenti in The Swapper, il puzzle game fantascientifico di Facepalm Games

Trofei PlayStation 4

The Swapper offre 10 trofei, suddivisi in 4 di bronzo, 5 d'argento e 1 d'oro. Per ottenerli basta progredire nel gioco soddisfacendo richieste come quella per esempio di attivare un certo numero di console, recuperare un oggetto particolare o risolvere i vari puzzle disseminati nell'avventura.

Cloni nello spazio

Per il resto il titolo ripropone le atmosfere e le meccaniche da puzzle game con elementi platform 2D dell'originale, intorno alla quale detta i suoi temi narrativi incentrati su quesiti filosofici legati all'esistenza. Il tutto è costruito con mezzi molto semplici, soprattutto testuali, in grado però lo stesso di coinvolgere l'utente sempre di più man mano che la storia si dipana, pezzo dopo pezzo, fino ad arrivare a un finale a nostro parere molto bello, di cui non vi diremo nulla per non rovinarvi l'esperienza. Tutto ha inizio sulla stazione orbitante Theseus, dalla quale parte un modulo di soccorso con a bordo un astronauta senza nome in direzione del mondo di Chori V. Partendo dai gelidi siti di scavo che si snodano lungo il ventre del pianeta stesso, per poi proseguire facendo ritorno al luogo di partenza, vale a dire la stazione spaziale, il videogiocatore si ritrova catapultato in un'avventura dove scoprire la misteriosa scomparsa di tutta la popolazione umana della zona, è solo l'imput iniziale di qualcosa di più profondo. L'esplorazione delle aree di gioco procede in modo lineare e senza dover continuamente tornare sui propri passi, tranne che se non si è completata un'area e si vuole farlo. Ma non si hanno mai nuovi poteri da usare e, al massimo, si possono risolvere i puzzle lasciati indietro sfruttando le conoscenze acquisite. Eppure il titolo riesce ugualmente a infondere nel giocatore una certa tensione e a motivarlo sufficientemente ad esplorare ogni anfratto del mondo di gioco per raccogliere tutte quelle piccole informazioni utili per venire a capo del mistero che circonda la storia.

Enigmi nello spazio

E questo grazie ad un'atmosfera unica e alla già citata componente narrativa, che risulta ben implementata intorno ad un gameplay il cui cuore pulsante è costituito da due strumenti ben definiti a disposizione del protagonista: un clonatore da polso e il cosiddetto Swapper che dà il titolo al gioco. Il primo è un apparecchio che serve per creare dei cloni del personaggio, fino a un massimo di quattro per volta, utilizzando i tasti dorsali a sinistra nel pad. Questi possono poi essere utilizzati per venire a capo delle situazioni più disparate, come per esempio risolvere un puzzle ambientale, premere un semplice pulsante posizionato in un punto irraggiungibile sullo schermo per aprire una porta e così via. Ma dato che le copie possono essere generate solo entro il campo visivo del protagonista, e quindi non dietro degli ostacoli, e che agiscono solo ripetendo i movimenti dell'originale (se questi cammina in una direzione o salta, le copie fanno altrettanto, e così via), ecco che sovente bisogna spremere le meningi per trovare soluzioni utili alla risoluzione dei problemi.

Enigmi nello spazio

Il soffio dell’anima

Inizialmente, infatti, gli enigmi da superare sono semplici, ma man mano che si prosegue nell'avventura diventano sempre più complessi, costringendo il videogiocatore a utilizzare tutti e quattro i cloni contemporaneamente e con molto raziocinio. In caso di errore di posizionamento della propria copia, questa può essere riassorbita semplicemente toccandola, altrimenti basta lasciarla indietro, magari bloccata da qualche parte, passando alle schermate successive per farla morire e ricominciare. L'altro strumento chiave del gameplay del titolo di Facepalm Games (ma per certi versi anche della trama, visti i risvolti morali e le connessioni alla storia) è il già citato Swapper, che permette di spostare l'anima del protagonista da un corpo a un altro.

Enigmi nello spazio

In casi estremi, soprattutto di pericolo, è difatti possibile spostare l'essenza vitale del personaggio principale all'interno dell'involucro di uno dei suoi cloni, con tutte le implicazioni filosofiche del caso che vanno ad accompagnare la scelta del videogiocatore. A un certo punto ci si trova infatti a chiedersi se l'uso indiscriminato di questi cloni, trattati come semplici "oggetti" senz'anima sia giusto, o se invece si stia sottovalutando il fenomeno, compiendo degli atti moralmente barbarici. Al pari degli elementi narrativi, un grosso contributo al senso di immedesimazione del videogiocatore nel mondo di The Swapper lo danno la grafica, che pur con tutti i distinguo del caso riesce lo stesso a restituire perfettamente alla vista ambientazioni cariche di atmosfera e belle a vedersi, e il comparto sonoro. Ogni singolo scenario è infatti in grado di comunicare visivamente, a una risoluzione di 1080p una certa inquietudine e oppressione, grazie anche al contributo fornito dalla sapiente disposizione delle fonti di luce; sensazioni acuite pure dall'ottima combinazione di musica ed effetti sonori, sempre in tema e degni di una produzione cinematografica alla Alien: la sensazione, mentre si esplorano gli angusti cunicoli di Chori V o della stazione è quella di una angosciante solitudine, desolazione, col vento che soffia tra le rocce, i rumori sinistri di tecnologie ormai in disuso, e così via. Meno belle invece le animazioni del protagonista del gioco, che pur non danneggiando l'esperienza, risultano comunque rigide e innaturali.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (30)
8.2
Il tuo voto

The Swapper è un gioco "particolare", stilisticamente diverso dai soliti cliché del genere. Il titolo di Facepalm Games riesce a far collimare bene le meccaniche di gioco avventurose e puzzle con una trama ben delineata e dalle tematiche profonde, mescolando quindi ottimamente il gameplay con un contesto narrativo che a sua volta ne è parte integrante e non di contorno. Se a questo aggiungiamo una curva di difficoltà ben calibrata, in certi momenti difficile ma mai realmente frustrante, si capisce il perché i videogiocatori alla ricerca di un gioco impegnativo e coinvolgente potrebbero qui trovare pane per i loro denti. Unica pecca dell'intera produzione, purtroppo, la scarsa durata dell'avventura, che si attesta intorno alle quattro/cinque ore, ma in fondo non si può avere tutto.

PRO

  • Trama parecchio interessante e dai risvolti morali inattesi
  • Gameplay ben costruito intorno alla narrazione
  • Ottimo livello di sfida

CONTRO

  • Quattro-cinque ore per completare l'avventura sono davvero poche
  • Una volta completato una prima volta difficilmente vi verrà voglia di iniziarlo nuovamente