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ASUS ROG G20

Il colosso di Taipei propone una soluzione desktop performante e contenuta, ma con una scelta hardware che fa discutere

RECENSIONE di Mattia Comba   —   16/02/2015

La linea ROG (Republic of Gamers) di ASUS è da sempre l'ammiraglia del colosso taiwanese dedicata ai così detti utenti "enthusiast". Oltre a offrire schede video e motherboard di fascia alta da spremere all'osso con gli ultimi titoli usciti e le risoluzioni più elevati, la linea ROG propone anche hardware dedicato agli appassionati di overclocking che troveranno sempre un valido compagno nella ricerca delle prestazioni migliori. Tuttavia, la linea ROG non si esaurisce alle singole componenti, ma conta tra le sua fila anche soluzioni desktop e mobile indirizzate al gaming che oltre all'ottima componentistica offrono soluzioni di design alquanto ricercate. È questo il caso dell'ASUS G20, un PC desktop dalle dimensioni contenute e dalle linee futuristiche capaci di coniugare due aspetti rilevanti dell'esperienza ASUS: prestazioni elevate ed estetica accattivante. Anche se la fascia di utenza a cui si rivolgono i prodotti di marchio ROG non è solita comprare postazioni pre-assemblate, la soluzione ASUS sembrerebbe comunque valida per coloro che sono alla ricerca di ottime prestazioni sia in campo videoludico che lavorativo, ma durante la nostra prova le criticità e i limiti di questa formula non hanno tardato a manifestarsi.

Abbiamo provato il nuovo ASUS G20, un PC desktop indirizzato ai videogiocatori con più ombre che luci

Forme ricercate

Uno dei principali pregi del ROG G20 è sicuramente la compattezza. Il lavoro del produttore di Taiwan è stato molto positivo in tal senso e lavorando sulle linee e sulla gestione degli spazi è riuscito a di incastonare tutta la componentistica di un tradizionale PC in un case dalle dimensioni molto limitate: parliamo di 104 x 340 x 358 mm per il modello desktop più piccolo prodotto da ASUS. Il case, ovviamente, è disegnato ad hoc e fonde le forme semplici e squadrate dei pannelli laterali con le linee intricate e spigolose scolpite nella parte frontale e superiore.

ASUS ROG G20

Al centro, a dividere le due metà in corrispondenza del lettore blu ray e dell'interfaccia input/output, si fa strada una striscia di colore rosso vivo efficace tanto a dare una nota di vivacità e aggressività allo chassis, quanto a richiamare l'anima gaming del PC ricordando i colori del logo ROG. I materiali di costruzione sono ottimi e assemblati alla perfezione restituendo una sensazione di solidità al tatto che fanno del PC un piccolo monolite tecnologico dalle forme interessanti. Ci pensano inoltre diversi led luminosi disposti nella parte inferiore e frontale a renderlo ancora più futuristico, tutti personalizzabili scegliendo tra i milioni di colori disponibili tramite l'apposita utility preinstallata per dare al case un tocco unico e personale. Nonostante le dimensioni, il ROG G20 racchiude al suo interno tutto ciò che siamo abituati a vedere in un PC dalle forme standard, compresa una scheda video dalle dimensioni generose come la GeForce GTX 780. Grazie alla presenza di un apposito sostegno in metallo ruotato di 90 gradi e connesso direttamente alla scheda madre, la GTX 780 trova spazio anche in un case dallo spessore di poco più di dieci centimetri. In questo modo la scheda al posto di essere in orizzontale è messa in verticale, ma grazie alla disposizione delle ventole il calore viene efficacemente soffiato in direzione delle griglie. Dalla parte superiore esce il calore prodotto dal processore che sfrutta un dissipatore disegnato appositamente per questo modello che convoglia l'aria calda direttamente all'esterno evitando il surriscaldamento degli altri componenti. In uno spazio così ristretto, infatti, il ricircolo d'aria assume un'importanza fondamentale per evitare il degrado della componentistica. Tuttavia, le dimensioni ridotte hanno un prezzo. Nello specifico, perseguendo nella filosofia dei notebook, il G20 presenta un doppio alimentatore esterno dalle dimensioni piuttosto generose da collegare al retro del PC con due spinotti per permettergli l'erogazione dell'energia elettrica necessaria al suo funzionamento. La scelta del doppio alimentatore porterà sicuramente qualche inconveniente in sede di allocazione delle prese di corrente che, contando anche il monitor, salgono a tre necessarie ad alimentare l'intera postazione.

Silenzioso e versatile

Rimanendo sempre in argomento dispendio energetico, il ROG G20 si è rivelato molto efficiente, grazie soprattutto all'introduzione della modalità Eco Energy che abbatte i consumi a 25W mettendo il desktop in una situazione di semi-attività, ovviamente inutilizzabile per giocare, ma molto comoda per attività collaterali come la normale navigazione in rete, la consultazione di documenti o il download di titoli dalla nostra libreria Steam. C'è anche un'ulteriore modalità che assorbe solamente 15 watt in cui il sistema è come se fosse in stand-by, con lo schermo spento, ma rimane accessibile per sfruttare funzionalità quali il file sharing o il remote control.

ASUS ROG G20

In entrambe le modalità è lodevole il lavoro fatto dal produttore dal punto di vista della rumorosità, tenuta a livelli minimi. Le ventole all'interno del case sono molto silenziose ma garantiscono la giusta dissipazione del calore generato al regime minimo di attività. Una volta che però si alza l'asticella delle prestazioni e le pale iniziano a girare a velocità sostenuta, il suono cresce considerevolmente ma senza diventare mai fastidioso. Oltre che con la GTX 780, il G20 ci è arrivato in redazione equipaggiato con un processore Intel Core i7-4790 a 3,50 GHz, 16 GB di memoria RAM DDR3, SSD da 128 GB e hard disk secondario da 1TB. L'offerta di ASUS varia solamente sotto il profilo della scheda video, con la disponibilità di tre modelli ognuno con una diversa scheda della serie 7XX. In tal senso, considerando che il PC è stato annunciato da ASUS Italia all'inizio dello scorso novembre, è quantomeno curiosa la decisione di escludere dalla piattaforma le GPU più recenti del colosso di Santa Clara in favore di quelle uscite l'anno scorso, in luce soprattutto dei considerevoli passi in avanti compiuti sotto il profilo del rapporto prestazioni - consumi. Al di là delle migliori performance, infatti, sarebbe stato soprattutto il limitato apporto energetico richiesto dagli ultimi modelli ad abbattere ulteriormente i consumi, dando agli ingegneri ASUS maggior margine di manovra nella costruzione del computer. La scelta però è unilaterale, e lo stesso produttore raccomanda di non mettere mano alla componentistica con l'obiettivo di un upgrade, un processo di per sé non impossibile ma molto difficile da portare a termine. Una volta aperto lo chassis infatti le viti utilizzate per tenere insieme la struttura di alluminio e i vari componenti non hanno una testa convenzionale e pertanto non sono rimovibili con l'utilizzo dei classici cacciavite. Per quanti riguarda l'interfaccia I/O, nella parte posteriore trovano posto una display port, 2 HDMI (una per la scheda integrata, una per la GPU), porta ethernet, sei porte audio per surround a 8 canali, 4 porte USB 2.0 e 4 porte USB 3.0, due sul retro e due nella parte frontale. Sul pannello frontale, oltre al lettore Blu Ray dello spessore di soli 9 millimetri, sono presenti anche due comodi jack da 3,5mm per cuffie e microfono. Per la connettività wireless, ci sono Bluetooth 4.0 e Wi-fi 802.11ac.

Scelte azzardate

Guardando alle performance, l'accoppiata Intel i7 e GTX 780 offre tutta la potenza necessaria per affrontare gli ultimi titoli usciti saltando a pie pari alla risoluzione 1440p. Questa è un'opzione molto cara ad ASUS, che punta ad abbinare il PC con il suo monitor ROG Swift PG278Q, prodotto di fascia alta con risoluzione di 1440p e G-Sync integrato che abbiamo recensito qualche mese addietro. L'Intel Core i7-4790 è un processore quad core con architettura Haswell che grazie ai suoi quattro core e all'impiego della tecnologia Hyper-Threading Technology si presta come un'ottima soluzione nella gestione dei software più pesanti, siano questi dedicati alla grafica 3D piuttosto che all'audio o video editing.

ASUS ROG G20

Per sua natura la CPU ha un impatto limitato sulle performance ludiche rispetto alla scheda video, ma questo modello garantisce una certa versatilità al desktop ASUS, che può essere impiegato tranquillamente anche per propositi lavorativi nel caso si faccia uso di software particolarmente pesanti. Sul fronte videoludico, la top di gamma della scora serie NVIDIA, sebbene non sia nella sua versione "Ti", non ha mostrato particolari problemi nella gestione delle ultime produzioni. Ad esempio Assassin's Creed: Unity è rimasto ancorato saldamente sopra i 30 frame al secondo anche alla risoluzione di 1440p con i dettagli spinti al massimo, guadagnando una ventina di frame una volta scesi al FullHD. Alla luce di ciò non possiamo che storcere il naso di fronte alla scelta di ASUS di non puntare sulla componentistica più recente ripiegando su hardware che seppur dalle ottime prestazioni, ha comunque già una stagione sulle spalle. Avremmo preferito l'impiego di GPU della serie 9xx così come di processori i7 Haswell Refresh, che guadagnano qualche MHz in frequenza rispetto a quello montato nel modello che abbiamo provato che, tra le altre cose, non può essere overclockato. Inoltre, nonostante le dimensioni ridotte il G20 rimane un PC a tutti gli effetti e in quanto tale sottolineiamo con disappunto la difficoltà se non l'impossibilità di fare upgrade alla componentistica. La particolare disposizione dell'hardware per farlo aderire alle forme del case e creare la disposizione necessaria per garantire un corretto flusso dell'aria, nonché l'utilizzo di viti dalla forma particolare non permettono di mettere mano alla componentistica, togliendo qualsiasi velleità di personalizzazione o di aggiornamento della macchina che ne limita inevitabilmente l'orizzonte temporale. Almeno la possibilità di sostituire la scheda video sarebbe stata più che gradita, così come avere accesso diretto agli slot di alloggiamento degli hard disk per un'eventuale espansione della capacità di immagazzinamento dei dati, tutte operazioni elementari per un PC tradizionale che in questo caso ci sono state precluse da opinabili scelte del produttore. Se pensiamo che il prezzo per portarsi a casa il G20 è di più di 1700€ non possiamo che consigliarvi di spendere il corrispettivo nell'assemblaggio di un PC nel quale scegliere la componentistica più adatta alle vostre esigenze puntando su hardware più recente. E siamo sicuri che riuscirete ancora a risparmiare qualcosa.

Conclusioni

PRO

  • Ottimo design
  • Dimensioni contenute

CONTRO

  • Prezzo eccessivo per la componentistica offerta
  • Non ci sono possibilità di upgrade
  • Solo GPU della serie GTX 7xx