Con il vivace panorama delle schede video che si dirige sempre più concretamente verso il 4K, possiamo dire con certezza che i 1080p appartengono oramai alla scorsa generazione di PC gaming. Ma per spingersi oltre il Full HD occorre affiancare alla propria GPU un monitor adatto allo scopo e che possibilmente vada ad offrire tempi di risposta molto rapidi nonché un'ottima qualità dell'immagine, strizzando l'occhio alle richieste dell'utente più esigente senza badare a spese. Tra le nuove tecnologie che si affacciano in modo dirompente sulla scena dei monitor c'è sicuramente il G-Sync, messa a punto da NVIDIA con l'obiettivo di arginare il fastidioso fenomeno del tearing che minaccia anche i sistemi più performanti. Da quando è stato annunciato, l'unica soluzione era quella di acquistare un kit di aggiornamento da montare sull'ASUS VG248QE, modificando autonomamente il display e abilitando il G-Sync in accoppiata a una scheda video della famiglia GeForce. Dopo questo primo indispensabile esperimento, ASUS per la linea Republic Of Gamers ha commercializzato il suo primo monitor G-Sync, il ROG Swift PG278Q, con pannello da 27 pollici TN a risoluzione 2560 x 1440 pixel, frequenza di aggiornamento variabile fino a 144 Hz, riduzione del motion blur grazie alla retroilluminazione stroboscopica e un tempo di risposta di appena 1ms. Insomma, un prodotto concepito e indirizzato esclusivamente ai videogiocatori più esigenti alla ricerca di un'esperienza senza compromessi.
L'ASUS ROG Swift PG278Q è un prodotto di fascia alta costoso ma ricco di soluzioni valide
Monitor aggressivo
Una volta sfilato dalla scatola e spogliato dell'ingombrante imballaggio, l'ASUS ROG Swift PG278Q ci ha colpito ancor prima che per l'immagine, per l'ottimo design e l'eccellente qualità costruttiva. Il pannello da 27 pollici è piuttosto ingombrante, ma grazie alla cornice finissima (appena 6mm), una volta sistemato sulla scrivania non ha occupato eccessivo spazio, eccezion fatta per la base, decisamente imponente e pesante. Questa permette al monitor di ancorarsi saldamente alla superficie d'appoggio, permettendoci di giocare con le varie regolazioni dello stand senza doverci preoccupare della stabilità dello stesso. In tal senso è possibile ruotare il pannello di 90 gradi, che quindi può essere utilizzato in verticale qualora si abbiano delle esigenze lavorative particolari, regolarne l'altezza in un intervallo di 12 centimetri oltre che rotazione e inclinazione, per la massima ergonomia garantendo sempre la posizione di visualizzazione ideale.
L'interfaccia I/O mette a disposizione una DisplayPort 1.2 - con relativo cavo ad alta qualità in dotazione - e due porte USB 3.0. Da segnalare inoltre la mancanza di casse integrate e di jack audio da 3,5mm, che impedisce di collegare qualsivoglia cuffia o speaker al monitor. Nella parte posteriore, adiacente al lato destro, troviamo i controlli per la configurazione che permettono di regolare luminosità, contrasto e temperatura colore a piacimento nel caso i preset non siano soddisfacenti. Noi li abbiamo trovati ottimi già nei loro valori di default, modificando solo leggermente luminosità e temperatura colore per migliorare l'immagine. Nonostante la migliore resa cromatica e l'ampio angolo di visuale dei pannelli IPS, ASUS per il suo modello di punta ha scelto di utilizzare un pannello TN (Twisted Nematic), con risultati entusiasmanti. Colore e contrasto se la cavano comunque egregiamente nonostante sulla carta siano inferiori, con l'accoppiata frequenza di aggiornamento di 144 Hz e tempo di risposta di 1ms (gray to gray) che per un pubblico di videogiocatori fa nettamente pendere la bilancia a favore del ROG Swift PG278Q. Il tutto è impreziosito dai 1440p, risoluzione ormai alla portata di tutte le schede video più recenti. La pecca maggiore rimane l'angolo di visuale, ma una volta che si è trovata la posizione adatta per il monitor, intervenendo su altezza, rotazione e inclinazione è possibile arginare il problema nel migliore dei modi. Per quanto riguarda le feature, oltre a quelle già elencate il ROG Swift PG278Q è compatibile anche con il 3D Vision, altra tecnologia made in NVIDIA che grazie agli alti livelli di aggiornamento del monitor offre un'esperienza di gioco decisamente coinvolgente ad avvolgente.
Nvidia G-Sync
Appurata la qualità tecnica, non ci resta che focalizzarci sul piatto forte dell'offerta ASUS: il G-Sync. Per chi non lo conoscesse, il G-Sync è una tecnologia sviluppata da NVIDIA - e pertanto funziona esclusivamente con le sue GPU da Kepler in avanti- con l'intento di risolvere il tedioso problema del tearing accollandolo al montor piuttosto che alla scheda video. Quando giochiamo, il refresh rate del monitor e il frame rate del segnale di ingresso trasmesso dalla GPU non hanno la stessa frequenza. Tradizionalmente quando guardiamo un film o un programma televisivo, il segnale che viene trasmesso ha una velocità costante, andando ad accoppiarsi al refresh rate del televisore che riproduce perfettamente ogni immagine nella sua interezza all'inizio di ogni ciclo di scansione. Quando però ci spostiamo nel campo videoludico, e in particolare su PC, andiamo incontro a variazioni frequentissime del segnale d'ingresso: per motivi legati alla componentistica del PC o a una scarsa ottimizzazione del motore di gioco, ci sono continui sbalzi nella frequenza in cui la GPU invia le singole immagini al monitor.
Quest'ultimo, però, non si preoccupa di queste frequenti oscillazioni, ma mantiene una frequenza di aggiornamento sempre costante andando a creare un disallineamento tra quando un frame viene realmente inviato dalla scheda video e quando viene visualizzato. Questo fa si che durante un singolo ciclo di scansione più immagini si sovrappongano, nel luogo in cui il pannello vada ad aggiornarsi nel momento in cui arriva il frame successivo, "tagliando" l'immagine orizzontalmente. Con monitor dalla bassa frequenza di aggiornamento si generano artefatti piuttosto fastidiosi che vanno a compromettere anche pesantemente l'esperienza di gioco, soprattutto in titoli come gli sparatutto sempre molto frenetici nella loro componente multiplayer, ma anche con un refresh rate a 144 Hz si nota. Per ovviare al problema, lato software è stato sviluppato il V-Sync, croce e delizia di molti pcisti. Infatti, se da una parte risolve il problema del tearing, dall'altra richiede una quantità consistente di lavoro alla GPU, abbattendo il frame rate, aumentando l'input lag e costringendoci a venire a patti per avere un'esperienza di gioco più godibile. Attraverso il G-Sync invece, la GPU dialoga costantemente con il monitor per aggiornarlo alla giusta velocità evitando i fotogrammi duplicati su schermo. In questo modo scheda video e display saranno sempre perfettamente allineati e anche quando ci sono riduzioni del frame rate, queste non impattano sulla fluidità dell'azione. I benefici sono evidenti fin dal primo utilizzo: abbiamo giocato a Battlefield 4 con una GeForce GTX 670 disattivando il V-Sync in favore del G-Sync e riscontrando un drastico abbassamento del ritardo nella risposta ai comandi, nonostante lo stessimo giocando a 1440p e con il massimo livello di dettaglio. Nonostante le oscillazioni del frame rate l'esperienza è stata fluida, senza alcun fenomeno di tearing o stuttering. Il G-Sync, ci ha convinto appieno.
Conclusioni
Provare con mano il G-Sync accompagnato da un panello di qualità come quello montato sul ROG Swift PG278Q, ci ha definitivamente convinto sulla bontà della nuova tecnologia sviluppata dal colosso di Santa Clara. Asus ha realizzato un monitor di altissimo livello che a dispetto di specifiche tecniche sulla carta inferiori a quelle dei pannelli IPS, è riuscito nell'intento di offrire un'immagine ottima nel contrasto, così come nella colorimetria. La risoluzione di 2560 x 1440 pixel, il refresh rate di 144 Hz e il tempo di risposta di 1ms gray to gray ne fanno un perfetto compagno di giochi, a patto di poterselo permettere.
Per portarsi a casa cotanta bontà tecnologica sono necessari ben 799,00 euro, senza contare la necessità di avere una GPU marchiata NVIDIA. Il G-Sync è infatti compatibile solamente con le schede video Kepler e successive, lasciando al palo i fan AMD costretti ad aspettare sviluppi sul fronte del Freesync. Comunque la si voglia chiamare, questo tipo di tecnologia rappresenta una bella ventata d'aria fresca nell'ambito dei monitor da molto tempo a questa parte. Se gli avanzamenti tecnologici legati alle GPU sono frequenti e in un certo qual modo prevedibili, vedere qualcosa di totalmente nuovo nell'ambito dei monitor è piuttosto inusuale. Per anni siamo stati costretti a fare a patti con il V-Sync che risolve il problema del tearing che di rimando introduce stuttering e un maggiore input lag, costringendo i giocatori a fare decise scelte di campo. Ora con il ROG Swift PG278Q possiamo dire di avere un prodotto top di gamma che risolve pienamente il problema. Sarà indubbiamente interessante capire come tale tecnologia verrà accolta dal mercato, nonché come gli altri produttori si muoveranno in tal senso, attratti da una novità che rappresenta in maniera inequivocabile un punto di rottura nel campo dei monitor PC.
Conclusioni
PRO
- G-SYNC integrato
- Design aggressivo e accattivante
- Pannello a 1440p
CONTRO
- Solo con schede video NVIDIA
- Prezzo elevato