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BlazBlue: Chrono Phantasma Extend, recensione

Arc System Works spreme la sua gallina d'oro per la terza volta, ma lo scherzo è bello...

RECENSIONE di Christian Colli   —   21/07/2015

Sapete, non siamo sicuri se sia più irritante il fatto che Arc System Works abbia sfornato l'ennesima revisione di un BlazBlue oppure che, pochi giorni dopo, abbia annunciato un quarto episodio, virtualmente identico ai precedenti, in uscita il prossimo anno.

BlazBlue: Chrono Phantasma Extend, recensione

Il che significa che nel giro di un altro anno uscirà un'altra revisione Extend anche di quel nuovo Central Fiction, e che la storia continuerà finché "gli incassi non caleranno". Nel frattempo, lo sviluppatore nipponico sta lavorando alla sua nuova visione di Guilty Gear, il prequel spirituale di BlazBlue, e anche lì ha ripetuto lo stesso scherzetto: Guilty Geard Xrd esce in occidente, e pochi giorni dopo ne viene annunciata la revisione per il mercato giapponese. È un'abitudine da mal di testa che fa a gara con le revisioni degli Street Fighter di Capcom, ma gliela perdoniamo ogni volta perché, in effetti, ogni nuova revisione è migliore della precedente e i picchiaduro di Arc System Works sono tra i più tecnici e appaganti in assoluto. Che con Chrono Phantasma Extend abbiano rischiato di fare il passo più lungo della gamba, però, è abbastanza evidente...

Chrono Phantasma Extend è il capitolo migliore per cominciare a giocare BlazBlue, ma non certo l'ultimo

Il cast si allarga

La caratteristica peculiare che distingue BlazBlue da tanti altri picchiaduro è l'enorme enfasi che Arc System Works ha riposto nella stesura di una storia complessa e sfaccettata che si dipana tra la modalità Arcade tradizionale e la modalità Storia concepita come una specie di visual novel tra una battaglia e l'altra.

BlazBlue: Chrono Phantasma Extend, recensione
BlazBlue: Chrono Phantasma Extend, recensione

Sì, a un certo punto - tipo in Continuum Shift Extend - la storyline è diventata abbastanza convulsa e faticosa da seguire, specie se si acquista un nuovo episodio senza avere la benché minima idea di chi siano i personaggi o come si intreccino le loro vite. Chrono Phantasma Extend sopperisce a questo problema con una specie di gigantesca enciclopedia che spiega ogni minuscolo dettaglio di questo mondo immaginario e dei suoi abitanti, facendo il punto della situazione in modo che i neofiti possano affrontare la modalità Storia senza farsi venire un'emicrania. A quel punto, dovranno "solo" districarsi tra le storyline principali, le sottotrame "what if", gli episodi comici e i finali alternativi - purché conoscano l'inglese, dato che di italiano non se ne parla - ma se il quadro complessivo può intimidire va detto che si traduce in una quantità spropositata di ore di gioco anche soltanto in single player. Ciò si verifica anche grazie all'introduzione dei nuovi combattenti, per un totale di ventisei personaggi selezionabili: al cast di default di Chrono Phantasma si aggiungono ora gli ex DLC Kokonoe e Yuuki Terumi e due personaggi inediti o quasi, cioè Lambda-11 - che nell'episodio originale era stata sostituita da Nu-13 - e Celica A. Mercury. Nonostante le similitudini tra i personaggi (Lambda-11 è l'ennesima unità Murakumo, mentre Celica combatte impiegando il burattino Minerva, copia del Nirvana di Carl) Arc System Works è riuscito, ancora una volta, a differenziare notevolmente i vari lottatori sia nelle mosse speciali che nelle strategie specifiche basate sui loro poteri personali. In realtà, il nuovo bilanciamento di Chrono Phantasma Extend ha fatto storcere il naso ai giocatori professionisti, tant'è che il titolo è stato escluso dalla recente competizione internazionale Evolution 2015: nonostante ciò, se non siete tra coloro che contano i singoli frame di ogni sacrosanta animazione, i cambiamenti non vi faranno né caldo né freddo. Anzi, rispetto ai precedenti episodi - Calamity Trigger e Continuum Shift - scoprirete probabilmente un BlazBlue un po' diverso, a cominciare dalle nuove e interessantissime meccaniche Overdrive.

Trofei PlayStation 4

Conquistare i 38 trofei di bronzo, i 10 d'argento, i 2 d'oro e il platino conclusivo non sarà facile. A parte che bisognerà completare ogni modalità di gioco, alcuni trofei richiedono di soddisfare diversi requisiti a seconda dei personaggi. Non sarà un'impresa facile.

La next-gen che non c'è

Per chi si fosse perso il passaggio da Continuum Shift a Chrono Phantasma, vale la pena ricordare che l'Overdrive è una nuova meccanica che rimpiazza alcune Distortion Drive o conferisce a certi personaggi delle possibilità inedite. In sostanza, si tratta di un bonus temporaneo attivabile dopo aver caricato un indicatore apposito: una volta premuti contemporaneamente i quattro tasti d'attacco e utilizzata l'Overdrive, il conto alla rovescia del match - qualora ci sia - si congela per un periodo di tempo inversamente proporzionale all'energia vitale residua del giocatore.

BlazBlue: Chrono Phantasma Extend, recensione
BlazBlue: Chrono Phantasma Extend, recensione

In altre parole, meno vita è rimasta, più dura l'Overdrive, e i suoi effetti cambiano a seconda del lottatore e dei suoi poteri: la trasformazione in licantropo di Valkenhayn si ricarica più velocemente, Platinum può usare all'infinito i suoi gadget, i colpi di Jin congelano sempre l'avversario, e via discorrendo. In buona sostanza, l'impiego ragionato dell'Overdrive può letteralmente ribaltare l'esito di una partita. Per fortuna, sia le meccaniche nuove che anche le più semplici combo e mosse speciali sono illustrate attraverso un paio di esaustivi tutorial, in modo che si possano poi applicare nelle sfide a complessità crescente della modalità Challenge. Chrono Phantasma Extend è ricco di modalità che occuperanno il tempo libero dei giocatori singoli, insieme all'immancabile modalità competitiva online che si appoggia a un ottimo netcode. Come da tradizione, insomma, non c'è di che lamentarsi. O forse sì. L'ultima volta che abbiamo giocato BlazBlue, è stato un paio di anni fa su PlayStation Vita: Continuum Shift Extend sfoggiava, sul piccolo schermo OLED del portatile, una cosmesi coloratissima e dettagliata che metteva in risalto l'eccellente lavoro di Arc System Works sugli sprite e le animazioni dei personaggi. Oggi, sullo schermo della TV, gli stessi identici sprite, appena appena ritoccati per l'occasione, cominciano a sentire il peso degli anni: la risoluzione non rende loro giustizia, e soprattutto le sequenze più spettacolari - per esempio quelle delle Astral Finish - tendono ad essere fin troppo pixellose, specie dopo aver giocato quello splendore grafico di Guilty Gear Xrd, che nel passaggio alle tre dimensioni ci ha solo guadagnato dato che lo sviluppatore non ne ha snaturato minimamente il gameplay bidimensionale. Nulla da dire, invece, sul doppiaggio in inglese - più che discreto, come di consueto - e sulla spumeggiante colonna sonora rock, marchio di fabbrica di Arc System Works che, ancora una volta, non delude minimamente le aspettative.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
8.0
Lettori (12)
7.9
Il tuo voto

Qual è stato l'ultimo BlazBlue che avete giocato? Perché se non ne avete mai giocato uno, o siete rimasti indietro di una o due revisioni, Chrono Phantasma è il nuovo punto d'inizio che fa per voi. Date per scontato, però, che nel giro di un paio d'anni la revisione del capitolo successivo lo renderà nuovamente obsoleto, ma in fondo potrebbe cadervi un aeroplano in testa già domani, quindi perché aspettare? Detto questo, ora che è arrivato su PlayStation 4 e Xbox One, BlazBlue avrebbe proprio bisogno di fare lo stesso salto generazionale del suo illustre predecessore Guilty Gear: nel frattempo resta uno dei migliori picchiaduro bidimensionali sulla piazza, senza se e senza ma.

PRO

  • È sempre uno dei migliori picchiaduro 2D
  • Roster ricco e diversificato
  • Tante modalità di gioco

CONTRO

  • La grafica comincia a sentire il peso degli anni
  • I fan sfegatati potrebbero avere da ridire sul bilanciamento
  • È una revisione, e già si parla di un nuovo episodio...