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Guida Galattica per camionisti

Elite: Dangerous arriva su Xbox One dopo aver già convinto su PC, come sarà?

RECENSIONE di Lorenzo Fantoni   —   08/10/2015

Dopo un'ottima campagna Kickstarter e un lancio in grande stile, Elite: Dangerous è pronto ad avventurarsi nel pericoloso universo delle console, diventando il primo titolo per Xbox One a godere della formula Game Preview, ovvero un accesso anticipato a pagamento simile a quello che possiamo trovare su Steam. In poche parole, si paga per toccare con mano un prodotto ancora in fase di ottimizzazione, finanziandone di fatto lo sviluppo. Qualche mese addietro vi abbiamo parlato della versione PC, la prima ad aver raggiunto la sua forma definitiva, mentre oggi tocca alla conversione per console Microsoft.

Elite: Dangerous arriva su PC. Missione compiuta o disastro spaziale?

Verso l'infinito e oltre!

Il gioco già lo conosciamo bene, ma ripercorriamone comunque gli elementi salienti. Elite Dangerous è un simulatore spaziale che ci cala da subito nei panni di un pilota che può diventare tutto ciò che vuole: commerciante, minatore o pirata. Saremo noi a plasmare il futuro in base alle missioni che sceglieremo di fare; non esiste infatti alcuna storia, quest principale o elemento narrativo, saremo noi la storia mentre l'intero universo sarà le pagine in cui la racconteremo. Detta così potrebbe sembrare un'avventura emozionante, ma il primo scoglio di Elite: Dangerous sarà proprio capire cosa fare. Il gioco infatti farà molto poco per metterci a nostro agio e darci delle indicazioni, anche banali.

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Per imparare come muoversi nello spazio, come attivare l'iperspazio o comprendere perché qualcuno è riuscito ad attaccarci mentre lo stavamo utilizzando, dovremo affidarci a internet e alle centinaia di tutorial e video disponibili. Dunque è molto probabile che i primi minuti di Elite: Dangerous non li passeremo volando e creandoci una reputazione da Han Solo, ma chini sulle Wiki a prendere appunti. Una soluzione senza dubbio molto atipica per il mondo delle console e decisamente strana per un gioco che vuole assolutamente farti sentire parte di un'esperienza stellare, tanto da supportare Oculus Rift. Certo, volendo ci sono alcuni tutorial fondamentali che ci spiegheranno come affrontare uno scontro con altre navi spaziali e alcuni rudimenti dell'atterraggio, del decollo e della navigazione, ma la loro utilità è pari a quella di illustrare il funzionamento del sistema di intrattenimento di bordo mentre si sta tentando un atterraggio di emergenza con un airbus di linea. Ad oggi Elite: Dangerous è un titolo diviso a metà. Da una parte c'è l'aspetto più spartano e simulativo, quello più difficile da mandar giù per chi si avvicina al gioco affascinato dalle sirene del volo spaziale, quello delle procedure di atterraggio e dei lunghi tempi di attesa per ottenere le risorse. Dall'altra, quando le rotte commerciali lasciano il posto ai laser e ai missili a ricerca, il gioco si fa decisamente molto emozionante; il ricordo di quella battaglia contro tre pirati spaziali nei pressi di una fascia di asteroidi è in grado di rimanere nella nostra memoria per molto tempo. Affascinante, a tratti emozionante, ma drammaticamente inaccessibile per chi non ha veramente molto tempo da dedicargli, anche quando la rotta non sembra impostata verso il divertimento e l'azione, questo è Elite: Dangerous. Un'altra cosa molto importante da considerare è che, per quanto il gioco si fregi del titolo di MMO, in ogni sessione ci sono solo 32 giocatori e, considerata la vastità della mappa, incontrarli è una rarità.

Tutto sotto controllo

La versione Xbox One ha inoltre una caratteristica che la distingue da quella PC: il sistema di controllo. Mentre il gioco originale poteva essere infatti gestito con tastiere, cloche, pedaliere e, volendo, pad, la sua incarnazione per console doveva essere in grado di mappare ogni tipo di input solo sul controller.

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Il risultato è tutto sommato soddisfacente, i due stick comandano timone, imbardata, rollio e beccheggio, mentre con la pressione dello stick sinistro è possibile passare alla modalità pilota e spostare la testa a destra e sinistra per interagire con i computer di bordo. In questo modo è possibile scegliere eventuali destinazioni in giro per la galassia, comunicare con le stazioni spaziali per chiedere il permesso di atterraggio e così via. Ai quattro pulsanti standard del pad sono state attribuite le principali funzioni di comando come la gestione dell'iperguida, le funzioni di targeting e così via. Tenendoli premuti è possibile accedere a funzioni aggiuntive che prevedono la pressione anche della croce direzionale. Utilizzare il pad forse non sarà il massimo per un purista del genere, ma la soluzione scelta per questa versione Xbox One è un compromesso più che accettabile che permette di comandare la propria astronave senza perdere troppo la testa tra decine di tasti diversi. Ovviamente una cloche è senza dubbio la soluzione migliore, soprattutto se accoppiata con Oculus Rift, ma questa è chiaramente una configurazione molto rara al momento, sopratutto su console.

Qualche problema al motore dell’iperguida

Visivamente parlando, la versione Xbox One sembra sostanzialmente identica alla sua controparte PC e gira a 1080p. Anche il sistema economico è lo stesso: utenti console e PC non si incontrano ma condividono comunque le medesime fluttuazioni del mercato per quanto riguarda i materiali che possono scambiare, quindi in un certo senso "giocano" assieme. Tuttavia la grafica mostra alcuni piccoli rallentamenti che fanno storcere il naso, soprattutto quando si entra in modalità iperspazio. Per quanto l'effetto sia infatti molto bello e simile a quello presente in Star Wars, durante la nostra prova, su dieci volte il gioco ha scattato vistosamente almeno in tre o quattro occasioni prima di iniziare il viaggio, il che senza dubbio non è il massimo quando bisogna fingere che il proprio salotto sia la sala di comando di un'astronave. Altro problema ben più grave sono i crash che in alcuni casi possono persino portare al blocco totale del sistema, con conseguente riavvio della console.

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Questo spiacevole incidente ci è successo di solito nella fase in cui ci si stava avvicinando a destinazione e bisognava "staccarsi" dal sistema di iperguida per entrare nell'orbita di un pianeta o di una stazione spaziale. Fortunatamente questo difetto si è fatto sempre più raro aggiornamento dopo aggiornamento, ma ancora ogni tanto capita di dover gridare qualche imprecazione stellare. Grande novità di questa edizione è la modalità CQC, ovvero Close Quarter Combat. In questa parte del gioco, totalmente staccata da quella principale, potremo lanciarci in scontri PvP basati su varie regole d'ingaggio (deathmatch a squadre, FFA, capture the flag) e utilizzare navicelle standard, senza il rischio di dover mettere sul piatto quella faticosamente ottenuta con mesi di onesto brigantaggio stellare. Gli obiettivi della modalità CQC sono evidenti: dare qualcosa di nuovo, immediato e divertente a un pubblico che non è interessato ai vari minuti richiesti per un viaggio interstellare particolarmente lungo e che senza dubbio non apprezza gli incarichi presenti all'interno del gioco che spesso si limitano a essere un simulatore di corriere espresso con un bellissimo panorama. Il combattimento in Elite Dangerous è una guerra di nervi e abilità in cui non basta semplicemente stare dietro l'avversario e riempirlo di laser. Dovremo saper gestire gli scudi, la potenza dei motori e alcune elementari manovre di guerra aerea se vorremo spuntarla sugli avversari che, fidatevi, già danno filo da torcere quando sono bot... figuriamoci quegli umani!

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (13)
7.8
Il tuo voto

Col tempo Elite si evolverà ancora, con la possibilità di esplorare la superficie dei pianeti e ingaggiare scontri all'interno di canyon battuti da venti stellari, scandagliare la superficie alla ricerca di preziosi relitti, utilizzare un vero e proprio mezzo terrestre o esplorare avamposti celati da nubi di gas. Ovviamente tutto ciò arriverà prima su PC ma siamo sicuri che la distanza con l'aggiornamento della versione console non sarà grandissima. L'esperienza è comunque già ora solida e appassionante, forse non per tutti ma capace di catturare a lungo il giocatore dotato di pazienza.

PRO

  • Panorami incredibili
  • Il CQC è molto divertente e immediato
  • Garantisce ore e ore di gioco...

CONTRO

  • ...ma non tutte saranno divertenti
  • Impatto iniziale molto difficile
  • Alcuni scatti e qualche crash