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Un piccolo grande capolavoro

A volte le cose minuscole posso nascondere enormi qualità

RECENSIONE di Luka Sanzin   —   23/10/2015

Essere appassionati di videogiochi talvolta non è affatto semplice e la colpa è attribuibile a tutta una serie di fattori, tra cui la moltitudine di titoli scadenti che giornalmente vengono pubblicati, ma per fortuna capitano dei momenti in cui si ha l'onore di assistere al lancio di un prodotto che riesce a sorprendere per la bellezza e la profondità del gameplay, restituendo dignità ad un medium che troppe volte viene preso di mira soltanto per i suoi lati negativi; oggi è uno di quei giorni in cui si può essere veramente fieri di far parte di questa community.

Downwell è un capolavoro che ogni giocatore deve assolutamente provare

Gameplay da urlo

Downwell narra la caduta di un ragazzo giù per un pozzo in cui incontra vari nemici desiderosi di mettergli i bastoni tra le ruote e impedirgli di raggiungere il fondo; in suo aiuto accorrono gli scarponi speciali che indossa, dotati di ogni armamento possibile. La premessa, così presentata, non sembra essere del tutto allettante ma bastano cinque minuti di gioco per capire il vero potenziale e dopo non più di mezz'ora si può già intravedere quanto sia stata intelligentemente progettata questa piccola perla. L'unico modo per farsi strada tra le orde di mostri è di usare la gravità a nostro vantaggio, sia che si decida di affrontare un livello evitando di sparare ma semplicemente saltando in testa alle ignare vittime, oppure provocando una carneficina a suon di shotgun o laser letali.

Un piccolo grande capolavoro
Un piccolo grande capolavoro

Per assicurare la dovuta precisione i controlli devono essere assolutamente reattivi, dato che sono necessari una buona dose di riflessi per riuscire a completare con successo ogni stage e in questo il titolo è superlativo: due pulsanti sono dedicati al movimento a destra e sinistra mentre uno solo permette di saltare e successivamente aprire il fuoco mentre si è sospesi in aria. Ci vuole pochissimo tempo per imparare a comandare in maniera efficiente il protagonista, ma questo non basta per riuscire a sopravvivere: all'inizio gli scarponi sono dotati di un'arma poco potente e dalla gittata corta, ma man mano che si continua a scendere si possono trovare delle caverne in cui sono nascosti diversi power-up. Si va dal classico fucile a pompa dall'ampia rosata a tutta una serie di cannoni intermedi dalle caratteristiche drasticamente differenti, per poi scoprire il potentissimo laser che provoca danni ingenti ma risulta difficile da usare. A livello completato si può scegliere un modificatore permanente che va a alterare il metodo con cui si deve approcciare i mondi successivi: ad esempio è possibile schierare un drone di supporto, abilitare una funzione che fa partire un proiettile dai blocchi distrutti o farsi accompagnare da un palloncino. Questi sono solo degli esempi di quello che è possibile selezionare, ma ciò che conta veramente è il modo in cui questi modificatori possono essere conciliati con l'arsenale a disposizione facendo attenzione a non trovarsi in situazioni spiacevoli senza la combinazione giusta; l'azione è sempre molto frenetica ma è richiesta comunque una certa dose di attenzione e strategia da parte dell'utente, che deve costantemente considerare se è vantaggioso o no dotarsi di un determinato power-up in base ai nemici presenti, buttarsi in picchiata fino al traguardo oppure affrontare i mostri uno ad uno. Mai come in questo caso testa e muscoli devono essere perfettamente sincronizzati e complementari, dato che fronteggiare un livello in maniera disorganizzata il più delle volte porta alla morte, per colpa delle vite limitate che si possono recuperare soltanto acquistandole nel negozio presente in ogni stage o eseguendo una combo particolarmente ostica. Inoltre tutte le armi hanno un numero limitato di proiettili nel caricatore e l'unico modo per riceverne nuovi è toccare il terreno, ma per eseguire una sopracitata combo è necessario saltare da un nemico all'altro senza mai toccare terra, quindi capite da voi che le meccaniche di gameplay sono state studiate in modo molto meticoloso proprio per spingere il player a dover continuamente effettuare delle scelte che trasformano in modo anche radicale lo stile di gioco.

La semplicità paga

Graficamente il titolo si presenta molto bene, con un chiaro richiamo ai bei vecchi tempi del NES, grazie all'uso intelligente dei colori che servono per distinguere gli elementi passivi da quelli attivi e potenzialmente pericolosi. Se comunque la palette di default non è di vostro gradimento basta veramente poco per modificare il look in modo drastico: collezionando un certo numero di gemme, che compaio all'atto di uccisione di un NPC, si sbloccano man mano nuovi design grafici che possono essere selezionati in modo da soddisfare i gusti di ciascuno di voi.

Un piccolo grande capolavoro

Allo stesso modo procedendo nell'avventura è possibile abilitare nuovi stili di combattimento che mutano sostanzialmente l'approccio necessario a completare con successo uno stage: ad esempio uno permette di iniziare con sei punti vita ma elimina del tutto i negozi, mentre un altro riduce la gravità diminuendo la velocità di caduta e così via. La parte sonora, nel frattempo, aiuta a creare un'atmosfera al contempo cupa e dinamica grazie alla soundtrack eccezionale e agli effetti minimali ma sapientemente utilizzati. La recensione ha soltanto raschiato la superfice di un prodotto che è senza mezzi termini un vero capolavoro e inequivocabilmente un futuro classico del genere action, ma il bello di questo titolo sta proprio nella scoperta delle sue intricate meccaniche di gioco e nel gameplay incredibilmente soddisfacente da risultare quasi una droga. A tutto questo aggiungete pure il fatto che i livelli vengono generati casualmente ma mai in modo da risultare frustranti, anzi vi è sempre una logica ben precisa che si può riscontrare in ogni mondo, assicurando una rigiocabilità elevatissima, e il prezzo di soli 2,99€ che definire stracciato sarebbe riduttivo. L'unico difetto? Forse la difficoltà che non permette errori, ma comunque non è mai così elevata da risultare frustrante e tale da rovinare un gioco che è altrimenti un capolavoro. Inoltre è consigliato giocarci su PC con un controller, dato che sul display di un iPhone diventa più ostico governare con successo il protagonista ed è richiesta una maggiore fase di adattamento, ma non si tratta minimamente di un ostacolo insormontabile.

Conclusioni

Versione testata iPhone (1.0.1), PC Windows (1.0.1)
Digital Delivery Steam, App Store
Prezzo 2,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (2)
9.0
Il tuo voto

Downwell è senza ombra di dubbio un piccolo capolavoro che dev'essere provato da ogni videogiocatore. L'apparente essenzialità delle meccaniche di gioco rivela un mondo complesso, in cui sparare all'impazzata non è sempre la strategia da adottare, ma semplicemente una delle tante possibilità offerte; in talune situazioni è meglio fermarsi e riflettere sul da farsi, mentre in altre bisogna sfruttare al massimo la velocità dei pollici per uscire vivo da un ingarbugliato livello pieno di nemici. Non esiste un modo corretto per giocarci, soltanto quello che più si adatta vostre caratteristiche e tutto ciò, se sommato al gameplay incredibilmente soddisfacente, al comparto tecnico di prima fattura e al prezzo di soli 2,99€ è un testamento di come sia possibile racchiudere un'opera d'arte in soli 65MB di spazio. Dovete assolutamente comprare questo titolo.

PRO

  • Stile grafico eccellente
  • Gameplay profondo e soddisfacente
  • Prezzo irrisorio
  • Rigiocabilità elevata

CONTRO

  • Difficoltà non indifferente