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Jurassic Frag

Primal Carnage: Extinction porta lo scontro tra uomini e dinosauri anche su PlayStation 4

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   03/11/2015

Se siete appassionati di dinosauri, è molto probabile che nel 2012 Primal Carnage sia finito nel vostro radar. Come dicevamo nella recensione scritta all'epoca, il numero di titoli dedicati ai lucertoloni troppo cresciuti non è storicamente così consistente, motivo per il quale i fan di Jurassic Park e compagnia hanno accolto con ansia ogni nuova produzione che vedesse protagoniste queste simpatiche creature. A distanza di quasi tre anni, lo stesso brand è tornato sui nostri schermi grazie a Primal Carnage: Extinction, già approdato su PC da qualche mese prima di comparire anche sul PlayStation Store americano in versione PlayStation 4. In attesa dell'uscita in Europa, abbiamo approfittato dell'evento per prendere nuovamente il nostro fucile e andare a caccia di dinosauri: vediamo com'è andata.

Cacciatori e prede si scontrano in Primal Carnage: Extinction, titolo "dinosauresco" per PlayStation 4!

Da Genesis a Extinction

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Chi all'epoca di Primal Carnage si è appassionato a questo titolo e al suo team, Lukewarm Media, saprà forse che il secondo gioco della serie non sarebbe dovuto essere quello che è poi arrivato sul mercato. Ricordiamo infatti che l'originale era uno shooter multigiocatore rigorosamente online, dopo il quale era stato messo in cantiere Primal Carnage: Genesis, un prequel a giocatore singolo sviluppato con l'Unreal Engine 4: in realtà questo non è mai stato realizzato, anche a causa di alcune vicissitudini che hanno modificato le sorti della serie Primal Carnage. Il marchio è finito nelle mani di Circle 5 Studios, rete distribuita di designer e altri addetti ai lavori venuti fuori dalla comunità di modder del primo titolo. In seguito a questi ribaltamenti, il progetto legato a Genesis è stato ridimensionato, per renderlo più simile a quello del gioco visto nel 2012. In questo modo è nato Primal Carnage: Extinction, che conserva diverse analogie con il suo predecessore. Si tratta anch'esso di uno shooter giocabile esclusivamente in modalità multiplayer, arricchito dagli sviluppatori con ulteriori elementi rispetto alla versione originale. Se nel gioco visto tre anni fa appariva un'unica modalità deathmatch classica, adesso ritroviamo la stessa anche in Primal Carnage: Extinction, insieme ad altre tre alternative. La prima è la cosiddetta Get to the Chopper, all'interno della quale la squadra composta dagli umani deve controllare una serie di punti presenti sulla mappa, fino ad arrivare a sbloccare un elicottero di salvataggio con cui abbandonare il luogo e vincere la partita; in difesa troviamo naturalmente la squadra dei dinosauri, impegnata a impedire agli avversari di centrare il proprio obiettivo. C'è poi una modalità Survival, dove fronteggiare orde crescenti di dinosauri, e quella Free Roam, che permette di girovagare per la mappa senza un obiettivo particolare. Un'idea che su PC ha avuto risvolti abbastanza inattesi, grazie alle persone che hanno popolato i server dedicati a questa modalità per mettersi a fare del GdR "dinosauresco". Numero e tipologia delle classi sono rimasti immutati a cinque per schieramento, motivo per il quale vi rimandiamo alla vecchia recensione per saperne di più, limitandoci solo a evidenziare che dalla parte dei dinosauri possiamo trovare alcune sottoclassi che aumentano il numero di creature disponibili in Primal Carnage: Extinction.

Trofei PlayStation 4

Primal Carnage: Extinction offre in totale 32 trofei, dei quali 16 bronzo, 9 argento, 6 oro e 1 platino. Gli obiettivi da raggiungere coprono le diverse tipologie di gioco, premiandoci per esempio al raggiungimento di una determinata ondata nella modalità Survival o dopo aver totalizzato una serie di uccisioni con una determinata classe.

Quantità o qualità?

Se in termini quantitativi Primal Carnage: Extinction dà al proprio precedessore quel qualcosa in più che ci aspettavamo, lo stesso non si può dire purtroppo dell'aspetto qualitativo, dove troviamo anzi alcuni problemi piuttosto rilevanti. La versione PlayStation 4 soffre infatti di crash inaspettati alla dashboard della console, mentre l'assenza di server dedicati rende talvolta un miraggio trovare un host stabile che ospiti una partita per tutta la sua durata.

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Carente anche l'intelligenza artificiale della nuova opzione di gioco Survival, che permette ai giocatori di rifugiarsi in luoghi della mappa dove i dinosauri non sembrano volerli attaccare, limitandosi a guardarli in modo bizzarro: è un peccato perché pur non inventando nulla, la modalità "orda" di Primal Carnage: Extinction contiene alcune idee interessanti, come quella che in una delle ondate ci fa fronteggiare dei lucertoloni invisibili. Passando al gameplay in senso stretto, Primal Carnage: Extinction conserva le caratteristiche del suo predecessore: impersonando un umano ci ritroviamo con controlli e interfaccia classici degli shooter in prima persona, con armi primarie e secondarie e la possibilità di prendere la mira per accrescere la percentuale di riuscita del colpo. Quando impersoniamo i dinosauri, l'inquadratura passa invece in terza persona, permettendo al giocatore di controllare più efficacemente i dinosauri più grandi. Come molti si aspetteranno, la quantità maggiore di divertimento arriva proprio quando si controllano i lucertoloni: l'esperienza di girovagare con un T-Rex in cerca di prede è piuttosto appagante, ma dobbiamo dire che anche in un team di umani ben organizzato si riescono a passare buoni momenti. Il problema, in questo caso, è che alcune classi mostrano un'efficacia leggermente inferiore rispetto ad altre, spingendo così i giocatori a selezionare quasi sempre le stesse nei team meno organizzati. Una situazione simile tra i dinosauri riguarda le creature volanti, ma in questo caso a causa di un sistema di controllo su console che ne rende davvero difficile un uso efficace. La versione di Primal Carnage: Extinction per PlayStation 4 è stata realizzata su una versione modificata di Unreal Engine 3, motore grafico che non supporta nativamente la console targata Sony. Pur apprezzando lo sforzo profuso in termini tecnici per rendere tutto ciò possibile, ricordiamo che già nel 2012 il primo Primal Carnage mostrava l'invecchiamento di questa tecnologia. Nel 2015 non ci sono dunque accorgimenti e migliorie che possano tenere. L'unico aspetto veramente convincente dal punto di vista tecnico riguarda i modelli dei dinosauri. Visto e considerato il dettaglio mediocre, invece, i 1080p di risoluzione a 60 frame al secondo sono solo una piccola consolazione. Sulla sufficienza il comparto audio, composto da una colonna sonora accettabile e da effetti vari nel corso della partita, tra i quali troviamo in prima fila i versi dei dinosauri.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
5.0
Lettori (7)
3.8
Il tuo voto

Anche se con qualche difetto, Primal Carnage ci era piaciuto. Per questo motivo abbiamo aspettato con discreta curiosità la possibilità di mettere la mani su Primal Carnage: Extinction, dal quale non possiamo però nascondere di essere rimasti un po' delusi: passare un altro po' di tempo nell'incubatrice avrebbe senza dubbio giovato al titolo di Circle 5 Studios, che a queste condizioni può essere consigliato solo a chi ha fatto di T-Rex e simili il proprio pane quotidiano. Anche in quest'ultimo caso, vi consigliamo comunque di sfruttare eventuali sconti per acquistarlo.

PRO

  • Più contenuti dell'originale
  • Sa divertire a tratti

CONTRO

  • Problemi di bilanciamento
  • Qualità insufficiente
  • Grafica piuttosto obsoleta