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Alla ricerca di un destino migliore

Un divertente action RPG con una struttura narrativa molto particolare

RECENSIONE di Davide Spotti   —   20/04/2016

Nei videogiochi basati sulla narrazione si assumono decisioni che possono avere riflessi più o meno rilevanti sugli eventi principali della trama. Le scelte multiple ci inducono a rivivere più volte la medesima esperienza e a coglierne tutte le possibili sfumature, ma cosa accadrebbe se si potesse modificare ogni scelta già fatta nel corso della stessa partita? I ragazzi di Spearhead Games hanno provato a percorrere questa strada con Stories: The Path of Destinies, interessante action RPG con visuale isometrica che accorpa un immediato sistema di combattimento e una progressione di personaggio ed equipaggiamenti, e li colloca all'interno di un frastagliato intreccio narrativo. Lo studio canadese - fondato da alcuni ex membri di Ubisoft e Visceral Games - ci offre quindi un'avventura non lineare, sostenuta da un comparto grafico molto colorato e da una sottile carica di humour, anche grazie alla presenza di personaggi antropomorfi dalle sembianze animali.

Stories: The Path of Destinies è un gioco che non disdegna una buona dose di ironia

Furbo come una volpe. O quasi.

Reynardo è un ex pirata, tornato sulla retta via dopo anni spesi a saccheggiare velieri e a spadroneggiare grazie alla propria maestria in combattimento. Il fatto che si senta furbo come una volpe non è soltanto un modo di dire: l'aspetto del protagonista ricorda infatti quello di Fox McCloud, ma laddove l'icona di Nintendo dà il meglio di sé a bordo della propria navicella da combattimento, il buon Reynardo resta affezionato alla lama della spada e agli scontri all'ultimo sangue. Alla maniera di un consumato Han Solo il nostro campione rimane invischiato nel conflitto che imperversa tra la fazione dei ribelli e un oppressivo imperatore ranocchio.

Alla ricerca di un destino migliore
Alla ricerca di un destino migliore

Subito gli si presenta innanzi una scelta difficile: salvare il vecchio amico Lapino dalle grinfie dei corvi imperiali oppure dirigersi senza remore in cerca della temibile arma Squartacieli? In realtà l'impresa si rivelerà molto meno semplice di quanto possa sembrare, dal momento che le decisioni intraprese nella prima parte dell'avventura avranno conseguenze a dir poco nefaste. Il destino però ha in serbo altri progetti, ed è per questo che al giocatore viene data l'opportunità di fare scelte, carpirne l'esito e ritornare al punto di partenza per cambiare il corso della storia. In buona sostanza si dovrà riprendere più volte l'avventura dall'inizio, cogliendo le nuove opportunità disponibili, con l'obiettivo di pervenire ad un lieto fine. La presenza di quattro diversi sentieri del destino conduce a sbloccare ben 24 verità, suddivise in quattro categorie che hanno come riferimento il rapporto con Lapino, l'amore per la figlia dell'imperatore Zenobia, la missione di recupero della Squartacieli e infine l'individuazione della pericolosa Pietra di Iblis, altro strumento cruciale nella lotta verso la dominazione imperiale. Dopo una fase iniziale che può sembrare un po' povera di mordente lo stimolo a proseguire cresce solo dopo essere entrati a pieno ritmo nell'ingranaggio ideato da Spearhead Games. La necessità di dare coerenza ad un intreccio articolato, senza per questo renderlo troppo cervellotico, ha convinto gli sviluppatori a basarsi solamente su tre personaggi, attorno ai quali ruota l'intera vicenda. L'impero è solo un pretesto, mentre le rappresentazioni del bene e del male vengono collocate nei bivi e si esprimono attraverso le debolezze dei soggetti coinvolti. L'inevitabile presenza di backtracking è stata bilanciata da alcune precise scelte di design: esistono infatti numerosi sentieri alternativi, che si possono attivare solo dopo aver potenziato il proprio equipaggiamento. Grazie a questo escamotage si possono percorrere strade che nelle fasi precedenti dell'esplorazione risultano inaccessibili. Trattandosi di un racconto narrato alla maniera di una fiaba, The Path of Destinies è inoltre costantemente supportato da un narratore esterno onnisciente, intento a descrive in terza persona non soltanto gli eventi, ma anche i dialoghi e gli stati d'animo vissuti dai personaggi, attraverso uno stile che evidenzia una chiara impronta ironica.

Trofei PlayStation 4

I Trofei di Stories: Path of Destinies sono complessivamente 38, con solo quattro obiettivi oro e ben 13 d'argento. Buona parte dei contenuti è sbloccabile senza troppi problemi già dopo aver completato il primo percorso di scelte.

Provando e riprovando…

Dal punto di vista ludico Stories: The Path of Destinies offre un sistema di combattimento incentrato sull'uso di quattro tipologie di spada, sbloccabili tramite la raccolta di risorse dai forzieri. Pur essendo divertente e immediato da fruire, il gameplay paga l'assenza delle combo. Gli attacchi con la spada possono essere portati a termine con la pressione di un singolo pulsante e vengono alternati da una presa con la quale si riesce a scagliare i nemici già dai dirupi. Per contro non è disponibile una vera e propria parata delle offensive nemiche, essendo invece indispensabile muovere la levetta analogica nella direzione giusta per riuscire a contrattaccare con efficacia.

Alla ricerca di un destino migliore
Alla ricerca di un destino migliore

In alternativa si deve sfruttare il rampino per strappare lo scudo agli avversari corazzati, mentre la presenza dello spostamento rapido consente di muoversi per brevi tratti senza essere individuati ed è utile a riorganizzare la propria tattica di attacco. Nel complesso l'interazione si è dimostrata veloce e divertente, specialmente dopo aver innestato i primi potenziamenti ed essere entrati in contatto con nemici un po' più agguerriti, ciò nondimeno si sarebbe potuto fare qualcosa in più sul fronte della varietà, dato che le tecniche di attacco sono poche e sempre identiche. Una parziale variante è offerta dal potere magico insito in ciascuna delle quattro spade, con il quale si riesce ad infliggere danni elementali o a ripristinare parte dei propri punti salute attraverso la consumazione di punti energia. Trattandosi di un action infarcito di elementi RPG, le meccaniche di miglioramento delle armi sono state affiancate da un esteso albero delle abilità, per mezzo del quale si possono attivare punti esperienza ed innalzare le capacità di Reynardo, mentre gli alloggiamenti delle gemme offrono ulteriori incrementi delle abilità difensive e offensive. L'innalzamento del livello e della varietà dei nemici va ovviamente a riverberarsi anche sui segmenti già percorsi in precedenza e offre un tasso di sfida bilanciato, nonostante il gioco rimanga accessibile ad un pubblico abbastanza ampio. Gli sviluppatori hanno dichiarato di aver preso spunto da alcuni elementi caratteristici dei "metroidvania", tra i quali la possibilità di sbloccare nuove zone e scoprire segreti, ma in realtà la storia ci è sembrata fruibile senza troppi problemi anche dai giocatori più occasionali. Chiudiamo con alcune note dolenti che riguardano il comparto tecnico. Durante il nostro test - avvenuto sulla versione PlayStation 4 - abbiamo riscontrato frequenti rallentamenti e una chiara difficoltà a mantenere 30 frame per secondo stabili. Al contempo non sono mancati alcuni fastidiosi bug che hanno interessato alcune piattaforme mobili, compenetrazioni con l'ambiente circostante e sporadici comportamenti anomali dei nemici. Ci auguriamo che una prossima patch riesca a risolvere questo tipo di criticità.

Conclusioni

Digital Delivery Steam, PlayStation Store
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
7.8
Lettori (25)
8.0
Il tuo voto

Pur non esente da difetti Stories: The Path of Destinies è un titolo piacevole da giocare. La particolare struttura narrativa e l'ampia quantità di scelte effettuabili permette di chiudere un occhio davanti ad alcune mancanze del sistema di combattimento, che peraltro viene sorretto da una convincente progressione del personaggio e da un level design più che discreto. La longevità della prima partita non è elevatissima, ma per scoprire tutti i possibili percorsi sono necessarie quasi 25 ore di gioco, il che non è affatto male se si pensa alla fascia di prezzo nella quale si colloca il prodotto. Allo stesso tempo non va dimenticato il fattore ripetitività, che per forza di cose si manifesta qualora si voglia completare tutti i percorsi narrativi.

PRO

  • Originale percorso narrativo con tante variabili
  • Efficace progressione del personaggio
  • Buon level design
  • Stile grafico piacevole e colorato

CONTRO

  • Sistema di combattimento migliorabile
  • Talvolta l'azione risulta poco fluida
  • Presenza di alcuni bug