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Scusate il ritardo

Sedici anni dopo accade l'inimmaginabile: Final Fantasy IX arriva su PC

RECENSIONE di Luca Olivato   —   26/04/2016

Con Final Fantasy IX Square Enix termina il porting PC della "PlayStation Era" della saga giapponese, dopo averla inaugurata la bellezza di diciannove anni fa: risale al 1998 infatti la prima versione Windows di Final Fantasy VII, a cui seguì, un paio d'anni più tardi, l'ottavo capitolo. A questo punto all'appello mancano solo i primi due e quelli realizzati per PlayStation 2, ossia il decimo e il dodicesimo. Una versione davvero gradita anche perché, secondo il famoso sito di aggregazione di voti Metacritic, si tratta dell'episodio con il punteggio in assoluto più elevato (94): l'arrivo su piattaforma Steam è quindi un'ottima occasione per riscoprire quest'autentico capolavoro che all'epoca, soprattutto in occidente, non registrò lo stesso successo in termini di vendite rispetto ai predecessori in quanto all'uscita (si parla del Natale 2000 per l'America e addirittura inizio 2001 per l'Europa) stava già spopolando da diversi mesi l'avveniristica PlayStation 2.

Final Fantasy IX per PC è un porting basilare, ma il gioco rimane grandioso anche a distanza di anni

Nessun pericolo per te

Ecco Orko... cioè, Vivi particolarmente incavolato...
Ecco Orko... cioè, Vivi particolarmente incavolato...

Oggi possiamo valutare a bocce ferme questo JRPG che non dovrebbe mancare nella collezione di chi si definisce appassionato di giochi di ruolo. Per il porting Square Enix si è affidata al piccolo studio tailandese Silicon che in pratica ha preso il contenuto dei 4 CD-Rom su cui si suddivideva il titolo originale rendendolo intelligibile ai sistemi operativi Microsoft. Tra le poche modifiche degne di menzione c'è la possibilità di giocare anche su schermi in alta definizione: in questo caso i fondali disegnati a mano su cui si muovono i protagonisti vengono "stirati" in base alla risoluzione prescelta, fortunatamente mantenendo le corrette proporzioni. Final Fantasy IX è stato infatti progettato per gli obsoleti televisori in 4:3, pertanto negli attuali 16:9 vengono applicate delle barre laterali decorative che riempiono la superficie del monitor. I modelli poligonali sono stati oggetto di un leggero update che li rende più dettagliati e anche i grandiosi filmati in full motion video hanno beneficiato di un guadagno di definizione. Dal punto di vista della struttura di gioco si registra l'introduzione di un autosave, che quindi non costringe ad utilizzare forzatamente i Moguri, e la possibilità di utilizzare alcuni cheat, rinominati booster, come la rimozione degli scontri casuali e via discorrendo: opzioni che comunque consigliamo di non attivare in quanto il livello di sfida non è proibitivo nemmeno per i meno esperti. Da sottolineare una mappatura dei tasti quantomeno curiosa qualora si utilizzi il joypad per Xbox; da evitare come la peste invece l'idea di affidarsi a mouse e tastiera.

Nelle primissime fasi di gioco bisogna farsi validare il biglietto per lo spettacolo teatrale
Nelle primissime fasi di gioco bisogna farsi validare il biglietto per lo spettacolo teatrale

La storia prende inizio quando la compagnia teatrale Tantarus, di cui fa parte anche il protagonista Gidan (come noto si tratta del nome "italiano", visto che nella versione originale si chiama Zidane: una scelta nata per evitare accostamenti con il campione francese che all'epoca militava alla Juventus), un guerriero con la coda di scimmia, decide di sfruttare una rappresentazione nella città di Alexandria per rapire la principessa Garnet. Giunti al castello con il loro galeone volante i commedianti riescono nell'intento con eccessiva facilità: la ragazza infatti arriva addirittura a chiedere di essere portata via dalle grinfie della regina Brahne che da qualche anno è salita al controllo dopo la morte del vecchio Re. Alla fuga partecipano loro malgrado anche il maghetto Vivi (chi ha detto Orko?!) e il capitano delle guardie Steiner, a cui si aggiungeranno, in corso d'opera, Freija, Quina, Eiko e Amarant, per un totale di otto personaggi giocanti.

Strutture

Final Fantasy IX, pur mantenendo inalterata l'architettura di gioco che ha fatto la fortuna dei due predecessori, presenta a livello stilistico un ritorno al passato, offrendo un'ambientazione medievaleggiante che la saga aveva abbandonato in favore dell'universo cyberpunk del settimo e della contemporaneità dell'ottavo capitolo.

Uno dei primi e deliziosi sottogiochi
Uno dei primi e deliziosi sottogiochi
Scusate il ritardo

Il giocatore si trova a muovere non solo Gidan, ma anche gli altri membri del party, cosa che capitava già con i vari Cloud e Barret: questo permette di vivere l'avventura attraverso diversi punti di vista, garantendo una notevole profondità al racconto ed aumentando il livello di empatia nei confronti dei protagonisti che di per sé è già molto elevato. Il merito va dato alla vena creativa dei disegnatori che sono riusciti a realizzare delle personalità estremamente forti ed accattivanti alle quali ci si lega con molta rapidità e semplicità. La storia è veramente ottima, ricca di intrecci e di colpi di scena e, per quanto non propriamente originale, regge magnificamente l'importante compito di tenere viva la curiosità del giocatore per l'intera durata del titolo, il cui completamento non sarà inferiore alla trentina di ore. Come sempre si può dividere l'esperienza di gioco in due fasi: all'interno dei centri abitati ci si troverà perlopiù a conversare con i personaggi non giocanti, a raccogliere qualche quest e soprattutto a deliziarsi con gli innumerevoli sottogiochi che sono una delle chicche della produzione di Square. Basti pensare che sin dall'inizio ci si potrà dilettare con il salto della corda o seguendo dei quick time event nella rappresentazione di un duello a spada: si tratta solo dei primissimi esempi di come Final Fantasy IX possa minare la vita sociale. Ci sarà poi da scandagliare ogni singolo pixel per cercare dei tesori nascosti; il vero protagonista è però il gioco di carte Tetra Master che ha addirittura una propria dignità all'interno della trama principale. Non mancano nemmeno gli adorabili Chocobo, a loro volta omaggiati con una sezione dedicata all'allevamento che porterà a creare un "pulcinone" sempre più forte e dinamico.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo Windows 10 a 64 bit
  • Processore Intel Core i5 2520 a 2.5 GHz
  • 4 GB di RAM

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows Vista, 7, 8 o 10
  • Processore Intel Core 2 Duo a 2.0 GHz
  • 2 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce 8600GTS o ATI Radeon HD4650
  • Spazio su disco 7 GB
  • Scheda audio compatibile con DirectX 9.0c

Te possino ammazzarellatte!

Come da tradizione il numero di dialoghi è generoso, ma in questo caso i programmatori hanno dato la possibilità al giocatore di decidere se approfondire ulteriormente la trama grazie ai cosiddetti eventi in tempo reale: in pratica è la possibilità di assistere ad alcune cutscene che, pur non essendo tendenzialmente influenti ai fini della trama, forniscono interessanti dettagli sui protagonisti.

Il Tetra Master
Il Tetra Master

La traduzione in italiano è peculiare perché non disdegna alcuni slang dialettali che forniscono un taglio ancora più profondo e bizzarro alla psicologia dei personaggi. All'epoca era sorta una vera e propria diatriba sull'opportunità di svilire un universo così armonioso come quello di Gaia con delle espressioni poco ortodosse: è una scelta che sicuramente non lascia indifferenti e che comunque, a distanza di anni, potrebbe anche essere rivalutata. In ogni caso, per la felicità dei puristi, c'è la possibilità di optare anche per idiomi diversi dal nostro. La colonna sonora è come sempre stata affidata a Nobuo Uematsu, i cui standard qualitativi sono eccellenti anche se i soliti perfezionisti potrebbero obiettare che il maestro non fosse nel momento più fulgido della propria carriera mentre componeva la soundtrack di Final Fantasy IX.

Scusate il ritardo

Durante le peregrinazioni da un villaggio all'altro la visuale si sposta sul mondo di gioco e qui chiaramente emerge l'altra colonna portante della serie, ossia i combattimenti che, come da tradizione, nelle fasi di esplorazione sono casuali. In questo caso si potranno portare sul terreno di battaglia quattro degli otto personaggi a disposizione, ciascuno dei quali estremamente condizionato dalle proprie abilità: Steiner per esempio è il classico tank con una quantità industriale di punti vita e la possibilità di attaccare in mischia; Vivi padroneggia la magia nera, Gidan invece fa il ladro e via discorrendo. I combattimenti si svolgono con la mitica regola dell'Active Time Battle: concettualmente si tratta di scontri a turni, ma vengono gestiti come se fossero in tempo reale per garantire un ritmo più vivace. La ben conosciuta barra d'azione si riempie con lo scorrere del tempo; in questo episodio si può scegliere se congelare il cronometro al momento della selezione del tipo di attacco o se invece proseguire nella mischia consapevoli del fatto che sarà necessario decidere rapidamente quale azione far intraprendere all'unità. Oltre ai soliti attacchi fisici e magici in Final Fantasy IX fa la comparsa anche lo stato di Trance, la controparte del Limit Break del settimo, che conferisce una sorta di modalità Berserk una volta incassati un bel po' di cazzotti. Da segnalare anche le abilità che funzionano in modo concettualmente simile alla materia e che si apprendono solo quando vengono equipaggiati determinati oggetti che con l'utilizzo ne sbloccano di più potenti.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 20,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (63)
9.1
Il tuo voto

Final Fantasy IX è un capolavoro che non teme lo scorrere del tempo: a distanza di anni conserva inalterata la sua capacità di rapire l'attenzione del giocatore per ore sia grazie alla sceneggiatura che attraverso un sistema di combattimento perfettamente bilanciato e soddisfacente, forse solo un po' troppo semplice. L'opera di conversione, che in sostanza è la medesima che gli utenti mobile avevano già potuto testare un paio di mesi fa, non è all'altezza della fama del titolo e serve a malapena per farlo girare su Windows. C'è da chiedersi perché, dopo aver fatto attendere i giocatori PC per oltre tre lustri, alla Square adottino delle politiche di prezzo assolutamente discutibili: con i quasi 21 euro richiesti per questa release non è impossibile procurarsi una vecchia PlayStation funzionante corredata dei 4 CD-Rom in cui era suddiviso il titolo originale. Un gioco da avere e finire, ma con un occhio al portafoglio: abbiamo atteso 16 anni, possiamo aspettare qualche altra settimana per gli immancabili saldi di Steam.

PRO

  • Sceneggiatura e personaggi memorabili
  • L'ATB in una delle sue edizioni migliori
  • Tecnicamente ancora delizioso nonostante il passare del tempo

CONTRO

  • Per una conversione del genere il prezzo è esorbitante
  • Qualche imprecisione con il sistema di controllo
  • Ci si poteva attendere qualcosa in più soprattutto nel restyling dei modelli poligonali