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Sandbox a misura di GamePad

Il fenomeno Terraria raggiunge anche Wii U: un'ottima versione che ci suggerisce qualche considerazione

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   27/06/2016

Avremo modo di spiegarla poi bene nel corso dell'articolo, ma partiamo subito con una considerazione piuttosto netta: la versione Wii U di Terraria esce molto tardi sia rispetto alle altre, sia rispetto al ciclo vitale della console, e con ogni probabilità sarà pure tra quelle che avranno meno successo al botteghino, per la base installata risicata e per una piuttosto recente, ma evidente, diffidenza del pubblico Nintendo nei confronti dei lavori delle terze parti. La versione Wii U di Terraria è però stata realizzata con molta cura e risulta, a conti fatti, la migliore tra tutte le edizioni console, soprattutto grazie proprio a quel GamePad tanto bistrattato. "Too little, too late", certo, per il gioco in questa sua conversione, per la console e per il GamePad, e questo, nel mentre aumenta la sensazione di amaro in bocca per la parabola della sfortunata ammiraglia di Kyoto, potrebbe pure indicarci quali sono gli aspetti da salvare di tutta l'esperienza Wii U, da mettere poi a miglior frutto su NX.

Finalmente Terraria sbarca anche su Wii U: una conversione eccellente, arrivata forse troppo tardi.

Il gioco...

Sono ormai più di cinque anni che Terraria furoreggia sulla scena, dapprima solo su PC, poi man mano con versioni per qualsiasi macchina possibile e immaginabile. Il modo più semplice per descriverlo, che non a caso viene spesso utilizzato, è come un "Minecraft in 2D", espressione poco amata dalla community degli appassionati e che effettivamente è molto sintetica e richiede un'approfondita spiegazione, ma sta di fatto che le dinamiche di base, quelle di avere un mondo di gioco e un arsenale completamente modificabili dal giocatore, sono le stesse e, per quanto Terraria sia addirittura uscito prima del gioco di Notch, non si può non pensare che l'idea e lo sviluppo siano stati influenzati dai due anni in cui Minecraft è stato in accesso anticipato.

Sandbox a misura di GamePad
Sandbox a misura di GamePad

Dal concetto base, che poi accomuna tutti i sandbox games, certo poi i due titoli cominciano a differenziarsi profondamente, e Terraria mostra una personalità unica che ne giustifica appieno il successo e potrebbe fare la stessa cosa anche su Wii U, dove pure Minecraft è uscito solo recentemente. La differenza più evidente sta nel 2D: il gioco Re-Logic è interamente bidimensionale, inquadrato lateralmente come un qualsiasi platform dell'epoca 8 e 16 bit, e ciò ha un impatto profondo sul gameplay non solo nella sua parte più action, ma anche nello sviluppo dei mondi di gioco - generati proceduralmente - e nella conseguente esplorazione. Per dirne una, Terraria incoraggia tantissimo a scavare quanto più in profondità non solo per l'estrazione dei minerali più preziosi, ma perché ci si può imbattere in veri e propri dungeon con la propria struttura, dove i nemici sono più pericolosi e le ricompense più allettanti, via via fino a sfociare, addirittura, negli Inferi. L'enfasi posta su avventura e combattimento è un'altra grande prerogativa di Terraria: non c'è una storia vera e propria ma ogni NPC potrebbe presentarvi la sua, i vari dungeon possono ricordare vagamente quelli dei vecchi Castlevania, esistono boss sempre più forti e, ferma restando la più totale libertà, anche una certa sequenza con la quale affrontarli tanto che coi più forti da soli non è consigliabile averci a che fare. Sradicare completamente le creature più nefaste potrebbe essere l'obiettivo da porsi; ma allettante è anche la prospettiva di completare semplicemente la mappa esplorandone ogni anfratto, così come non da sottovalutare è la divisione dell'ambiente in biomi, due dei quali sono "cattivi" e si espandono a danno degli altri. O magari si vuole solo esplorare tutte le possibilità di crafting, o partire dal primo rifugio all'inizio della partita, perché la notte le creature ostili sono decisamente fastidiose, e poi farne un immenso castello o parte di una vera e propria città, dove accogliere man mano tutti i personaggi non giocanti che incontriamo i quali, in un modo o nell'altro, ci danno sempre un aiuto importante.

...e il paddone

Terraria, dicevamo, nasce su PC, dove la combinazione tra tastiera e mouse fornisce il sistema di controllo più naturale per il sistema di gioco basato sulla divisione della mappa in tante caselle sulle quali s'interviene singolarmente, per distruggere e raccogliere risorse ma soprattutto per costruire. Su PC poi s'irrobustisce e costruisce la community più folta e appassionata: le varie versioni console, sebbene tutte di ottimo livello, del controllo via pad soffrono tutte un po' proprio nelle fasi di costruzione, non tanto in quelle più action, anche considerato il fatto che nel frequente ricorso all'inventario l'azione non si ferma e potrebbe sempre accadere che, intenti a cercare ed equipaggiare questo o quello tra i numerosissimi oggetti che avrete a disposizione a un certo punto, un nemico vi sorprenda e vi causi danni ingenti.

Sandbox a misura di GamePad
Sandbox a misura di GamePad

La versione console che da questo punto di vista si comportava meglio era quella per 3DS, che grazie al touch screen poteva introdurre il Precision Mode: col pennino si andava a intervenire con precisione assoluta sulla casella giusta, e i due schermi permettevano di avere sempre l'azione sotto controllo pure quando si era impegnati nella gestione degli item. Per limiti della macchina però, sul portatile Nintendo Terraria soffriva di diverse limitazioni, dalle dimensioni della mappa nettamente minori alla totale assenza del multiplayer cooperativo online, l'unico modo per affrontare alcune tra le sfide più ardue, limitazioni assenti sulle altre console. Grazie al GamePad, Terraria su Wii U si dimostra in grado di non rinunciare né al Precision Mode, utilizzabile col pennino ma anche coi pulsanti tradizionali, né a tutte le feature disponibili con l'ultimo aggiornamento su PC. In questo senso possiamo parlare di miglior versione console: sebbene all'inizio tra televisore, schermo del pad, sistema di controllo che permette d'interagire sia tramite pulsanti sia tramite touch screen ci si trovi un po' spaesati, si capisce presto come procedere al meglio e l'esperienza di gioco diviene fluida quasi come su PC liberando tutte le sue potenzialità. La tentazione di giocare esclusivamente sul pad è forte ed in effetti l'azione sul televisore, per via dello zoom molto lontano, non è tra le più chiare. Ma di converso l'avere due schermi a disposizione torna utile quando si è nell'inventario, la navigazione nel quale ovviamente è esaltata col controllo via touch, e su un bello schermo HD Terraria, con la sua pixel art coloratissima, la sua ricchezza di elementi a schermo e la sua fluidità granitica a 60 fps, nonostante non sia un mostruoso showcase di tecnologia risulta nell'insieme un gran bel vedere. Ancorate all'epoca dei 16-bit pure le musiche che però non ci sono mai sembrate all'altezza della notevole componente visiva, ma questo accadeva in tutte le versioni; ed esattamente come in tutte le versioni, il gioco è usufruibile totalmente in italiano. A dimostrare ulteriormente, infine, la cura riposta dal team in questa conversione, un sistema di obiettivi interno che sopperisce almeno in parte alla sua mancanza globale nel contesto Nintendo.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori
ND
Il tuo voto

Per il sistema di controllo e il prezzo inferiore, la versione originale PC di Terraria resta quella preferibile in assoluto. Ma la qui presente versione Wii U gli si avvicina molto, risultando l'edizione migliore tra tutte quelle console. Il che per la console Nintendo è motivo di gran vanto, visto che Terraria resta un grande sandbox game in grado di esaltare diversi tipi di giocatore, dal fanatico del crafting fino a chi vuole esplorare qualsiasi cosa ed estirpare totalmente il male dalla faccia della Terra. Il fatto che sia uscito così tardi rispetto alle altre versioni e nel ciclo vitale della macchina, e che le sue ottime qualità derivino sia dal GamePad che dall'attenzione riposta dal team di sviluppo nella conversione, cose che sono sovente mancate nella sfortunata storia del Wii U, ci lascia un po' l'amaro in bocca, ma non ci impedisce di apprezzare uno degli ultimi ottimi titoli per la console.

PRO

  • Uno dei migliori sandbox games esistenti
  • Ottima conversione
  • È la miglior versione console

CONTRO

  • Un po' di spaesamento iniziale
  • Conversione arrivata troppo tardi?