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This is the Police, recensione

Una coraggiosa produzione indipendente in salsa noir

RECENSIONE di Luca Olivato   —   02/08/2016

Jack Boyd è l'archetipo dell'antieroe: calvizie, pancetta, voce grattata da anni di sigari. Comandante del distretto di polizia di Freeburg, violento e fittizio teatro della vicenda, vede la sua vita cadere a rotoli: una moglie che se l'è svignata con un testimone di Geova e una carriera bruscamente interrotta alla soglia della pensione. Il primo cittadino Rogers, colluso con la criminalità organizzata, ha deciso di decapitare i vertici delle forze dell'ordine per far posto a uomini di fiducia. E così al sessantenne Jack restano sei mesi di fatiche prima del congedo forzato: 180 giorni in cui si impegna a racimolare mezzo milione di dollari, tanti quanti ne ritiene sufficienti per passare un'onorevole vecchiaia. Il giocatore in This is the Police, ambiziosa produzione del team bielorusso Weappy inizialmente concepita in tandem con Team 17, la cui collaborazione si è interrotta però lo scorso anno, interpreta ovviamente il poliziotto in una curiosa miscela tra visual novel e gestionale. Due generi tanto diversi tra loro si dividono equamente la scena secondo una logica ben precisa: ad ogni giornata lavorativa (che corrisponde ad un turno di gioco) passata in centrale a coordinare le azioni dei sottoposti, si alterna una parte recitata in cui non solo viene fatta luce sul tribolato passato di Boyd e sui loschi intrighi di politici corrotti, ma dove il giocatore continua ad avere una parte attiva decidendo, in base a dialoghi a scelta multipla, quale piega dare alla storia. Nel giorno di ABZÛ , un altro interessantissimo indie.

This is the Police è carico di idee originali che però vengono annacquate da una certa ripetitività

Alla centrale della polizia...

La parte gestionale è il pilastro principale su cui si basa l'esperienza ludica di Weappy, ed è veramente completa. Per quanto "l'azione" sia limitata ad un plastico della città dove inviare le pattuglie, non mancano numerosi aspetti che arricchiscono la routine quotidiana. Si parte con due squadre di uomini, che si alternano di giorno in giorno. La criminalità corre forte a Freeburg, e ad ogni ora ci sono numerose chiamate per i casi più disparati: dal writer che imbratta i muri di un condominio, allo scippo di un'anziana signora, passando per rapine, omicidi, attentati e chi più ne ha più ne metta.

This is the Police, recensione
This is the Police, recensione

A seconda della gravità della situazione si può decidere quali e quanti uomini inviare sul luogo del delitto - concettualmente il gioco segue la logica del minigame degli assassini di Assassin's Creed: tanto più alto è il livello dei piedipiatti tanto maggiore è la possibilità di successo senza che nessuno si faccia male. La caduta sul campo di battaglia è una variabile da tenere tristemente in considerazione, e sarà tanto più dolorosa quanto maggiore è l'esperienza del poliziotto. Non tutto verte solamente sul numero di successi nel curriculum: ogni agente è dotato di caratteri distintivi che ne influenzano l'efficacia in campo, ma anche l'impegno con cui affronta il lavoro. Impiegare sempre e costantemente la migliore risorsa potrebbe essere una buona idea per avere la certezza della riuscita della missione, ma alla lunga porta all'affaticamento dell'operatore e di conseguenza inficia la sua efficacia. Destreggiarsi con le risorse umane è importante anche per evitare conseguenze tragiche: aver usato il pugno duro nei confronti di un dipendente che la sera prima si era sbronzato, negandogli un ingiustificato giorno di riposo, ha fatto sì che il poliziotto in questione si smaltasse contro un platano alla prima chiamata, portando con sé anche l'esperto compagno che gli avevamo fornito (ma chi l'avrebbe mai detto che alla guida si sarebbe messo proprio l'ubriaco?). È davvero encomiabile lo sforzo fatto dai programmatori per dare ad ogni azione una conseguenza, anche se non sempre le scelte che si prendono vanno nella direzione sperata. Il giocatore a volte può giocare una piccola ma significativa parte nello svolgimento della missione: può infatti capitare che gli agenti non sappiano come comportarsi e chiedano quindi indicazioni al superiore. Nel caso di una rissa in un night club per esempio si può decidere se procedere con un intervento "rumoroso", facendo sgomberare il locale e interrogando le persone coinvolte (una decisione che porterà sicuramente a trovare il colpevole) o se adottare un profilo basso, per evitare che la serata degli altri avventori venga completamente rovinata, col rischio però che il caso non venga risolto. Ci sono delle decisioni anche molto "redditizie": ad esempio dedicare un paio di preziosissime risorse al controllo degli ingressi di un cinema (per verificare che nessuno riprenda illegalmente la prima di un blockbuster) da un lato lascerà sguarnita la centrale con la concreta possibilità che criminali ben più pericolosi la passino liscia, ma dall'altro permetterà al buon Boyd di intascarsi una lauta "mazzetta" utile al raggiungimento del fatidico mezzo milione.

...il commissario dice: "Che volete che sia?"

La direzione della centrale operativa non si limita all'invio delle volanti, ma riguarda anche dei casi di investigazione che vengono affidati ai detective. Questi ultimi forniscono una serie di indizi che l'ispettore deve mettere nel corretto ordine per risolvere il caso o quantomeno per dare un nome al colpevole, anche se non sempre la realtà segue la pista più logica. Ci si deve occupare poi anche di assunzioni e licenziamenti, e di politica, chiedendo all'amministrazione ulteriori fondi per rinforzare l'organico o per dotarlo di strumenti più efficaci.

This is the Police, recensione

Uno degli ostacoli maggiori risiede nel coordinamento degli agenti: capita spesso che ci siano più chiamate allo stesso momento e che non ci sia materiale umano sufficiente per gestirle tutte nel miglior modo possibile. È preferibile inviare tutti i rinforzi per una sola missione, con la speranza che la potenza di fuoco messa sul campo garantisca ottime probabilità di vittoria, o è forse meglio selezionare un numero ridotto di uomini per cercare di tamponare quante più emergenze possibili? E come gestire le squadre? Meglio affiancare al nostro migliore uomo un novellino oppure mandare in missione solo i più forti? Per ciascuna di queste domande c'è una risposta ben precisa che però va capita a furia di tentativi sia perché il titolo è molto penalizzante e difficilmente permette di recuperare delle scelte sbagliate, sia perché le missioni sono tutte prestabilite, per cui il percorso da seguire è quasi obbligato. Tanto per intendersi se due o tre uomini vengono fatti fuori nelle primissime missioni poter proseguire con successo diventa impossibile, perché non si riesce ad evadere tutte le chiamate e il benservito avrà un preavviso molto più breve dei canonici sei mesi. In questo contesto delicato contesto bisogna saper mantenere dei buoni rapporti con la mafia, con la politica locale, con la chiesa e con i sindacati: ovvero i principali attori da mungere per la nostra personalissima buonuscita. Fare il poliziotto tutto d'un pezzo non porterà altro che alla prematura fine del gioco, così come non soddisfare le richieste dell'amministrazione locale, come la repressione con la forza di una manifestazione femminista (avversa alla first lady) renderà impossibile potenziare il proprio quartier generale, e di conseguenza raggiungere gli agognati 500.000 dollari.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 10
  • Processore: Quad Core
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 560, AMD Radeon HD 5800

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP SP2
  • Processore: Dual Core
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 7800, AMD Radeon HD 4600, Intel HD3000
  • Memoria: 5 GB di spazio disponibile
  • Scheda audio: DirectX Compatible Sound Card

Quel che è successo non ci fermerà (forse sì)

L'altra faccia di This is the Police è la parte narrativa, affidata a fumetti e ad altri interessanti trovate (ci sono persino dei test psicoattitudinali per valutare la sanità mentale del comandante) che hanno però il demerito di mettere il giocatore di fronte a bivi di cui non è assolutamente chiaro l'esito, con la risultante che si rischia di terminare anzitempo il titolo.

This is the Police, recensione
This is the Police, recensione

L'esempio di poche righe fa rende l'idea: nella nostra prima partita avevamo deciso di non aiutare in alcun modo i mafiosi della famiglia Sand, negando loro ogni azione di supporto e, anzi, interrompendone ogni attività criminosa. Così facendo però ci siamo trovati una pallottola ficcata in testa alla soglia della seconda settimana, ed è quindi stato necessario riavviare il gioco. A questo punto emerge il secondo dei problemi principali di This is the Police, ovvero l'assoluta arbitrarietà con cui il sistema imposta i salvataggi automatici. Di default l'azione viene registrata al termine di ogni giornata lavorativa, per permettere poi al giocatore di riprendere laddove aveva interrotto. Tuttavia se le cose non fossero andate nella manier desiderata non c'è la possibilità di ripetere lo specifico turno "storto", ma bisogna indietreggiare sino a trovare il primo segnaposto utile, che potrebbe essere antecedente anche di diverse settimane. Dal punto di vista tecnico non ha convinto fino in fondo la scelta di Weappy di semplificare all'inverosimile l'interfaccia di gioco che ne ha guadagnato in pulizia ma che avrebbe potuto essere molto più dettagliata ed accattivante, soprattutto considerando che la quasi totalità del titolo si svolge davanti ad un'unica schermata. La grafica in stile clipart di Word, in tinte monocromatiche e figure vettoriali, è comunque molto raffinata, così come si rivela esserlo la colonna sonora, perfettamente aderente alle dinamiche noir del titolo. Il lavoro della direzione artistica è ulteriormente avvalorato da un doppiaggio in inglese di primissima caratura, con le voci di Duke Nukem (Jon St. John) e Serious Sam (John J. Dick). I ritmi sono lenti, ma tutto sommato possono essere adatti anche a partite rapide perché, come scritto, è frastagliato in tanti piccoli turni. La longevità infine è elevata, ma soprattutto per quelle scelte di design sopra descritte che si rivelano quantomeno discutibili. La robusta sceneggiatura, arricchendosi di colpi di scena ad ogni turno, invoglia nella ripetizione della partita per vedere a che sviluppi portano le scelte che inizialmente si erano scartate.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (6)
6.8
Il tuo voto

Un titolo coraggioso e realizzato con grande raffinatezza, che però avrebbe potuto e dovuto essere un po' più variegato per meritarsi una votazione migliore. Dal punto di vista gestionale This is the Police strizza l'occhio ai grandi classici del passato, sempre con rispetto e mantenendo un'apprezzabile coerenza stilistica. I ritmi lenti e la difficoltà nel capire gli effetti azione-reazione, uniti ad un cervellotico sistema di salvataggio, sono tra gli aspetti che possono tenere alla larga il grande pubblico da questa gemma grezza che sembra avere un DNA di successo, perché dotata di quella buona dose di originalità che merita sempre di essere premiata. In ogni caso un titolo che non può lasciare indifferenti e in questo senso This is the Police ha vinto.

PRO

  • Cura dei dettagli
  • Ottimo approfondimento della psicologia degli agenti
  • Diverse idee originali

CONTRO

  • Purtroppo non è sempre chiaro quello che si sta facendo
  • Alla lunga risulta ripetitivo
  • Pessimo sistema di salvataggio