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I segreti di casa Wayne

La famiglia di Batman sempre più al centro della nuova avventura targata Telltale

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   21/09/2016

Quella che state leggendo è la recensione del secondo episodio di Batman: The Telltale Series, intitolato Children of Arkham. La serie di cinque episodi può essere acquistata solo per intero, al prezzo di 22,99 euro. Il testo contiene qualche spoiler sul primo capitolo.

Tra le tantissime versioni delle origini di Batman e della sua ascesa a Gotham City, quella che Telltale Games ha messo in piedi per Batman: The Telltale Series ci ha colpiti particolarmente. Come abbiamo già avuto modo di vedere al tempo della recensione di Realm of Shadows, la scelta del team specializzato in avventure a episodi è stata infatti quella di prendere la storia classica del Cavaliere Oscuro, adattandola in una trama inedita in cui vengono comunque conservati gli elementi cardine. Una scelta dimostratasi indovinata per il poco che abbiamo visto, grazie al supporto di alcune trovate inaspettate che hanno reso Batman: The Telltale Series appetibile anche per chi già conosce vita, morte e miracoli di questo supereroe.

I segreti di casa Wayne
I segreti di casa Wayne

Children of Arkham riprende da dove si era interrotto il capitolo d'apertura, vale a dire col boss Carmine Falcone catturato da Batman, mentre allo stesso tempo Bruce Wayne fornisce a Gordon alcune prove schiaccianti sulle attività illecite del malvivente. Il ricco erede di casa Wayne, tuttavia, si ritrova obbligato a fare i conti con una realtà scomoda, ripercorrendo nell'apertura di questo secondo episodio uno degli eventi più importanti che hanno portato alla nascita di Batman: l'uccisione di Thomas e Martha Wayne. Evitando eccessivi spoiler sulla porzione di trama sviluppatasi in questi due episodi, ci limitiamo a dire che in Children of Arkham il lato nascosto di casa Wayne viene a trovarsi ancora più al centro dell'intera questione, ricadendo su un Bruce costretto a esporsi in prima persona per indagare sulla verità tenutagli a lungo nascosta dal maggiordomo fidato Alfred. Come in Realm of Shadows, sono decisamente di più le occasioni in cui siamo chiamati a vestire la giacca e cravatta del multimiliardario piuttosto che il costume di Batman, nei panni del quale ci ritroviamo solo nei casi in cui ci sia la necessità di sfruttare tutti i gadget in dotazione all'uomo pipistrello. A un certo punto, in realtà, possiamo anche scegliere se affrontare uno dei sottocapitoli di Children of Arkham come Bruce o Batman, impostando quindi la nostra strategia sul dialogo o sull'azione. A conti fatti, è un peccato che almeno per ora questa scelta sia confinata a una parte minima dell'avventura, in quanto si tratta di un aspetto che apre le porte a un pizzico di rigiocabilità in più, spingendo il giocatore a riprovare lo spezzone specifico per rivivere la stessa situazione sotto un'ottica differente. A proposito di tempo, per completare questo secondo capitolo occorre circa un'ora e mezza, meno quindi rispetto alle due ore di Realm of Shadows. Non è solo a causa della durata ridotta che i minuti filano via in modo piuttosto veloce, incalzando il giocatore con un ritmo serrato di eventi narrati in modo particolarmente efficace, grazie all'alternarsi di vari colpi di scena. Anche elementi particolarmente noti come la trasformazione di Harvey Dent in Due Facce vengono abilmente racchiusi in una storia che si conferma originale e coinvolgente, mettendo Children of Arkham una spanna sopra al suo predecessore in termini di sviluppo della trama e dei personaggi.

Bruce Wayne ancora alle prese coi segreti di famiglia nel nuovo episodio di Batman: The Telltale Series!

Classico Telltale

In termini di gameplay questo secondo episodio di Batman: The Telltale Series non si discosta dal suo predecessore. Restiamo quindi alle prese con l'ossatura classica dei titoli targati Telltale Games, all'interno della quale hanno un importante ruolo i dialoghi e le scelte che facciamo al loro interno, portando i personaggi a ricordarsi successivamente del modo in cui li abbiamo trattati.

I segreti di casa Wayne

Le tante chiacchiere si alternano con serie di quick time event, presenti soprattutto nei momenti in cui compare Batman, ma non solo: una delle scene d'azione più carine di Children of Arkham è anzi quella che vede Bruce Wayne protagonista in un bar insieme a Selina Kyle, meglio conosciuta come Catwoman. Così come accaduto in alcuni attimi di The Walking Dead: Michonne, l'ottimo taglio della regia fa quasi dimenticare di essere alle prese coi soliti quick time event, a patto di non essersi proprio stufati delle dinamiche classiche di Telltale Games. Da questo punto divista, anche questo nuovo capitolo non presenta particolari scappatoie, sacrificando anzi alcuni punti un po' più originali intravisti nel suo predecessore a favore del ritmo della narrazione. In Realm of Shadows avevamo infatti apprezzato la scena in cui Batman doveva indagare su quanto avvenuto ad alcuni poliziotti all'interno di un deposito, sfoggiando le sue doti di detective più abile del mondo per mettere insieme alcuni indizi e ricostruire così gli eventi. In Children of Arkham non c'è nulla di tutto questo, per cui prima di mettersi a giocare è cosa buona e giusta mettersi l'anima in pace. In termini tecnici siamo fortunatamente lontani dai disastri di Realm of Shadows, anche se i difetti non sono del tutto scomparsi. Su Xbox One il gioco non è mai andato in crash, e fenomeni come perdita della sincronizzazione del parlato col labiale o la perdita di frame rate sono molto meno evidenti. L'esperienza di gioco risulta quindi decisamente più godibile rispetto alla prima uscita del Batman di Telltale.

Conclusioni

Versione testata Xbox One
Digital Delivery Steam, GoG, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 22,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (3)
5.7
Il tuo voto

Siamo dunque giunti alla fatidica domanda: vale o meno la pena acquistare Batman: The Telltale Series in un'unica soluzione? In base a questi primi due episodi la risposta non può che essere affermativa, anche se come abbiamo visto il gioco non è di certo perfetto. Risolti gran parte dei problemi tecnici che affliggevano il primo capitolo, l'unica cosa che potrebbe realmente frenarvi sono le meccaniche diventate ormai classiche per Telltale, team che a questo punto o si ama o si odia senza mezzi termini. Qualora siate disposti a chiudere un occhio su questo aspetto, troverete ad aspettarvi quella che è una coinvolgentissima storia del Cavaliere Oscuro.

PRO

  • Trama sempre più coinvolgente
  • Regia notevole per alcune scene
  • Problemi tecnici in larga parte risolti...

CONTRO

  • ...ma non completamente scomparsi
  • Durata ridotta rispetto al primo capitolo
  • Zero novità nel gameplay