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Extraterrestre, vattene via

Otto mesi dopo la sua uscita su PC, XCOM 2 arriva finalmente anche su console

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   04/10/2016

L'annuncio di XCOM 2 in qualità di esclusiva PC fu un duro colpo per gli utenti console appassionati di strategia, soprattutto considerando come nel 2012 l'uscita del prequel XCOM: Enemy Unknown avvenne in contemporanea anche su PlayStation 3 e Xbox 360. E anche se era difficile credere che il gioco sarebbe rimasto per sempre proibito ai possessori delle attuali piattaforme casalinghe di Microsoft e Sony, la notizia del porting ha provocato più di qualche sospiro di sollievo tra i fan della serie, accompagnato però anche da alcune legittime perplessità circa l'opera di conversione, affidata al team esterno The Workshop e soprattutto appesantita dallo strascico di bug e problematiche varie che affliggevano le primissime release della versione PC. Dopo aver messo alla prova XCOM 2 su PlayStation 4, andiamo dunque a scoprire come si comporta lo strategico di Firaxis con il pad e vediamo se gli otto mesi di distanza dall'originale sono effettivamente serviti a sistemare qualcosa.

Anche se inevitabilmente inferiore alla versione PC, XCOM 2 su console resta un'eccellente strategico

Non bello ma affascinante

Cominciamo con lo specificare i contenuti di XCOM 2 su console: il gioco è ovviamente lo stesso, bellissimo titolo che su queste pagine il nostro Simone Tagliaferri aveva premiato con un robusto 9.1 nella sua originaria veste PC, ma coloro che si aspettavano la presenza di tutti i DLC usciti finora nell'edizione standard sono destinati a rimanere delusi.

Extraterrestre, vattene via
Extraterrestre, vattene via

A chi si fosse accaparrato una copia con un preordine spetta infatti il Resistance Warrior Pack (ovvero un'ampia collezione di elementi di personalizzazione extra per i soldati), mentre solo la versione Digital Deluxe comprende anche le tre espansioni realizzate da Firaxis nei mesi passati che aggiungono nuove missioni alla campagna nonché trofei e obiettivi addizionali. Chiarito questo aspetto, possiamo spostarci su un terreno più strettamente ludico, sottolineando come in questo articolo ci concentreremo prevalentemente sulle caratteristiche peculiari di questa versione console e delle principali differenze con la controparte PC. Cominciamo analizzando la performance di XCOM 2 sotto il profilo tecnico, ambito che desta da subito qualche leggero malumore per ciò che concerne la notevole lunghezza dei caricamenti e gli scatti che scandiscono le sequenze che li accompagnano. Nulla che infici il gameplay, beninteso, ma comunque segnali di un porting sicuramente non destinato a entrare nei libri di storia: in questo senso vanno interpretate anche le mancate correzioni di certe storture emerse chiaramente già otto mesi fa (su tutte la telecamera che sovente impazzisce mentre segue le azioni dei soldati in campo) e che qui ritornano a fare capolino. Un frame rate soggetto a bruschi e non sempre comprensibili cali completa un quadro che certamente non può definirsi idilliaco - soprattutto considerando un impianto visivo soltanto discreto - ma che fortunatamente passa in secondo piano al cospetto delle incontestabili qualità della struttura ludica di XCOM 2, che anche in questa sede confermiamo capace di arricchire ed espandere la già fenomenale alchimia riportata in auge dal suo predecessore.

Trofei PlayStation 4

XCOM 2 offre 51 trofei, suddivisi in 38 di bronzo, 10 d'argento, due d'oro e uno di platino, quest'ultimo ottenibile come di consueto dopo aver sbloccato tutti gli altri. Compito che non si prefigura facile, dato che - esclusa una buona parte di premi conferiti con la naturale progressione nella campagna - la sfida maggiore consiste nel completare alcuni specifici obiettivi ai massimi livelli di difficoltà, impresa questa dedicata agli strateghi più abili e pazienti.

Non si vive di solo mouse

Se sotto il profilo tecnico questo porting di XCOM 2 non regala sensazioni del tutto positive, d'altro canto è difficile lamentarsi del lavoro svolto su due aspetti fondamentali per uno strategico che esce su console, ovvero l'interfaccia e il sistema di controllo. Pur basandosi largamente su una formula che avevamo già avuto modo di apprezzare nel precedente capitolo, è giusto sottolineare nuovamente i meriti di un sistema che consente di vivere la campagna senza rimpiangere troppo un setup da scrivania con tanto di mouse e tastiera.

Extraterrestre, vattene via

La navigazione dei menu che compongono la fase di progettazione e pianificazione delle operazioni (per capirci quella che avviene all'interno dell'Avenger, la base volante che funge da quartier generale) è resa particolarmente agile da un buon sfruttamento di scorciatoie assegnate ai tasti principali e dell'utilizzo dei dorsali per passare rapidamente da una sezione all'altra delle varie aree di interesse. Le finestre di testo e le informazioni su schermo risultano sempre chiare e ben leggibili, con la sola eccezione delle descrizioni più lunghe che sono dotate di uno scrolling automatico fin troppo lento. Anche la mappa del mondo svolge bene il suo compito, mettendo in mostra tutti i dati necessari e consentendo di spostarsi da una zona all'altra del pianeta nel giro di pochi input. Buone sensazioni che continuano anche e soprattutto sul campo di battaglia, dove si può contare su tutti gli strumenti necessari a gestire in maniera più che soddisfacente le proprie truppe. Gli stick analogici consentono di spostare il cursore e muovere la visuale, mentre il trigger posteriore sinistro gestisce lo zoom e il d-pad permette di ruotare la telecamera isometrica e di alzare o abbassare il piano di riferimento, facilitando molto la navigazione sulle strutture sviluppate in verticale. Qualche piccolo dazio si paga nel momento in cui si preme il grilletto destro per selezionare le diverse azioni eseguibili dai soldati nel proprio turno (variabili a seconda della classe di appartenenza e del tipo di equipaggiamento), un procedimento che talvolta può risultare un po' macchinoso e che avrebbe giovato senza dubbio della presenza di un maggior numero di scorciatoie tramite tasti. Dire che XCOM 2 si gioca più comodamente su PC equivale a scoprire l'acqua calda, ma ciò non toglie che anche in questa incarnazione console il titolo Firaxis risulta estremamente godibile, garantendo peraltro un approccio più soft agli utenti meno avvezzi al genere.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
9.0
Lettori (37)
8.4
Il tuo voto

Che XCOM 2 sia un sequel capace di far progredire la serie fondamentalmente in ogni aspetto nonché uno degli strategici migliori degli ultimi tempi non lo scopriamo certo ora: il titolo Firaxis conferma anche in questa uscita console tutte le sue eccellenti qualità, rappresentando una vera e propria manna dal cielo per gli appassionati del genere. Peccato solo per una conversione che sicuramente non fa gridare al miracolo: il buon lavoro sul sistema di controllo viene infatti controbilanciato da una parte tecnica che lascia un po' a desiderare tra lunghi caricamenti, cali di frame rate e bug che era lecito veder risolti a tanti mesi di distanza dalla release su PC.

PRO

  • Arricchito e migliorato rispetto al prequel
  • Interfaccia e comandi funzionano molto bene
  • Profondo, appassionante e impegnativo

CONTRO

  • Qualche intoppo nella conversione
  • Caricamenti molto lunghi
  • Un paio di gradini sotto alla versione PC