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La frontiera dell'orrore

Ad anni di distanza dalla seconda stagione, Telltale è pronta a tornare sulla serie che l'ha resa famosa e noi abbiamo recensito i primi due episodi di A New Frontier, la terza stagione di The Walking Dead

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   26/12/2016

Sono passati esattamente tre anni dall'esordio del primo episodio della seconda stagione di The Walking Dead e in questo breve ma intenso lasso di tempo i ragazzi di Telltale Games hanno lanciato sul mercato un quantitativo enorme di titoli. Da Game of Thrones a Minecraft, passando per Borderlands e Batman. Tutte licenze pesanti che ben evidenziano quanto la software house che per molti è sinonimo di avventure grafiche a episodi dove c'è poco da dover spremere le meningi ma tanto a cui assistere in termini di narrativa, sia cresciuta in questi anni. E proprio The Walking Dead ha rappresentato il momento di svolta per una società che prima di lavorare sul brand di Robert Kirkman si era ritagliata un microscopico spazio di mercato lavorando su alcuni spin-off di Sam & Max e The Secret of Monkey Island e su tutta una serie di altre piccole avventure basate sul brand di CSI.

La frontiera dell'orrore

Ora, evidentemente, i tempi sono di nuovo maturi per tornare per la terza volta consecutiva sul franchise che li ha resi noti al grande pubblico con la consapevolezza di non poter più svolgere il mero compitino ma di dover, a tutti i costi, tornare a stupire vecchi e nuovi fan, proponendo qualcosa al passo con i tempi e, soprattutto, in grado di emozionare nuovamente i giocatori. A New Frontier è il sottotitolo della nuova stagione di The Walking Dead, che perde qualsiasi riferimento numerico ma è ancora una volta suddivisa in cinque episodi. Non è ben chiaro se seguiranno una pubblicazione rigidamente mensile come è successo al recente Batman: The Telltale Series o se la cadenza sarà più rarefatta ma, quello che il pubblico ha immediatamente notato è che, per la prima volta, l'esordio è contraddistinto dalla distribuzione contemporanea dei primi due capitoli. Una scelta che è apparsa a chi scrive piuttosto furbetta non essendo giustificata da chissà quale trovata di gameplay o particolare scelta narrativa ma probabilmente serve allo sviluppatore per riportare sulla scena con forza questo franchise storico e per far guadagnare immediatamente all'intero pacchetto un valore economico piuttosto interessante. Esattamente com'era avvenuto già con Batman, non è infatti più possibile comprare i singoli episodi o magari scaricare una versione di prova del primo capitolo, almeno su PC, ma bisogna necessariamente comprare l'intero season pass per potersi godere anche solo le prime battute dell'avventura. Ed è scontato che se si accede da subito a due delle cinque parti di cui è composto il gioco, chi deve procedere con l'acquisto si sente più ricompensato per il suo investimento. Inoltre A New Frontier è il primo lavoro di Telltale che non arriva sulle vecchie generazione di console, PlayStation 3 e Xbox 360, nonostante venga mantenuta la distribuzione anche su iOS e Android.

A New Frontier è un ottimo punto di partenza per la nuova stagione di The Walking Dead

Lo stile Telltale, sempre quello

Passando al gameplay vero e proprio, anche con questo A New Frontier i ragazzi di Telltale hanno voluto mettere da subito in chiaro le cose: lo stile del loro gameplay è sempre, soltanto quello. È evidente che la software house non abbia alcuna intenzione di provare altre strade o tentare la difficile via dell'innovazione e, nonostante moltissimi giocatori stessero guardando a questa terza stagione come un punto di svolta nelle produzioni della compagnia, bastano i primissimi minuti di gioco per rendersi conto che non c'è davvero nulla di nuovo all'orizzonte.

La frontiera dell'orrore
La frontiera dell'orrore

Per la maggior parte del tempo assisteremo a lunghi e intensi dialoghi, essenziali per presentare i nuovi personaggi e per spiegare adeguatamente l'evolversi della situazione. Talvolta dovremo attivarci per scegliere una tra le quattro possibili risposte da dare durante gli scambi di battute. Avremo poco tempo a disposizione e, molto spesso, le nostre scelte avranno conseguenze su quello che gli altri comprimari pensano di noi, talvolta anche con importanti risvolti che potranno determinare la scomparsa o l'allontanamento di un individuo, magari in modo tragico, o addirittura un vero e proprio cambio di scenario. Esattamente come avveniva in Batman: The Telltale Series, ci saranno un paio di momenti cruciali nell'avanzamento dei due episodi che ci obbligheranno a compiere scelte drastiche e questo comporterà un cambio di rotta in merito alle scene che ci troveremo ad affrontare con il nostro protagonista e i personaggi a lui più vicini. Per il resto del tempo di gioco invece dovremo esibirci in brevi e sporadici quick time event dove dovremo limitarci a premere il pulsante giusto nel momento in cui ci viene indicato, talvolta spingendo ripetutamente e velocemente lo stesso tasto, altre volte mantenendo la pressione o eventualmente esibendoci in qualche combinazione più audace. Ci sono un paio di situazioni per ognuno dei due episodi in cui potremo girovagare liberamente con il nostro avatar all'interno di scenari ben confinati. In questi frangenti avremo la libertà di dialogare con i personaggi presenti, esplorare l'ambiente e anche raccogliere alcuni oggetti che verranno posizionati nel nostro inventario e verranno utilizzati, rigorosamente in automatico, in alcune sequenze, talvolta aprendo la strada a piccole scene facoltative. Per tutto il resto ci troviamo di fronte a tutti gli elementi tipici delle produzioni Telltale: questi primi due episodi sono piuttosto lineari nella loro evoluzione e offrono un arco narrativo che ci ha saputo coinvolgere nonostante l'argomento e l'ambientazione siano ormai fin troppo familiari. In termini di longevità ci attestiamo sull'ora e mezza per ognuna delle due parti che compongono questo Ties That Bind. Un doppio episodio di esordio che brilla per la qualità della sua narrativa, per la piacevolezza della storia raccontata e per gli eccellenti cliffhanger con cui ci lascia appesi sia alla fine della prima parte che alla conclusione della seconda, con un perfetto tempismo della sorpresa con cui ci stordisce un attimo prima dei titoli di coda.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 4690k a 4.0 GHz
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 980
  • Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core 2 Duo a 2.4 GHz
  • Memoria: 3 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GTS 450+ con 1 GB di RAM
  • Spazio su disco: 8 GB
  • Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit con Service Pack 1 o superiore

La vecchiaia lo migliora

Come già descritto poco sopra e con la precisa volontà di evitare qualsivoglia spoiler, ci limitiamo a sottolineare che questa terza stagione propone una manciata di nuovi personaggi, a partire dal belloccio Javier, il personaggio che ci troveremo a controllare per gran parte dei due episodi, la bella Kate, seconda moglie del fratello del protagonista e i suoi due figli teenager: Gabe e Mariana. Ovviamente non mancheremo di incontrare un paio di vecchie conoscenze e la stessa Clementine, personaggio chiave di tutta la saga di The Walking Dead, apparirà ben presto nel corso del gioco e ci accompagnerà per i due episodi pur rimanendo molto spesso in secondo piano o addirittura allontanandosi spesse volte dal centro dell'azione.

La frontiera dell'orrore

Una scelta di Telltale che ci ha stupito per audacia e lungimiranza e, possiamo già confermarlo, aiuta a rendere questa terza stagione qualcosa di inedito e non un lungo cliché di quanto già visto e affrontato in passato. Tra l'altro, complice la linea temporale che si distanzia di diversi mesi, forse addirittura anni dall'epilogo della precedente stagione, possiamo assistere in alcuni frangenti a dei flashback utilizzati sapientemente da Telltale per raccontarci cosa è davvero accaduto in passato rivoltando in un paio di occasioni il senso degli avvenimenti un po' come accadeva con la serie Lost di J.J. Abrams. Concludiamo questa recensione con un paio di appunti in merito all'aspetto tecnico di A New Frontier. Rispetto agli esordi di Batman e di Minecraft, stavolta la software house ha saputo lavorare con precisione e la dovuta accortezza sui due fronti dell'ottimizzazione e della compatibilità. Il gioco, provato su PC, non ci ha fatto sperimentare strani crash o freeze e anche da un punto di vista di fluidità non abbiamo notato problematiche al di fuori di qualche fenomeno di stuttering e di un problema iniziale con l'eseguibile in versione Windows 8 che ci ha costretto a selezionare la funzione di compatibilità con Windows 7. Graficamente poi questa terza stagione ci è apparsa estremamente più rifinita e dettagliata dei precedenti lavori della società. Pur mantenendo lo stile cel shading che ha da sempre contraddistinto i prodotti di Telltale, stavolta i modelli sono più definiti, manifestano espressioni facciali e animazioni corporali più realistiche e gli ambienti sono più ricchi di elementi su schermo. Sia chiaro che ci troviamo pur sempre di fronte a delle avventure grafiche tecnicamente non all'avanguardia e i requisiti di sistema evidenziano questo elemento ma stavolta il risultato finale è apprezzabile e curato. Molto buono il doppiaggio anche se, bisogna sottolinearlo, è soltanto in inglese e purtroppo neanche i sottotitoli possono aiutare chi non mastica la lingua d'Albione visto che l'italiano è completamente assente.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 22,99 € / 29,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (11)
6.9
Il tuo voto

A New Frontier è un ottimo punto di partenza per la terza stagione di The Walking Dead. Forse da un punto di vista di gameplay ci aspettavamo tutti un salto in avanti o almeno un timido tentativo da parte di Telltale di innovare o anche soltanto rinnovare lo stile di gioco che da sempre ha caratterizzato le sue avventure grafiche episodiche. In realtà anche questo gioco segue alla perfezione lo stile a cui ci siamo abituati da anni ma, se non altro, lo fa con una grandissima attenzione alla narrativa e alle situazioni in cui riesce a infilare il giocatore, spesso suo malgrado. I personaggi appaiono tutti interessanti e la presenza di Clementine è quel qualcosa in più che rende tutta la produzione apprezzabile e piacevole. Ora guardiamo davvero con interesse ai prossimi episodi nella speranza che sia tutto un costante crescendo.

PRO

  • La storia è appassionante e lascia piacevolmente "appesi"
  • Graficamente è il prodotto più curato di Telltale
  • Il gameplay è ancora più rifinito e preciso...

CONTRO

  • ...ma rimane sempre rigorosamente ancorato allo stile classico dello sviluppatore
  • Confidavamo in qualche ora aggiuntiva di gioco