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La versione PC

Siamo tornati a esplorare i meandri di casa Baker per valutare la versione PC di Resident Evil 7

RECENSIONE di Mattia Armani   —   24/01/2017

Negli ultimi anni il panorama dei videogiochi del terrore si è evoluto, sviscerando la tensione in ogni suo aspetto, mentre la celebre serie Capcom ha perso colpi proprio da questo punto di vista, affrontando strade alternative con piglio più o meno riuscito.

La versione PC

Resident Evil 7 la riporta in carreggiata costringendoci ad affrontare ogni ostacolo con l'angoscia che ci si aspetta in un survival horror e non con lo slancio di uno sparatutto in prima persona. Le cose, però, sono piuttosto diverse, a partire dalle creature che ci troviamo ad affrontare per arrivare al cambio di telecamera che passa dalla terza alla prima persona anche in funzione di una realtà virtuale finalmente sfruttata a fondo. Ci troviamo, insomma, di fronte a un titolo inevitabilmente debitore nei confronti di chi in questi anni ha continuato ha battere sul tasto più puro del terrore, sebbene Resident Evil si spinga ben oltre i salti sulla sedia, i dettagli truculenti e la perenne fuga di fronte a una minaccia troppo grande per essere affrontata. Tra puzzle, inventario e scorciatoie, le origini della serie si sentono tutte e sul piatto ci sono anche la forza di un brand iconico, nonostante l'evidente stacco narrativo, e di una software house come Capcom che pur inciampando piuttosto spesso può vantare esperienza e risorse in quantità. Purtroppo queste non sono sempre state utilizzate a favore della versione per PC, soprattutto in un Giappone che per lungo tempo ha snobbato Windows e che spesso costringe ancora l'utenza PC a sopportare compromessi al limite dell'inspiegabile. Ma in questo caso le cose sembrano funzionare piuttosto bene e non si notano grosse mancanze escludendo quella iniziale del supporto per la realtà virtuale, dovuta all'esclusività temporale per il visore PlayStation VR. Non manca invece la funzione Xbox Play Anywhere, esclusiva della versione Xbox Store, che consente di giocare con la medesima copia digitale sia su Xbox One, sia su PC.

Orrore in alta definizione con la versione PC di Resident Evil 7

Un motore grafico all'altezza di un RE?

Il motore grafico di Resident Evil 7 si chiama RE Engine ed è stato mostrato per la prima volta con la celebre demo VR Kitchen, le cui tecnologie sono finite nella Beginning Hour e, ovviamente, nel gioco completo. Sviluppato pensando anche alla realtà virtuale, è un motore che segue una filosofia sempre più diffusa, puntando a migliorare la resa con un'illuminazione complessa e consentendo agli sviluppatori di visualizzare il risultato del proprio lavoro in tempo reale, ritocco dopo ritocco. Questo consente a un team di sviluppo di lavorare con maggiore cognizione di causa e gli interni di Resident Evil 7 evidenziano un lavoro di design meticoloso, sebbene minato da una qualità tecnica altalenante.

La versione PC

Alcune texture, a dirla tutta, sembrano emergere da un lontano passato e, quando osservate da vicino, causano un pizzico di angoscia che centra poco con l'orrore di casa Baker, ma la resa complessiva non ne risente troppo. Nella maggior parte dei casi a emergere sono i dettagli più riusciti, come i raggi di luce o il volto di Mia, ed è spesso merito dell'illuminazione di un titolo che non punta a stupirci con orde di zombie e orizzonti infiniti, chiudendoci invece in una claustrofobica magione nelle cui oscure viscere ogni luce gioca un ruolo da protagonista. Con un'impostazione del genere non stupisce che il carico non risulti mastodontico, tanto da girare su Xbox One e PlayStation 4 in 1080p a 60 immagini per secondo, al netto di qualche calo che non inficia più di tanto l'esperienza. Per raggiungere la stessa fluidità su PC, almeno a detta degli sviluppatori, serve una GTX 1060 da 3GB, anche se qualcuno ha registrato qualche problema di frame rate, presumibilmente legato al quantitativo di memoria. In ogni caso una scheda del genere, in linea di massima equiparabile alla RX 480 e di poco superiore alla RX 470 ma nel caso di Resident Evil 7 meno prestante di entrambe, ci regala una grafica più definita, vibrante e coinvolgente, avvicinabile solo da PlayStation 4 Pro che può vantare anche il 4K. Va detto che in generale lo stacco rispetto alle console non è eclatante, complice l'impostazione del comparto tecnico, ma l'illuminazione superiore ha un peso sulla resa complessiva e quando si parla di videogiochi la definizione e la possibilità di personalizzare la grafica hanno un ruolo importante.

La versione PC

Nello specifico le impostazioni di Resident Evil 7 permettono di mettere mano a svariati parametri tecnici e consentono di sfruttare all'osso l'hardware. Il frame rate può essere sbloccato e non manca il supporto per i 144Hz che, in combinazione con una scheda potente come la nostra MSI 1080 Gaming X, regalano un'esperienza estremamente fluida, almeno in 1080p e 1440p. In risoluzione 4K anche un motore come quello di Resident Evil 7, segnato da compromessi ma appesantito da un'illuminazione di alto livello, mette alla prova la potente scheda NVIDIA, anche se c'è qualche anomalia visto che secondo i primi benchmark la Radeon R9 390X da 8GB può vantare prestazioni simili. Proprio per questo presumi le performance per le schede NVIDIA siano destinate a migliorare sensibilmente. In ogni caso, il titolo è già pienamente giocabile in Ultra HD grazie a un frame rate che pur altalenante, negli ambienti più complessi viaggia abbastanza stabilmente tra i 50 e i 60 frame al secondo, con qualche picco più generoso. La fluidità cresce ovviamente in 1440p, portandosi a 80 frame al secondo con picchi da oltre 100, e decolla letteralmente in 1080p, restando quasi sempre al di sopra dei 144 fotogrammi che ci permettono di sfruttare un monitor a 144Hz. Non possiamo quindi affermare che Resident Evil 7 manchi di ottimizzazione, nonostante il frame rate ballerino e la discrepanza prestazionale che sembra premiare alcune schede AMD. Ma le performance sono mediamente buone con gran parte delle schede di fascia medio/bassa più recenti, comprese quelle indicate nei requisiti minimi, e tanto ci basta. Questo, ovviamente, al netto delle anomalie che presumiamo saranno presto risolte o mitigate da una Capcom già attiva sul fronte delle patch.

Personalizzazione grafica e controlli

Le numerose opzioni grafiche opzioni includono funzioni molto interessanti come il rendering interlacciato, che permette di alleggerire notevolmente il peso del motore senza compromettere troppo il colpo d'occhio, e lo scaling della risoluzione che svincola il rendering dell'immagine dalla risoluzione nativa. Questo significa che, alzando o diminuendo il relativo valore da 0.5 fino a 2.0, è possibile arrivare a riprodurre un'immagine in 4K anche su uno schermo 1080p, con tutti i vantaggi, non estremi ma nemmeno del tutto trascurabili, garantiti dall'uso di una fonte ad alta definizione riadattata per rientrare in uno spazio più piccolo.

La versione PC
La versione PC

Nel farlo va tenuto conto che il carico di lavoro è quello del 4K, e questo significa che spingendo il selettore al massimo persino una GTX 1080, almeno con i driver GeForce 378.49, ha qualche problema a mantenere costantemente i 60 fps, ma scommettiamo in un miglioramento a breve delle prestazioni del le schede NVIDIA e ci sono parecchi valori intermedi che permettono di migliorare la qualità senza incidere troppo sulle performance. Inoltre, a seconda delle necessità o dei gusti, è possibile attivare o disattivare lens flare, motion blur, bloom, riflessi, subsurface scattering, ombre dinamiche, depth of field e antialiasing che include FXAA, TAA, FXAA+TAA e il meno morbido ma più leggero SMAA. Le opzioni non mancano di certo e includono anche la possibilità di selezionare il rendering interlacciato, la qualità delle texture, da bassa a molto alta, così come il texture filtering i cui settaggi, che vanno da basso a molto alto, corrispondono alla classica progressione che va da 4x fino a 16x. Come i filtri dedicati alle texture, anche il livello di dettaglio è nascosto ma c'è, incorporato nell'opzione che permette di cambiare la qualità delle mesh, mentre non c'è bisogno di indovinare per quanto riguarda l'occlusione ambientale che include SSAO, SSAO variabile a seconda delle necessità del gioco e HBAO+. Infine ci sono extra graditi che comprendono la possibilità di conservare le ombre degli oggetti statici nella cache in modo da sfruttare l'eventuale disponibilità di quattro o più GB di memoria video, così come includono l'aberrazione cromatica, disattivabile, e due diversi spazi di colore. Tutto il necessario, insomma, per tarare carico e resa grafica anche se i requisiti non sono particolarmente bassi, pretendendo una GTX 760 o una Radeon R7 260X. Se non altro la stima dovrebbe essere onesti e garantire un'esperienza di buon livello, mentre manca il supporto per le DirectX 12, ma visti i risultati ci complimentiamo comunque con Capcom pur mantenendo un passo cauto nel rivolgerci a un altro elemento che spesso risulta ostico per gli sviluppatori nipponici: i controlli su PC. Le cose vanno più che bene anche da questo punto di vista anche se il layout da console, evidente anche in alcune icone come quella della croce direzionale, risulta un po' macchinoso su PC. Ingannati dal menù principale, non dei più funzionali, abbiamo infine trovato anche la mappatura dei tasti e dobbiamo riconoscere che Capcom ha imparato dagli errori del passato, restituendoci un titolo intuitivo e pienamente giocabile anche ricorrendo a mouse e tastiera.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • CPU: Intel Core i7-4690
  • Scheda Grafica: Nvidia GTX 1080 OC
  • RAM: 16GB
  • OS: Windows 7

Requisiti minimi

  • CPU: Intel Core i5-4460 2.7GHz o AMD FX-6300
  • Scheda Grafica: Nvidia GeForce GTX 760 o AMD Radeon R7 260X 2GB
  • RAM: 8 GB
  • OS: Windows 7, 8, 8.1, 10

Requisiti consigliati

  • CPU: Intel Core i7 3770 3.4GHz o equivalente AMD
  • Scheda Grafica: GeForce GTX 1060 3GB o equivalente AMD
  • RAM: 8 GB
  • OS: Windows 7, 8, 8.1, 10

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (114)
8.1
Il tuo voto

I pregi e i difetti principali della versione console di Resident Evil 7 restano tali nel passaggio verso il PC, benché quest'ultimo possa vantare un inevitabile vantaggio tecnico. Il risultato è un titolo leggero che viaggia alla grande sulle schede di fascia media ed è pienamente giocabile anche in 4K, a patto di avere a disposizione una GeForce GTX 1080, anche se risultati simili sono stati ottenuti con la R9 390X e la Fury X. Purtroppo il frame rate ballerino rende difficile valutare l'attendibilità di questi test e dei nostri benchmark, anche se pare evidente che in generale le schede AMD si comportino meglio di quelle NVIDIA, almeno allo stato attuale dei driver e del gioco. In ogni caso ci aspettiamo netti miglioramenti per le GeForce che comunque, stando ai report, dovrebbero consentire di giocare senza troppi problemi anche al di sotto dei requisiti minimi. Purtroppo manca, almeno per ora, il supporto per la realtà virtuale, ed è un peccato vista la qualità di un'esperienza che purtroppo su PlayStation 4 risulta castrata.

PRO

  • Il RE è tornato, anche su PC
  • Possibilità di personalizzare la grafica in ogni dettaglio
  • Il motore è snello e viaggia bene anche nei dintorni dei requisiti minimi

CONTRO

  • La maggiore definizione rende ancora più evidente il contrasto tra alti e bassi
  • Niente supporto per la realtà virtuale, per ora
  • Il framerate anomalo rende difficili valutazioni prestazionali precise