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Toukiden 2, recensione

Toukiden 2 punta a consolidare la serie Koei Tecmo come valida alternativa a Monster Hunter

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   21/03/2017

Annunciato durante il Tokyo Game Show 2015, Toukiden 2 approda finalmente su PC, PlayStation 4 e PlayStation Vita con un episodio che si pone obiettivi piuttosto chiari: arricchire ulteriormente la formula che avevamo apprezzato nel gioco originale, introdurre nuove meccaniche e porsi come una valida alternativa a Monster Hunter, contrastandone la popolarità sia fra i confini nipponici che oltreoceano. Il risultato finale non riesce però a soddisfare tali aspettative, nonostante una struttura particolarmente corposa, in grado di garantire tranquillamente un centinaio d'ore d'azione, e qualche interessante colpo di scena a livello narrativo.

Toukiden 2 prova a fare il salto di qualità, ma viene bruscamente frenato da una serie di fattori

Dieci anni e sentirli

La prima cosa che Toukiden 2 ci chiede di fare è utilizzare un semplice editor per la creazione del personaggio, un cacciatore di demoni che si trova a combattere i terribili Oni durante il "Risveglio", un evento che si verifica nella cornice di una Yokohama dell'epoca feudale e vede l'invasione di mostri infernali fra le strade della città.

Toukiden 2, recensione
Toukiden 2, recensione

Inghiottito da un misterioso vortice proprio quando lo scontro finale stava raggiungendo il proprio apice, il protagonista dell'avventura si ritrova proiettato dieci anni nel futuro, privo della memoria e in un'altra zona del Giappone, dove fa la conoscenza di una giovane scienziata che ha ottenuto importanti risultati nell'ambito delle tecnologie utili a fronteggiare la minaccia dei demoni: da una parte le Machina, androidi senzienti che in determinati casi racchiudono un'anima umana e sono dotati di abilità differenti; dall'altro le Demon Hand, dispositivi che consentono ai cacciatori di emettere un artiglio d'energia contro i propri nemici per agganciarne i punti deboli e proiettarsi rapidamente all'attacco. Nei panni del guerriero senza memoria, dovremo in primo luogo ottenere la fiducia dei capi del villaggio portando a termine una serie di semplici missioni contro gli imp che infestano il circondario, quindi ricevere una Demon Hand e batterci con nemici sempre più potenti, esplorando la mappa insieme a tre compagni (controllati dall'intelligenza artificiale oppure da altrettanti giocatori umani) e sbloccando man mano nuovi territori nell'ottica di un open world piuttosto vasto ma al contempo scialbo e ben poco spettacolare. Per raggiungere i nostri scopi e completare le tantissime missioni che compongono i sette capitoli della campagna, nonché eventualmente quelle riservate alla cooperativa online, potremo contare su di un arsenale discretamente ricco, che alterna spada lunga, doppia spada, pugnali, mazze ferrate, spada e scudo, guanti da battaglia, mazze a catena, fruste, archi e fucili. Ogni strumento vanta caratteristiche peculiari in termini di efficacia e velocità d'esecuzione, con quelli più dirompenti che richiedono attimi preziosi per poter sprigionare la propria potenza devastante e altri che garantiscono invece molti colpi a segno ma pochi danni inflitti. Rappresentano un'interessante variazione sul tema le armi a lunga gittata, che consentono di approcciare i combattimenti in modo distaccato, centrando le parti vitali degli Oni mentre sono impegnati a vedersela con gli altri membri del party. Rispetto al blockbuster Capcom cambia in ogni caso il ritmo del sistema di combattimento, con battaglie più frenetiche e dunque una dose inferiore di strategia richiesta per portare a casa il loot.

Trofei PlayStation 4

I cinquanta trofei di Toukiden 2, misteriosamente non tradotti dal giapponese, si ottengono completando i sette capitoli della campagna e tutte le missioni (anche quelle online), acquistando tutte le armi ed effettuando tutti i potenziamenti, com'era lecito attendersi per un prodotto di questo tipo. Per ottenere il Platino bisogna dedicare all'esplorazione degli scenari e al ritrovamento degli oggetti diverse decine di ore.

Carburazione lenta

Da buon action survival, Toukiden 2 punta forte su di una struttura ricca, fatta come detto di tantissime missioni principali e secondarie da sfruttare principalmente per ottenere il denaro e i materiali necessari per l'acquisto di nuove armi e armature, nonché per il loro potenziamento.

Toukiden 2, recensione
Toukiden 2, recensione

È infatti molto importante disporre di strumenti dotati della potenza necessaria a evitare che gli scontri vadano troppo per le lunghe, sfruttando in tal senso anche i perk rappresentati dai Mitama, spiriti che possono influenzare le nostre abilità incidendo su attacco, difesa e capacità di guarigione; nonché gli attacchi speciali che è possibile eseguire durante i combattimenti, che evocano alcuni "orb" luminosi che si scagliano contro il demone di turno per fiaccarne la resistenza. I meccanismi che regolano l'artigianato sono decisamente più accessibili rispetto a Monster Hunter e l'esperienza risulta in generale più amichevole, sebbene gli sviluppatori abbiano fatto un paio di passi falsi mica da ridere: da un lato la fase iniziale dell'avventura è scialba, ripetitiva, lenta e banale in termini di sfida, cosa che non gioca assolutamente a favore del coinvolgimento e anzi crea un certo disagio che tende a scomparire solo dopo diverse ore, quando prendono corpo situazioni più interessanti; dall'altro il team ha avuto la pretesa di infarcire il comparto narrativo di dialoghi lunghissimi e noiosi, peraltro completamente in inglese e impossibili da saltare, che nella maggior parte dei casi ruotano attorno a un canovaccio fin troppo collaudato, con poche (pur interessanti) eccezioni. A chiudere il quadro troviamo il già citato open world di tipo "seamless" ma vuoto e generico, privo di panorami evocativi e con la solita alternanza di mostriciattoli a rallentare la nostra marcia, per fortuna resa più rapida dalla possibilità di spostarsi istantaneamente da un portale sbloccato all'altro e raggiungere così le estremità della mappa in pochi secondi anziché attraverso tediose camminate nel nulla. Dal punto di vista tecnico Toukiden 2 risulta infatti modesto, molto più vicino alla sua natura di gioco portatile che non alle caratteristiche di PlayStation 4 (men che meno Pro), con una grafica che gira a trenta frame al secondo ma soffre di cali durante le fasi più concitate (proprio come in Toukiden Kiwami, dunque nessun miglioramento su tale fronte) e utilizza asset molto generici, che determinano una certa mancanza di personalità. Fa eccezione il design degli Oni, che grazie ad alcune buone intuizioni riesce a limitare i danni per un comparto visivo che rimane però ben al di sotto delle aspettative. Ottime invece le musiche, con temi che sottolineano in modo efficace le varie situazioni: peccato solo che alcuni brani, ripetuti all'infinito durante le fasi nel villaggio, finiscano per venire a noia.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.0
Lettori (6)
6.6
Il tuo voto

Toukiden 2 prova a fare il salto di qualità approfittando dell'entusiasmo che ha circondato il primo episodio della serie, ma il tentativo non riesce. Pur vantando una campagna particolarmente corposa, con tantissime missioni che è possibile affrontare da soli o in cooperativa online, nonché un discreto arsenale e meccanismi di bottino e di artigianato più accessibili rispetto a quelli di Monster Hunter, il titolo di Omega Force perde di vista alcuni concetti fondamentali e si lancia a testa bassa in una fase introduttiva tediosa e banale, da cui non si esce che dopo svariate ore, accompagnata da un open world ampio ma vuoto e da una grafica modesta. Un buon prodotto per gli appassionati di action survival, ma era lecito aspettarsi di più.

PRO

  • Struttura piuttosto ricca
  • Un buon numero di armi e oggetti
  • Approccio più immediato rispetto a Monster Hunter

CONTRO

  • Tecnicamente modesto
  • Open world ampio ma scialbo
  • Le prime ore sono piuttosto noiose