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Tutta mia la città

Cities Skylines è giunto in versione completa su Xbox One

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   21/04/2017

Dopo aver superato i 3,5 milioni di copie vendute su PC, Cities: Skylines è giunto su console, e già questo rappresenta un evento. Più di altri strategici e gestionali, che si sono riusciti ad adattare alle diverse esigenze sviluppando sotto-generi e versioni dedicate, i city builder hanno sempre avuto un rapporto piuttosto difficile con le console. Il motivo è ovvio: la necessità di adattare l'interfaccia all'utilizzo del controller rappresenta uno scoglio quasi insormontabile per giochi che affondano le proprie radici tra il mouse e la tastiera, basandosi sull'analisi di innumerevoli menù e la precisione del cursore per andare ad agire su elementi minuscoli sullo schermo.

Tutta mia la città

Altra questione è anche la scarsa compatibilità supposta tra l'utenza console e il genere in questione, il cui ritmo cadenzato e contemplativo sembra associarsi male alla classica fruizione delle macchine da gioco, mentre la rigidità tipica dei simulatori di sindaco/costruttore sembra impedire un'efficace adattamento a stili diversi, che spesso si traduce in una semplificazione eccessiva della sua struttura. Per questi motivi l'adattamento di Cities Skylines tentato da Tantalus e Colossal Order assume i contorni di una specie di esperimento da seguire con particolare interesse, perché di fatto apre la strada a un genere che su console ha pochissimi esponenti, praticamente nessuno in questa generazione. L'approccio scelto è stato rigoroso: invece di trovare una soluzione di compromesso, come fatto ad esempio da 2K con Civilization Revolution per portare il celebre strategico di Sid Meier su console, gli sviluppatori hanno deciso di proporre semplicemente l'esperienza completa di Cities Skylines su Xbox One, adattandolo al controller ma senza modificarne la struttura di base e i contenuti. Una scelta che da un lato deriva dal regime di budget contenuto con cui il progetto è stato portato avanti, ma che d'altra parte dimostra anche una certa fiducia nei propri mezzi, evidentemente ben riposta.

Ora le città di Cities: Skylines si costruiscono e gestiscono anche con un controller, su Xbox One

Il sindaco assolutista

Abbiamo imparato a conoscere e amare la bizzarra logica dei city builder e Cities Skylines non si discosta dal canone classico del genere, mettendo nelle mani del giocatore una sorta di plenipotenziario urbano che consente di gestire ogni singolo aspetto della città. Partendo dunque dalla scelta di un terreno libero, ci troviamo a costruire su questo un nuovo agglomerato urbano a partire dalle strade, passando per la dislocazione dei diversi quartieri e arrivando alla gestione di elementi più sottili come la tassazione, l'educazione e le varie politiche tra economia e supporti sociali.

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Per gli elementi strutturali del gioco rimandiamo all'esaustiva recensione della versione PC, visto che non si rilevano sostanziali differenze in termini di contenuti e scopi, confermando come Cities Skylines sia probabilmente il più completo city builder presente sul mercato dai tempi di SimCity 4, raccogliendo quell'eredità di Will Wright che ha colpito solo di striscio il SimCity del 2013, legittimo successore che sembra però aver tradito lo spirito originario per adeguarsi a uno Zeitgeist contaminato da social, clicker e casual che l'ha sì modernizzato ma anche snaturato, almeno agli occhi dei fan più tradizionalisti. Il bello del gioco Paradox è il suo offrire continuamente degli elementi di sfida, stimolando il giocatore a continuare ad agire sulla propria città senza abbandonarsi più di tanto alla contemplazione estetica dell'effetto terrario tipico di questi giochi, ma dandosi da fare per rispondere alle continue richieste dei cittadini e ai problemi a cui si incorre in continuazione, stratificati tra le numerose sfaccettature del gameplay. L'assenza di un vero e proprio tutorial potrebbe disorientare i meno avvezzi al genere (che su console potrebbero essere parecchi), ma anche questo rientra nello spirito rigorosamente classicista del gioco, inoltre l'organizzazione progressiva, che sblocca ulteriori opzioni ed elementi in corrispondenza dell'espansione della città, costituisce anche un bel modo per dare un senso di scoperta ed evoluzione verso un controllo sempre più vasto e completo delle possibilità creative e gestionali.

Potere al controller

Gran parte del lavoro effettuato sulla Xbox One Edition si è svolto sull'adattamento dell'interfaccia, trasformata quanto basta per essere utilizzata interamente attraverso controller. L'integerrima fedeltà alla struttura e allo spirito originali ha portato a una soluzione piuttosto classica e a prima vista anche alquanto scomoda, avendo deciso per una sorta di riproposizione semi-diretta del puntatore del mouse: con lo stick analogico sinistro si sposta una sorta di puntatore che assume varie forme e funzioni a seconda dello strumento prescelto, agendo in coordinazione con i tasti.

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Una sorta di supporto intelligente automatizza in parte il movimento effettuando dei leggeri sbalzi in corrispondenza di elementi sensibili e aiutando così il giocatore a rendere più preciso e veloce lo spostamento del cursore, un sistema che in linea di massima funziona bene e consente di utilizzare la stessa varietà e complessità di opzioni della versione PC anche su Xbox One, sebbene non sia esente da problemi. La precisione non può ovviamente essere la stessa di quella consentita dal mouse e la cosa risulta piuttosto evidente quando c'è da disegnare elementi a "mano libera" come nel caso delle strade o dell'organizzazione delle linee degli autobus, tanto per fare due esempi che possono mettere anche a dura prova la pazienza dei giocatori in questa versione. Menù radiali, tasti che innescano controlli alternativi e uno snellimento generale nell'organizzazione delle opzioni fanno comunque del loro meglio per non far sentire il peso si un sistema di controllo così profondamente legato a un altro tipo di input rispetto al controller di Xbox One e con un po' di pratica e pazienza la situazione migliora sensibilmente col tempo.

Obiettivi Xbox One

Cities Skylines: Xbox One Edition contiene 36 obiettivi per il solito totale di 1000 punti da sbloccare. Vista la natura del gioco la maggior parte di questi è legata alle performance che si raggiungono nella gestione della città, basandosi sull'andamento di alcuni dati statistici e sul comportamento mantenuto in qualità di "sindaci", mentre alcuni si sbloccano raggiungendo le varie fasi progressive in termini di estensione della città e del gioco.

Le luci della città

Cities Skylines su PC ha attraversato un processo di evoluzione che l'ha portato ad arricchirsi notevolmente di contenuti a qualche mese di distanza dal lancio, e su questo fronte la Xbox One Edition cerca di stare al passo pur rimanendo chiaramente indietro rispetto ad alcuni aspetti più avanzati dell'ambiente Windows. Per quanto riguarda le espansioni ufficiali, questa versione comprende il primo DLC "After Dark" che ha introdotto una maggiore profondità nella gestione della vita notturna in città e una maggiore continuità nell'attività cittadina dal giorno alla notte, nonché alcune opzioni legate ai trasporti pubblici e al turismo, ma mancano quelle successive come Snowfall e Natural Disasters e non sono chiare al momento le intenzioni sull'implementazione di queste e delle prossime espansioni. Altro elemento penalizzante è l'assenza delle mod, vero e proprio pilastro dell'esperienza su PC che nel corso dei mesi ha portato a un sostanziale arricchimento nelle possibilità costruttive, come ha dimostrato ad esempio l'introduzione della possibilità di terraformazione.

Tutta mia la città

Essendoci ormai una certa esperienza sul campo non è detto che la versione Xbox One non venga aperta successivamente al supporto per le mod, ma la complessità del lavoro richiesto per questa introduzione si associa male al regime di budget semi-indie che caratterizza Cities Skylines, dunque la questione resta piuttosto dubbia. Praticamente indolore invece è stato il passaggio a Xbox One dal punto di vista tecnico: il gioco risultava già piuttosto ottimizzato e scalabile su PC e questo ha portato a una versione console ben bilanciata dal punto di vista grafico, aggiornata alle ultime evoluzioni ufficiali dell'edizione originale con una notevole ricchezza di dettagli e particolari che emergono nelle inquadrature più ravvicinate. La complessità che si può raggiungere nella costruzione della città tende ovviamente a rendere instabile il frame rate, ma questo si nota quasi esclusivamente ai livelli maggiori di zoom, mentre la situazione resta sempre piuttosto gestibile con le inquadrature più distanziate, necessarie per una visione di gioco ottimale. Facciamo notare che la versione testata per la recensione è in inglese ma non è chiaro se l'edizione retail in arrivo il 28 aprile in Italia sia destinata ad essere localizzata in italiano.

Conclusioni

Versione testata Xbox One
Digital Delivery Xbox Store
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
8.7
Lettori (6)
9.0
Il tuo voto

Valutando la versione PC avevamo detto che Cities: Skyline rappresenta il city builder che mancava da troppo tempo sulla scena, e la stessa considerazione può essere ribadita per questa versione Xbox One, con convinzione ancora maggiore visto che l'assenza pressoché totale di esponenti di questo genere lo rende un titolo importante e necessario, al di là dei suoi meriti peculiari, per cui diventa facilmente il miglior city builder disponibile su console. Per l'appunto si tratta anche di un gran bel gioco e ci sarebbe da ringraziare Colossal Order e Tantalus per aver deciso caparbiamente di proporlo intatto anche su console, pur dovendo fare necessariamente un po' a botte con il sistema di controllo. La vera mancanza a questo punto rimane il supporto per le mod, nella speranza che possa essere preso in considerazione anche per Xbox One.

PRO

  • È lo stesso, ottimo gioco visto su PC
  • Un city builder su console è merce rara
  • Prezzo accessibile
  • Gran lavoro effettuato per adattarlo al controller...

CONTRO

  • ...tuttavia il mouse resta inarrivabile per molti aspetti
  • Manca il supporto per le mod
  • Potevano essere incluse più espansioni oltre ad After Dark