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Hunting Simulator, recensione

Tra fucili sovrapposti, urine sintetiche e visori notturni

RECENSIONE di La Redazione   —   04/07/2017

Tra i molti simulatori disponibili nel mondo dei videogiochi non può ovviamente mancare anche quello della caccia, attività che declinata sullo schermo diventa una sorta di stealth game da cecchino in cui al posto dei nazisti o del solito alieno troviamo cervi, volpi, coguari e orsi. Un po' di anni fa ce n'era anche uno dove potevi cacciare i dinosauri. Hunting Simulator di BigBen Interactive si inserisce in questa tradizione e lo fa puntando più sui contenuti che sulla realizzazione tecnica, il risultato è un prodotto con alti e bassi, ma se vi piace e vi porta a sparare meno ad animali veri, tanto di guadagnato.

Hunting Simulator, recensione

A caccia di varietà

Dal punto di vista dei contenuti, l'offerta di Hunting Simulator è assolutamente degna di rispetto, un sacco di fucili differenti, divisi per tipo di preda, molti ecosistemi in cui cacciare, una serie di missioni che portano il giocatore a sfidarsi con prede sempre più complesse, decine di gadget che vanno dal binocolo al visore a infrarossi, dalla polvere segnavento ai richiami, passando per i chicche come le urine artificiali, fondamentali per attrarre alcune prede particolarmente difficili. Tutto viene sbloccato via via che si procede, così da non affollare subito il giocatore con decine di opzioni. Anche dal punto di vista delle meccaniche di gioco ci sono alcuni dettagli che rendono onore a quel "Simulator" del titolo, come ad esempio il valutare il punteggio in base al punto d'impatto del proiettile nella preda, premiando i colpi precisi. Per rendere le cose più interessanti potranno esserci delle missioni secondarie in cui vi sarà chiesto di eliminare, oltre al vostro obiettivo, altri animali, magari mirando a determinate parti del corpo.

Hunting Simulator, recensione

Volendo è possibile scegliere tra più cacciatori, sia maschi che femmine, ma purtroppo questa si rivela solo una scelta estetica, visto che non ci sono statistiche relative alla mira, alla capacità di scorgere la preda o alla silenziosità del movimento. Fondamentalmente il gioco si basa sulla ripetizione più o meno costante della all'area di ricerca, scovare la preda e allo stesso tempo individuare la posizione ideale per effettuare un tiro perfetto. Molte volte avremo una sola occasione per farcela, sbagliare il colpo infatti significa spaventare tutti gli animali della zona e dover ricominciare da zero, a meno che non stiate usando l'arco. I movimenti del giocatore sono tendenzialmente molto lenti, il che è assolutamente sensato per un simulatore di caccia, visto che tendenzialmente è un'attività in cui si cammina, non si corre, ma questo potrebbe dar fastidio a chi cerca un po' d'azione. Il problema è che chi invece potrebbe apprezzare il ritmo compassato viene invece cacciato da alcuni difetti assai importanti. Volendo c'è anche una modalità multiplayer sia competitiva che cooperativa, ma il concetto di fondo rimane identico, aumentano solo le prede da cacciare.

Trofei PlayStation 4

I trofei di Hunting Simulator sono ovviamente legati ai trofei che collezionerete nella vostra carriera di cacciatori. Nella maggior parte dei casi vi basterà semplicemente seguire la campagna single player per portarli a casa, tuttavia alcune prede particolarmente pregiate saranno particolarmente ostiche da mettere nel carniere. Particolarmente ostico potrebbe rivelarsi il trofeo che prevede l'uccisione di due uccelli con un solo colpo o quello in cui dovrete eliminare una preda senza affidarvi alle tracce.

Spariamo a zero

Nonostante la mole di variabili in gioco, Hunting Simulator mostra la sua vera natura già dopo qualche partita. Gli ecosistemi sono senza dubbio molti, ma poco ispirati, pieni di pop-up, con alberi tutti uguali e noiosi da esplorare. Tutto appare grezzo e un po' abbozzato, soprattutto la gestione delle ombre, nonostante l'uso dell'Unreal Engine 4. La mancanza del salto inoltre costringe i giocatori a dover fare il giro anche attorno al più piccolo dei rametti e cercando una posizione elevata capita di ritrovarsi di fronte a pendenze inspiegabilmente insormontabili. Il comportamento degli animali, per un simulatore, è decisamente mediocre, non li vediamo mai abbeverarsi, cacciare o interagire, si muovono nello spazio come se fossero le paperelle di un tiro a segno e i loro sensi sono facilmente ingannabili una volta capito il loro raggio d'azione, senza dover utilizzare la maggior parte dei gadget messi a disposizione o la direzione del vento.

Hunting Simulator, recensione

La balistica è abbastanza elementare e solo sparando da lunghissima distanza bisognerà calcolare un colpo parabolico, i fucili si differenziano solo per il rumore. L'aspetto più assurdo però riguarda la resa tecnica di quelli che dovrebbero essere i colpi perfetti: quando si preme il grilletto al momento giusto infatti venivamo "gratificati" da una scena al rallentatore in cui il colpo parte dalla canna e lentamente viaggia verso la preda, un po' come in Sniper Elite. Il problema è che nella maggior parte dei casi vediamo il colpo che tocca terra a qualche metro dall'obiettivo e l'animale che si accascia comunque morente. Dal punto di vista del game design troviamo assurda l'idea di inserire dei segnali per mostrare chiaramente le tracce lasciate dagli animali, ma solo un generico indicatore sulla mappa per quelli abbattuti da rivendicare. Il risultato è o vi ricordate esattamente dove si trovava quel coniglio o dovrete girare un quarto d'ora per ritrovarlo, soprattutto nell'erba alta.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.5
Lettori (4)
4.4
Il tuo voto

Hunting Simulator mette senza dubbio parecchia carne al fuoco, il problema è che la cucina molto male, offrendo un gameplay ricco di difetti tecnici e di game design che finisce per scontentare sia l'appassionato di caccia, sia il giocatore casuale, incuriosito da un titolo che si rivela troppo lento per i suoi standard. Inizialmente potrebbe divertirvi, ma difficilmente lo giocherete a lungo.

PRO

  • Un sacco di ambienti, armi e animali
  • Inizialmente divertente...

CONTRO

  • ...ma col tempo i difetti vengono a galla
  • Tecnicamente povero
  • Game design poco curato