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Cose strane e d'altri tempi nella recensione di Stranger Things

Non poteva mancare il videogioco mobile nostalgico di Stranger Things

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   11/10/2017

Sta per partire la seconda serie di Stranger Things e non poteva ovviamente mancare l'opportuna riduzione videoludica della serie sotto forma di app mobile, prontamente diffusa da Netflix in modalità completamente gratuita. Considerando che già la serie televisiva è un bell'omaggio alle atmosfere anni 80-90, non potevamo aspettarci altro che un videogioco dallo stile retrò e grafica in 2D pixellosa, che a sua volta riprende diverse atmosfere e soluzioni di action adventure dell'epoca NES e SNES, traendo particolare ispirazione proprio quei giochi che spesso facevano da tie-in alle produzioni cinematografiche. Cinicamente si potrebbe dire che tutta l'operazione Stranger Things tenda ad essere quantomeno ruffiana nei confronti di coloro che cercano disperatamente di ritrovare quello spirito vivace e sanguigno che caratterizzava i prodotti di intrattenimento di una trentina d'anni fa (o che semplicemente ne subiscono la fascinazione, pur non avendoli vissuti in diretta), seppure estremamente ben fatta, e più o meno le stesse cose possono essere dette anche su questo gioco sviluppato da BonusXP, che a dispetto delle premesse si rivela essere un titolo anche ben strutturato e divertente, al di là della ruffianaggine manifesta già a partire dall'icona con la cartuccia del NES. Rientra tutto nella campagna promozionale della seconda stagione di Stranger Things ed è verosimile pensare che il budget messo a disposizione anche per questa manovra sia stato considerevole, ma c'è un'evidente volontà di offrire un prodotto genuino dietro lo sviluppo di questo gioco, che non è solo un mero veicolo per aumentare l'hype e diffondere nuovi materiali sul telefilm (c'è un trailer inedito da scoprire al suo interno, raccogliendo otto VHS sparse per gli scenari), cosa ancora più sorprendente se si pensa che l'app è completamente gratuita e non nasconde alcun tipo di micro-transazione o pubblicità aggressiva al suo interno.

L'operazione Stranger Things, anche sul fronte videoludico, si conferma nostalgica ma anche genuina

Cose strane e pixellose

Il gioco di Stranger Things è un action adventure con visuale dall'alto che mischia combattimenti a puzzle, tutto ovviamente all'interno della cittadina di Hawkins, così apparentemente banale ma dotata di diversi lati oscuri sotto la superficie. Si tratta chiaramente di un bel pezzo di fanservice per chi ha seguito la serie televisiva ma il gioco si dimostra talmente valido da poter essere apprezzato anche da chi non è in grado di coglierne i rimandi, anche se un'infarinatura del telefilm è assolutamente consigliata. Iniziamo controllando il solo agente Hopper alla ricerca degli otto ragazzi scomparsi a partire dal misterioso laboratorio della città, ma ben presto le cose si fanno più vaste e complesse con il recupero dei vari personaggi che apre a nuove soluzioni di gioco grazie all'utilizzo delle diverse abilità specifiche per ognuno. Stupisce alquanto la cura messa dagli sviluppatori nel level design, che presenta puzzle piuttosto brillanti nella loro meccanica, richiedendo spesso un utilizzo alternato e combinato dei vari protagonisti per venire a capo delle diverse situazioni, che vanno dall'attivazione di interruttori per attivare o interrompere trappole allo sfruttamento di elementi ambientali in maniera creativa per oltrepassare ostacoli e minacce.

Cose strane e d'altri tempi nella recensione di Stranger Things


L'ampia mappa sembra anch'essa un omaggio ai giochi d'epoca (vengono in mente Mother, Jurassic Park, Zombies ate my Neighbors nonché Zelda) e presenta varie zone della cittadina oltre alla dimensione parallela di Sottosopra, il tutto presentato con l'opportuna grafica 2D pixellosa che appare però particolarmente credibile, seguendo un apprezzabile pragmatismo che predilige chiarezza e fedeltà ad alcuni canoni classici piuttosto che lo stile fine a sé stesso di molte produzioni "artsy". Altro aspetto che dimostra una realizzazione particolarmente felice di questo gioco è il sistema di controllo: sfruttando appieno il touch screen, gli sviluppatori hanno optato per una sorta di punta e clicca che risulta efficace per l'interazione con gli elementi dello scenario senza sacrificare troppo i movimenti nelle fasi più action.

Cose strane e d'altri tempi nella recensione di Stranger Things

Conclusioni

Versione testata Android, iPad 1.0.223
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
8.2
Lettori (22)
8.5
Il tuo voto

La recensione alla fine può sembrare più entusiastica di quanto sarebbe necessario, ma il tono deriva dalla differenza tra le aspettative e l'effettivo risultato sullo schermo: pensando a un tie-in di una serie di moda come Stranger Things, per di più distribuito gratuitamente, le prospettive non erano delle migliori. Invece ci siamo trovanti di fronte a un action adventure che non si limita a scimmiottare gli stilemi classici ma gioca con questi cercando di mettere insieme qualcosa di quantomeno genuino da giocare. Un po' come la sua controparte televisiva, Stranger Things è sì un omaggio un po' ruffiano, ma anche un gioco vero, rispettoso dei canoni e del retaggio di certe produzioni classiche degli anni 80 e 90. Essendo peraltro un titolo completamente gratuito ci sentiamo di consigliarlo un po' a tutti.

PRO

  • Ottimo stile classicheggiante ma con elementi originali
  • Level design più ragionato di quanto sembri
  • Sistema di controllo punta e clicca convincente

CONTRO

  • Ovviamente piuttosto breve
  • Non aspettatevi un intreccio al livello della serie TV