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Spazio, ultima frontiera

Nello strategico a turni sviluppato da Nitronium Games, dodici razze si sfidano in una corsa alla conquista dell'universo conosciuto.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   20/01/2010

Come si costruisce un impero? Gestendo nel migliore dei modi le proprie risorse, tenendo a bada la gente, usando la diplomazia nei confronti degli altri popoli e approfittando di ogni occasione utile per acquisire qualche nuovo territorio. Alla fine dei conti, si tratta di una strategia vincente anche quando il terreno di gioco è lo spazio, l'ambientazione è futuristica e controlliamo il destino di un'intera specie che deve confrontarsi con altre undici razze rivali per il predominio.

Spazio, ultima frontiera

Armada 2526, sviluppato da Nitronium Games, si pone come l'ideale seguito di Armada 2525, un RTS sviluppato nel 1991 ma mai pubblicato. I suoi punti di forza risiedono soprattutto nell'ambientazione spaziale, a cui è stata abbinata una struttura a turni tipica di titoli come Rome: Total War. Partendo da un singolo pianeta, il nostro obiettivo è quello di colonizzare tutti i mondi abitabili che ci circondano, aumentando la ricchezza globale del nostro sistema e facendo nel contempo dei passi in avanti dal punto di vista tecnologico. Il gioco ci offre un semplice tutorial per familiarizzare con i controlli e raggiungere qualche semplice obiettivo, quindi si può passare alla campagna vera e propria, scegliere la fazione e iniziare a costruire un impero.

Dove nessun uomo è mai giunto prima

Il pianeta da cui partiamo (la Terra, se abbiamo scelto di guidare la razza umana) è dotato di caratteristiche che possiamo controllare tramite l'interfaccia grafica, e che ne indicano il livello di abitabilità, la ricchezza, la presenza di minerali estraibili dal suolo, la popolazione e il relativo stato d'animo. Abbiamo a disposizione delle industrie per la costruzione di navi spaziali di vario tipo, ma quelle che ci servono all'inizio sono fondamentalmente le Ark (navi colonizzatrici), le Corvette (navicelle da battaglia) ed eventualmente le navi da trasporto. Utilizzando il click destro del mouse, possiamo selezionare un altro pianeta e definire la flotta da inviare per esplorarlo e, se possibile, colonizzarlo.

Spazio, ultima frontiera

Nel caso in cui il pianeta sia disabitato e sussistano le condizioni per la vita, con un click possiamo stabilire lì un nostro avamposto, trasferirvi delle persone, creare un sistema economico, e così via. Per costruire un impero, chiaramente, dobbiamo ripetere la medesima operazione più e più volte, rispettando i requisiti del caso (ci sono pianeti che non possono essere abitati per via delle condizioni climatiche, oppure che richiedono un particolare tipo di Ark perché vi si possa fondare una colonia). Ma cosa succede quando entriamo in contatto con un'altra razza? A seconda del tipo di incontro, possiamo decidere di agire con la violenza oppure di convivere pacificamente. In realtà la seconda ipotesi spesso si rende necessaria perché ci si trova solitamente a un livello tecnologico e militare inferiore rispetto agli avversari, ma in pratica la coesistenza ci verrà fatta pagare attraverso dazi o richieste specifiche. Ogni razza è contraddistinta da un'indole e da caratteristiche differenti, dunque ci sono quelle più violente e quelle più miti, ma alla fine dei conti la strategia migliore è sempre quella di pazientare, costruirsi una buona flotta, fare qualche passo in avanti dal punto di vista della produzione e quindi schiantare chiunque si frapponga fra noi e la conquista dell'universo, approfittando sempre e comunque della superiorità numerica.

Battaglie spaziali

Esistono vari tipi di strategici in tempo reale, che adottano differenti sistemi di combattimento. Un elemento rimane comune fra tutti, però: per vincere una battaglia, è quasi sempre necessario presentarsi all'appuntamento con un numero di unità maggiore rispetto al nemico. Da questo punto di vista, Armada 2526 non fa eccezione, anzi la scelta di un meccanismo "semi-automatico" che regola gli scontri rende la superiorità numerica addirittura fondamentale per la vittoria.

Spazio, ultima frontiera

Quando le nostre navicelle incontrano un nemico, possiamo optare fra una risoluzione automatica (il combattimento viene simulato istantaneamente, e ci viene mostrato un semplice riquadro con i risultati) oppure controllare in prima persona le truppe, gestendone il movimento ed eventualmente coordinandone gli attacchi all'interno di un contesto invero molto semplicistico e limitato. Diciamo pure che questo aspetto del gioco risulta ben poco curato, le navicelle rispondono ai nostri input in modo caotico e la conseguenza è che si tenderà sempre più spesso a ricorrere allo scontro automatico, quali che siano le conseguenze.
La realizzazione tecnica del gioco, in generale, appare purtroppo mediocre, quasi amatoriale. In primo luogo c'è il problema dell'interfaccia, tutt'altro che pratica nella disposizione dei vari elementi: utilizzare fin da subito e in modo corretto tutte le funzioni risulta francamente impossibile, quindi sulle prime bisogna necessariamente ricorrere agli aiuti e capire bene l'organizzazione dei controlli. In secondo luogo, la discreta fattura della mappa stellare da sola non basta a giustificare le mancanze a livello di stile e design che contraddistinguono tutti gli altri elementi. I rappresentanti delle varie razze sono inguardabili, con modelli poligonali che sembrano usciti da una macchina del tempo e brevi filmati in computer grafica, tutti uguali e ugualmente brutti, che hanno il compito di descrivere visivamente determinate situazioni. Ci sono delle buone musiche a supporto dell'azione, ma finiscono per diventare ripetitive dopo pochissimo tempo e sono comunque accompagnate da effetti ai limiti del semplicistico.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.5
Lettori (13)
5.8
Il tuo voto

Armada 2526 è uno strategico fin troppo classico nelle sue caratteristiche, che offre una struttura dotata di indubbio spessore per quanto riguarda la fase esplorativa e di sviluppo, ma che di fatto non aggiunge nulla di nuovo a un filone ormai da troppo tempo ancorato a determinate tradizioni. A questa mancanza di innovazione bisogna purtroppo aggiungere una lista di mancanze tutt'altro che trascurabili: le fasi di combattimento sono limitate e semplicistiche, l'interfaccia è poco pratica e la realizzazione tecnica sembra quella di una produzione amatoriale. Ci sono sicuramente degli appassionati irriducibili che apprezzeranno le qualità del titolo sviluppato da Nitronium Games, che però anche a causa del prezzo "standard" si pone inevitabilmente come un prodotto "di nicchia", difficile da suggerire a qualcuno che non ama il genere.

PRO

  • Interessante per gli amanti del genere

CONTRO

  • Tecnicamente imbarazzante
  • Interfaccia studiata male
  • Combattimenti dalla pessima giocabilità

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Athlon64 X2 5000+
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video ATI Radeon HD4870 con 1 GB di RAM
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore da 1 GHz
  • 1 GB di RAM
  • Scheda video compatibile con DirectX 9 e dotata di almeno 128 MB di RAM
  • Sistema operativo Windows XP, Vista o 7

Requisiti consigliati

  • Processore da 2 GHz o equivalente
  • 1 GB di RAM
  • Scheda video dotata di almeno 256 MB di RAM
  • Sistema operativo Windows XP, Vista o 7