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Disgaea 2: Dark Hero Days, recensione

La follia di Nippon Ichi e dell'universo di Disgaea tornano su PlayStation Portable.

RECENSIONE di Massimo Reina   —   24/03/2010

Negli ultimi anni Nippon Ichi sembra essere diventata per gli appassionati sinonimo di J-Rpg strategici, un pò come Squaresoft Enix lo è per i giochi di ruolo giapponesi tradizionali. Questa software house, autrice di capolavori assoluti del genere quali Rhapsody, La Pucelle: Tactics, Phantom Brave e la serie di Disgaea, sembra proprio aver scoperto il sacro Graal del genere, e ogni suo lavoro viene caratterizzato oltre che da una certa qualità generale, da una profondità di gioco e da una massiccia dose di ironia che costituiscono ormai un vero e proprio "marchio di fabbrica" del team.

Disgaea 2: Dark Hero Days, recensione

Disgaea 2: Dark Hero Days è il porting su PlayStation Portable di Disgaea 2: Cursed Memories di PlayStation 2 e pur essendo in ordine cronologico il secondo episodio della serie, non è un sequel vero e proprio. Anche in questo caso, come avvenuto già in passato per un'altra trasposizione di un titolo della saga sul portatile Sony, cioè Disgaea: Afternoon Darkness, sono state introdotte da Nippon Ichi tutta una serie di features (nuovi boss, nuove mappe, una nuova modalità storia e dei comodi equipaggiamenti) atte a migliorare e ampliare il prodotto originale, di per sé già parecchio valido. Fra queste, senza spoilerare troppo per non togliervi il gusto della sorpresa e il piacere di scoprirle da voi giocando, segnaliamo solo la presenza di parecchi personaggi inediti (Asagi, Marjoly, Prism Red, Zetta, Demon Lord Priere, Mid-Boss, Gordon) e di alcuni elementi presi da Disgaea 3, come per esempio un gruppetto eroi presentati qui sotto forma di Boss che sconfitti in apposite battaglie evento possono poi essere arruolati o il Magic Change System, l'abilità cioè per due personaggi posti vicino in battaglia (un umano e un mostro) di combinare le rispettive skills per eseguire un attacco speciale devastante. Di questa caratteristica parleremo più approfonditamente più avanti.

Adell e Rozalin

Mentre per quanto concerne la trama non c'è nulla di particolarmente diverso se non per la presenza in esclusiva dell'Axel Mode (l'equivalente dell'Etna Mode di Disgaea: Afternoon Darkness), modalità nella quale il giocatore può approfondire meglio la storia del passato di Axel, godendo della presenza anche di nuovi scenari e classi.Nel mondo di Veldime il maligno Lord Zenon lancia una strana maledizione che colpisce gli abitanti i quali vengono trasformati lentamente in orrendi mostri, perdendo nel contempo memoria della loro vita passata. L'unico a salvarsi da questa autentica apocalisse è un ragazzo di nome Adell.

Disgaea 2: Dark Hero Days, recensione

Con l'aiuto della "triocchiuta" madre invocatrice, il giovane decide di affrontare il temibile Lord Zenon per fermare la sua follia devastatrice e salvare amici e familiari prima che la loro trasformazione sia completa (il padre ad esempio ha un demone incastonato nel petto, e questi presto prenderà a livello di personalità il sopravvento su di lui) evocandolo direttamente a casa sua attraverso un rito arcano. Ma al posto dell'Overlord il giovane si ritrova davanti ai propri occhi la viziata figlia di quest'ultimo, Rozalin, che mai prima d'ora aveva messo piedi fuori dalla sua lussuosissima casa.
Disperato dagli atteggiamenti arroganti della ragazza e per sfruttarla come "cavallo di Troia", Adell decide di riportarla indietro dal terribile padre. Inizia così un'avventura lunga in cui humor, combattimenti e (pochi) colpi di scena si susseguiranno in un vortice di sentimenti che spesso metteranno in contrasto i due protagonisti e i vari personaggi che si aggregheranno al party, tra i quali spicca la divertentissima figura di Tink, amico d'infanzia dall'accento francese di Rozalin, trasformato da un nemico sconosciuto in una rana volante dalla doppia personalità, una mite e codarda, l'altra scorbutica e lasciva.

Pannelli esplosivi

Caratteristiche come quella appena citata non hanno solo un valore prettamente ironico a livello di trama oppure estetico (Tink cambia colore passando dal blu al ross o a seconda del suo carattere del momento), ma influiscono anche sul gameplay, a dimostrazione della cura che di solito Nippon Ichi riversa sulle sue produzioni. Infatti in base alla personalità mostrata durante uno scontro la rana sopraccitata potrà contare su determinate abilità piuttosto che su altre.

Disgaea 2: Dark Hero Days, recensione

La battaglia si sviluppa come da tradizione a turni e su terreni suddivisi a griglia, prima inizia un party e successivamente tocca a quello nemico. Entrambi i gruppi di contendenti possono in questa fase muoversi oppure lanciare attacchi, il tutto in relazione a tantissimi parametri legati alle caratteristiche fisiche e tecniche di Pg e terreno che influenzeranno notevolmente tali azioni: una creatura volante coprirà uno spazio di movimento più ampio rispetto a un'altra terrestre, così come un attacco lanciato dall'alto di una determinata postazione o dal fianco, provocheranno più danni all'avversario rispetto ai corrispettivi lanciati frontalmente o dalla stessa linea in cui esso è posizionato. Senza dimenticare la possibilità di scagliare avversari e alleati contro i nemici (bellissimi come sempre i Prinny che esplodono) e i famosi Geo Panels. Questi altri non sono che pannelli colorati posti sulla pavimentazione di una determinata area e che indicano la presenza nella zona dei Geo Crystals, dei particolari cristalli magici piramidali che donano bonus (negativi o positivi) a tutte le caselle del colore su cui si trovano. Non sempre queste ultime sono però della stessa tinta dei cristalli che ospitano, per cui se si distrugge tale oggetto in questo caso tutti i Geo Panels ne acquisiranno il colore arrecando contemporaneamente danno a chiunque si troverà su una casella in procinto di cambiare colorazione.

Da Disgaea 3 a Disgaea 2

Inoltre è possibile sfruttare il Magic Change System, l'abilità speciale che abbiamo imparato a conoscere in Disgaea 3 per PlayStation 3 e che consiste, come avevamo anticipato a inizio articolo, nella capacità di unificare le skills di due membri del party per eseguire un attacco particolare. Per fare questo è necessario utilizzare un alleato mostro e un Pg umano. Il primo, previa selezione dell'apposito comando nel menù di controllo del party, cambia di forma e diventa un'arma nelle mani del secondo e in questo modo è possibile combinare il potere di entrambi.

Disgaea 2: Dark Hero Days, recensione

Per il resto Disgaea 2: Dark Hero Days è strutturato come ogni prodotto di Nippon Ichi: il gameplay prevede il consueto avanzamento attraverso una serie di capitoli suddivisi a loro volta mediamente in quattro o cinque dungeon strutturati a scacchiera entro cui combattere, lo sconfiggere tutti i nemici presenti nell'area fino allo scontro finale col Boss di zona a completamento di un episodio che a seconda dei casi può avere anche una certa rilevanza ai fini dello storyline più decine e decine di cose da fare, scoprire, superare, creare, confrontandosi con Dark Assembly e Item Assembly, mondi paralleli e oscuri nonché universi racchiusi all'interno di singoli oggetti. E la raccolta di quanti più bonus possibili prima di procedere al livello successivo. Questi bonus possono variare in numero e qualità in rapporto al livello raggiunto da un'apposita barra di indicazione: quest'ultima aumenta a seconda dei danni inflitti ai nemici, e pertanto con l'utilizzo di combo è più facile farla salire. Ovviamente avanzando di livello si potranno acquisire nuove abilità speciali di attacco o armi adatte principalmente al danno di intere aree (e quindi collettivo) piuttosto che delle singole.

Realizzazione tecnica

In questo senso hanno un ruolo importante anche i crimini compiuti da un personaggio e il giudizio che su di essi darà un apposito tribunale. Il gioco prevede infatti che i membri del party possano essere giudicati per le loro azioni, vere o presunte che siano. Il primo entrato in un'aula di tribunale, anche se "innocente", si sobbarcherà la colpa di qualche malefatta. Più crimini un personaggio accumula e maggiori sono i vantaggi che da essi ne derivano in termini di punti esperienza, HL, etc. Oltre che a determinare qualcuno dei vari finali disponibili. Da segnalare che sfruttando la possibilità offerta dal Magic Change System e da quella di posizionare più eroi uno sulle spalle dell'altro, è possibile far entrare un gruppo di Pg in contemporanea in aula come fosse un'unica entità e guadagnare quindi punti criminali per più elementi. Di cose da raccontare su questo titolo, insomma, ce ne sarebbero tante da riempire un libricino. Per tutti i dettagli specifici, per evitare di ripeterci, tuttavia, vi rimandiamo alla esaustiva recensione della versione PlayStation 2 raggiungibile cliccando qui.

Disgaea 2: Dark Hero Days, recensione

Disgaea 2: Dark Hero Days utilizza un motore grafico in 3D con visuale isometrica e personaggi bidimensionali. La telecamera è posta leggermente più vicina all'azione rispetto alle produzione passate e può spostarsi di angolazione, allontanarsi o riprendere da un punto più alto, cambiando la visuale del terreno ma non dei Pg. L'engine a nostro parere svolge al meglio il suo compito ed è doveroso sottolineare l'ottimo lavoro degli sviluppatori in questo senso. Gli sprite dei personaggi sono molto dettagliati, idem i rispettivi avatar statici e gli ambienti, curati e colorati. Stesso discorso per le armi, gli attacchi speciali e animazioni che sono molto dettagliate. Basti pensare che le prime sono tutte visibili su schermo in mano agli eroi mentre le seconde possono vantare le rispettive animazioni con tanto di scenette spettacolari. Diverso il discorso legato all'audio. Se i campionamenti relativi a mostri, umani e contorno vario rientrano nella categoria del genere, la colonna sonora pecca di ripetitività e della sensazione di "già sentito" visto che in questa produzione sono state riciclate buona parte dei brani presenti nel primo Disgaea. Di positivo c'è però il fatto che in questa edizione PSP è presente un Music Shop dove acquistare e selezionare i pezzi che più si amano.

Disgaea 2: Dark Hero Days, recensione

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (20)
8.8
Il tuo voto

Che lo abbiate mai giocato su PlayStation 2 o no, Disgaea 2: Dark Hero Days è un titolo da avere assolutamente nella vostra collezione di J-Rpg strategici. Questa edizione portatile è infatti la più completa delle due disponibili sul mercato console grazie ai nuovi contenuti, agli extra sbloccabili e a molti altri particolari. Senza dimenticare che di base Disgaea 2 poteva già contare su una grande longevità, su finali multipli a seconda delle scelte effettuate e dei conseguenti risvolti della trama, e quindi, perdonate la rima, su un elevato grado di rigiocabilità.

PRO

  • Interessanti nuove aggiunte
  • Grande longevità
  • Più completo dell'originale

CONTRO

  • Colonna sonora a tratti ripetitiva
  • Trama senza sostanziali modifiche rispetto all'originale