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Bianconigli, stregatti e brucaliffi

Il film diretto da Tim Burton diventa in men che non si dica un videogame e arriva su Nintendo Wii con tutta la sua magica atmosfera.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   12/03/2010

Versione testata: Nintendo Wii

Mentre cerca di allontanarsi da un pretendente appiccicoso, la diciannovenne Alice Kingsleigh finisce per cadere in una fossa nascosta sotto un albero e si risveglia nel Sottomondo, dieci anni dopo il suo primo viaggio in quello che lei stessa amava definire "il paese delle meraviglie". Il problema è che Alice non ricorda nulla di quel luogo e delle avventure che l'hanno vista protagonista, svanite nei meandri della sua memoria come un sogno da tempo dimenticato.

Bianconigli, stregatti e brucaliffi

Il Bianconiglio e il Ghiro la scrutano di nascosto e si domandano se sia davvero lei la bambina che hanno conosciuto anni prima. Il Sottomondo sta cadendo a pezzi per colpa della Regina Rossa, e l'unica persona che può porre fine al suo regno di terrore è appunto Alice, che secondo la leggenda indosserà un'armatura magica e con l'aiuto della spada Bigralace sconfiggerà il terribile Ciciarampa, l'enorme drago al servizio della regina. Se Alice non è Alice, tuttavia, ciò non esclude il fatto che possa diventarlo. Insieme al Bianconiglio, al Ghiro, al Leprotto Marzolino, al Cappellaio Matto e allo Stregatto, la ragazza riuscirà senz'altro a recuperare i propri ricordi e a trarre da essi la determinazione necessaria per adempiere al suo destino, in quello che verrà ricordato come il "giorno gioiglorioso".

Attraverso lo specchio

La riduzione cinematografica di Alice in Wonderland, diretta dallo straordinario Tim Burton, si rifà ai romanzi scritti da Lewis Carrol per quanto concerne contesto e personaggi, ma offre agli spettatori una trama senz'altro differente e per molti aspetti più "epica" rispetto alla favola per bambini che tutti conosciamo. Il tie-in sviluppato da Etranges Libellules per Wii si rivela fin da subito molto fedele al film, con Alice che nell'introduzione animata si risveglia nel Sottomondo e viene accolta dal Bianconiglio e dal Ghiro. I due animali parlanti non sono sicuri che la ragazza sia la stessa che hanno conosciuto dieci anni prima, e così decidono di far visita al Brucaliffo per avere una conferma.

Bianconigli, stregatti e brucaliffi

L'esercito della Regina Rossa però è in agguato: messi al corrente del ritorno di Alice, i soldati agli ordini del Fante di Cuori sono stati inviati per tutto il Sottomondo e la loro missione è quella di catturarla per portarla alla Rocca Tetra. Nel gioco controlliamo un personaggio a scelta fra quelli che accompagnano Alice nella sua nuova avventura, con una rosa che si arricchisce man mano di nuovi nomi: prima il Bianconiglio (che combatte brandendo un pesante orologio) e il Ghiro (armata di uno spillo), poi il Leprotto Marzolino (che lancia piatti e stoviglie verso i nemici), il Cappellaio Matto (armato di spada) e lo Stregatto (che si difende usando i propri artigli). Possiamo passare da un personaggio all'altro semplicemente premendo il pulsante C sul Nunchuk, anche nella simpatica modalità multiplayer cooperativa per due giocatori (attivabile o disattivabile "al volo"), ed è un peccato che tale operazione non risulti poi così immediata durante le situazioni più concitate: per passare dal Bianconiglio (il primo personaggio nella lista) allo Stregatto (l'ultimo), infatti, bisogna premere il pulsante quattro volte di seguito. Un problema che si poteva risolvere tramite la banale implementazione di un menu di selezione contestuale. Alice in Wonderland pone gli enigmi al centro del proprio gameplay, e di fatto risolverli utilizzando i vari poteri a disposizione è la cosa più divertente del gioco. Essendo la rosa dei personaggi in continua crescita, attraverso le sei ore scarse che abbiamo impiegato per portare a termine l'avventura, aumentano di conseguenza i puzzle da risolvere e la loro complessità.

Poteri magici e porte incantate

Il Bianconiglio possiede il potere di controllare il tempo: possiamo utilizzarlo sugli elementi dello scenario che si colorano di blu al passaggio del puntatore (controllato tramite il sistema a infrarossi del Wii-mote e utile per raccogliere bonus e oggetti) agendo sul pulsante Z e muovendo il controller in circolo, come le lancette di un orologio. Il Ghiro ha una particolare abilità nei combattimenti (specie con il potenziamento che ne raddoppia la velocità) ma non vanta poteri magici, mentre il Leprotto Marzolino può usare una potente telecinesi per spostare oggetti anche di grandi dimensioni: in questo caso il Wii-mote va agitato nella direzione indicata sullo schermo (con una fastidiosa zona morta quando il movimento procede verso sinistra).

Bianconigli, stregatti e brucaliffi

Il Cappellaio Matto possiede il potere più affascinante di tutti, quello della "prospettiva": una volta raggiunto un punto rialzato rispetto allo scenario, può letteralmente modificare la realtà "incastrando" fra loro elementi dello sfondo e ricavandone nuovi percorsi. Lo Stregatto, infine, è dotato di un'abilità altrettanto interessante, ovvero quella di far sparire le cose: gli oggetti non si limitano a diventare invisibili, ma vengono effettivamente trasferiti in una sorta di dimensione parallela e dunque non influiscono più sul piano della realtà in cui ci troviamo. La quantità e la qualità degli enigmi presenti nel gioco è davvero alta, ci sono delle idee particolarmente ispirate e viene spontaneo chiedersi se sono tutte farina del sacco di Etranges Libellules o se siano state ricavate dal film (chi scrive non ha ancora avuto modo di vederlo per fare una verifica, purtroppo). Gli altri elementi del gameplay, dall'esplorazione (piuttosto limitata) ai combattimenti fanno da mero contorno ai puzzle; gli scontri con le truppe del Fante di Cuori, in particolare, vengono resi un minimo vari unicamente dalla presenza di diverse tipologie di soldati, mentre il nostro compito si limita a premere continuamente il grilletto B (deputato all'attacco) finché non è tutto finito, producendoci eventualmente in qualche schivata ogni tanto. La barra dell'energia è condivisa fra i vari personaggi ed è tutt'altro che infinita, ma morire in Alice in Wonderland è un concetto molto relativo: un lampo di luce e torniamo all'attacco, perdendo magari qualche punto ma senza dover ripartire da un eventuale checkpoint. Che sia stata anche questa soluzione così accomodante a pesare sulla durata totale del gioco? Il dubbio viene immediatamente, ma la verità è che molte sezioni di gioco potevano essere arricchite, si poteva puntare un po' di più sull'elemento esplorativo e sfruttare maggiormente gli scenari, considerata la loro bellezza.

Mezzastazza o Tortinsù?

Il comparto tecnico del gioco si muove fra alti e bassi, ma per fortuna sono decisamente i primi a prevalere. Le cutscene, dotate di animazioni che ricordano la tecnica dello "stop motion" tanto cara a Burton, riescono a essere interessanti e coinvolgenti, interpretando in modo efficace il ruolo di "collante" per le varie sezioni e integrando perfettamente la trama.

Bianconigli, stregatti e brucaliffi

Di certo aiuta il doppiaggio in Italiano, affidato alle voci ufficiali del film e dunque di grande prestigio: la recitazione è davvero ottima, con solo un paio di momenti non molto "convinti" (probabilmente da attribuire a uno script poco dettagliato, visto il livello degli attori), e l'atmosfera si arricchisce di conseguenza. Ottime anche le musiche, che insieme alla grafica riescono a creare un Sottomondo convincente, evocativo nei suoi paesaggi, affascinante e quasi mai spoglio. I limiti tecnici del Wii purtroppo ci impediscono di godere di quella "ricchezza visiva" che è appannaggio esclusivo di alcuni titoli per console "nextgen" e PC, ma che avrebbe reso il tie-in di Alice in Wonderland esteticamente più vicino al film. In ogni caso, non ci si può proprio lamentare: a parte Alice, il cui viso avrebbe guadagnato da una caratterizzazione più "fumettosa", i vari personaggi vantano un ottimo design, dei modelli poligonali dettagliati e buone animazioni. La gestione manuale della visuale (controllabile tramite il d-pad del Wii-mote) purtroppo crea più di un grattacapo, specie durante i combattimenti più affollati, e spesso mette il motore grafico un po' alle corde, provocando cali nel frame rate abbastanza vistosi.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.8
Lettori (23)
5.8
Il tuo voto

Come per il classico The Lost Vikings, il concetto alla base di Alice in Wonderland è semplice: abbiamo a disposizione un certo numero di personaggi dotati di abilità differenti, che vanno utilizzate in determinate combinazioni per superare ostacoli di varia natura. Man mano che si procede nel gioco e il gruppetto si arricchisce di nuove entrate, gli enigmi diventano più complessi e affascinanti, relegando sempre più le fasi esplorative e soprattutto i combattimenti a episodi che lasciano il tempo che trovano, limitati da una caratterizzazione oltremodo semplicistica. L'uso della rilevazione di movimento è ben implementata e risulta preponderante nell'esperienza di gioco, che scorre in modo piacevole dall'inizio alla fine ma che lascia inevitabilmente l'amaro in bocca per la scarsa durata complessiva. La classica esperienza "breve ma intensa", insomma: da provare.

PRO

  • Enigmi numerosi e di ottima qualità
  • Trama coinvolgente, doppiaggio eccellente
  • Ottimo uso del Wii-mote...

CONTRO

  • ...ma in alcuni frangenti il dispositivo si imbambola
  • Un po' troppo corto
  • Frequenti cali nel frame rate