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L'evoluzione della specie

La serie SBK affronta la sfida della stagione 2010 con un prodotto completamente nuovo, più complesso e ricco di modalità.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   21/05/2010

Versione testata: PC

In occasione della recensione di SBK 09, avevamo scritto: "Magari ai prodotti realizzati su licenza ufficiale viene chiesto solo di aggiornare le squadre e modificare l'ordine delle gare, ed è quindi naturale sentire la mancanza di una modalità alternativa alle solite, ma è anche vero che in questo modo il target del prodotto si sposta sui soli appassionati irriducibili." Be', le nostre parole non sono evidentemente cadute nel vuoto. Gli sviluppatori di Milestone hanno tenuto in debita considerazione l'opinione di critica e pubblico, giungendo alla conclusione che la serie SBK andava in qualche modo "rifondata" per incontrare tanto i gusti dei giocatori più esperti ed esigenti, quanto quelli dei "casual gamer" che decidono per la prima volta di cimentarsi con una simulazione motociclistica.

L'evoluzione della specie

L'opera di rinnovamento salta all'occhio fin dalla schermata di avvio, quando ci viene chiesto se vogliamo accedere alla modalità arcade, alla modalità simulazione o al multiplayer. Quest'ultima, a conti fatti, è l'unica rimasta pressoché invariata rispetto all'edizione 2009 del gioco: è possibile disputare gare per un massimo di sedici partecipanti, selezionare il tipo di approccio (arcade o simulativo) e creare una partita o unirsi a una sessione esistente, quindi scegliere fra eventi singoli o addirittura brevi campionati anche in modalità cooperativa a squadre. È persino presente il time attack, per confrontarsi a suon di tempi sul giro anziché in uno scontro diretto in pista. Al momento di scrivere la recensione, i server per il multiplayer erano ancora vuoti e dunque non abbiamo avuto modo di testare la qualità dell'esperienza online, che tuttavia riteniamo non possa discostarsi in modo sostanziale da quanto già visto in SBK 09, dove tutto funzionava alla perfezione e l'impegno degli sfidanti dava vita a gare davvero appassionanti e spettacolari.

Simulazione...

Finora Milestone ci ha abituato a una selezione dello stile di guida basato sull'abilità, consentendoci un approccio graduale che parte da un'esperienza "assistita" e poco impegnativa per poi giungere al controllo completo della moto, in un contesto spietato e reale che non ammette distrazioni. Questo tipo di scelta è ancora presente nella modalità simulazione, il cui fulcro è costituito da una carriera che ci vede partire da zero, con un pilota creato dal nulla e un contratto con un team del campionato Superstock (in cui corrono moto di serie, con modifiche prestazionali minime). In tale contesto, tutto ruota attorno alla reputazione (in termini di punti persi o guadagnati) e i weekend di gara spesso si alternano a prove d'abilità che, se superate, ci permettono di guadagnare qualche componente extra per rendere la moto più veloce.

L'evoluzione della specie

Inutile dire che il nostro obiettivo è il costante miglioramento e il miglior piazzamento possibile in ogni gara, risultato questo che ci permetterà di strappare contratti più importanti e remunerativi, nonché di correre con i team più forti e infine di passare prima al campionato Supersport e poi al campionato Superbike. I weekend di gara sono stati riprodotti nella loro interezza, come di consueto, e saltare delle sessioni a pie' pari per arrivare dritti alla corsa è una strategia che si rivela controproducente, specie durante le prime fasi: si parte ultimi sulla griglia e ci si trova a dover rincorrere avversari più veloci, con ben poche speranze di infilarli. È dunque necessario un approccio ragionato e paziente, che prevede la messa a punto della moto insieme all'ingegnere del team (che può suggerirci l'assetto migliore, se non vogliamo metterci a sperimentare a nostre spese) per guadagnare quei decimi che potranno fare la differenza all'interno di uno o più settori del tracciato. Tracciato che, naturalmente, è il caso di memorizzare nei suoi tornanti e nei suoi rettifili per non farsi cogliere impreparati. Come accennato in precedenza, è ancora presente la possibilità di regolare le opzioni in modo tale da ottenere un grado di realismo maggiore o minore: l'impostazione di base prevede gli aiuti alla guida e ci mette in sella a una moto che risponde prontamente alle nostre sollecitazioni; quella intermedia è il miglior compromesso tra realismo e divertimento; quella avanzata non tollera errori, prevede la gestione separata del freno anteriore e posteriore e un dosaggio del gas davvero accorto, specie nelle curve. A queste scelte si affianca tutta una serie di regolazioni ulteriori che danno il quadro completo di quanto sia stato curato SBK X: Superbike World Championship: è possibile utilizzare il cambio automatico o manuale, decidere se la fisica del gioco debba o meno tener conto del peso del pilota, attivare i suggerimenti della traiettoria, ecc. La carriera già di per sé offre un intrattenimento di grande spessore, ma viene comunque affiancata dalle immancabili modalità campionato, weekend di gara e time attack. Interessante il fatto che l'editor per la creazione del proprio pilota preveda anche un differente stile di guida (anch'esso selezionabile da una rosa), che si palesa in particolar modo durante le pieghe in curva.

...o arcade?

Grande novità di questa edizione 2010, la modalità arcade ci permette di cimentarci anch'essa con un campionato, con una corsa singola o con il time attack, ma viene impreziosita dalla presenza di uno story mode fatto di continue prove d'abilità che ci portano a guadagnare i punti esperienza necessari per passare dal campionato Superstock al campionato Supersport e infine alla Superbike. In tale contesto non dobbiamo preoccuparci di regolazioni, freni separati e tenuta dei pneumatici, né tantomeno del sofisticato sistema Evolving Track, che nella modalità simulativa apporta modifiche dinamiche al tracciato man mano che le condizioni climatiche cambiano o si verifica la presenza di maggiore "gommatura" per via dei ripetuti passaggi dei concorrenti. Il nostro pilota può piegare e staccare al limite senza farsi troppi problemi, del resto cadere in modalità arcade risulta alquanto difficile.

L'evoluzione della specie

Per aggiungere un po' di pepe alle gare, gli sviluppatori hanno inserito un sistema di boost che ci permette di ottenere accelerazioni incredibili (sottolineate da un apposito effetto grafico che toglie saturazione allo scenario e aumenta il motion blur negli oggetti che scorrono) e che risulta fondamentale negli eventi più avanzati, quando la differenza di prestazioni ci costringe letteralmente a spingere la moto al limite in qualsiasi settore. La presenza di sessioni di gioco piuttosto brevi ma sempre più impegnative, che spesso ruotano attorno a specifiche parti di gara anziché all'insieme di un weekend, costituisce un elemento prezioso per il gameplay del titolo Milestone, che in questo modo riesce a offrire ai giocatori una rosa completa di esperienze e sensazioni: dal "Super Hang-On" col turbo e le curve in derapata alla carriera con contratti, team, regolazioni e un comportamento del mezzo sempre più realistico. Abbiamo provato il gioco utilizzando un controller per Xbox 360, perfettamente supportato, e non possiamo che confermare l'ottima disposizione dei comandi (con il pulsante A che in modalità arcade attiva il boost, mentre in modalità simulazione aziona il freno posteriore), con la moto che reagisce prontamente ai nostri input ma restituisce una "agilità" differente a seconda del grado di realismo desiderato. Per quanto riguarda la realizzazione tecnica, il nuovo motore grafico aggiunge un bel po' di dettagli rispetto a SBK 09, con i modelli poligonali delle moto molto più realistici, il pubblico sulle tribune finalmente in 3D, una buona realizzazione del cielo e un buon sistema di illuminazione. Con la configurazione di prova, alla risoluzione di 1680 x 1050 pixel e con tutti gli effetti attivati (sincronia verticale inclusa), il gioco viaggia a 44-50 fps e dunque si conferma piuttosto leggero e gestibile anche con hardware sotto la media. La riproduzione delle quattordici piste appare fedele, con alcuni bei paesaggi sullo sfondo e un buon numero di oggetti in movimento. Alla serie manca la conta poligonale esagerata dei migliori racer, e bisogna dire che la realizzazione dei personaggi di contorno (la PR, il consulente, gli uomini al box) risulta purtroppo mediocre, ma per il resto c'è ben poco di cui lamentarsi. Il comparto sonoro si difende molto bene dal punto di vista degli effetti, con i motori che rombano in modo davvero realistico, specie durante il cambio delle marce, mentre le musiche si limitano ad accompagnare l'azione senza particolari acuti.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (51)
8.5
Il tuo voto

Se l'obiettivo di SBK X: Superbike World Championship era quello di abbandonare la sindrome del "prodotto realizzato in serie" che spesso colpisce i franchise su licenza ufficiale, trasformandoli in semplici aggiornamenti che si alternano di anno in anno senza aggiungere nulla di nuovo, allora possiamo dire che gli sviluppatori hanno fatto centro. Di più, hanno fatto tombola. Rispetto all'edizione 2009, onestamente, non ci aspettavamo un cambiamento di tale portata, con tre sezioni distinte (arcade, simulazione, multiplayer) che per numero di modalità, spessore e dettaglio offrono davvero tantissimo, quasi come se si trattasse di tre titoli distinti. Gli appassionati del genere rimarranno senz'altro soddisfatti dalle sfide presenti e dalle tantissime regolazioni, in grado di trasformare l'esperienza di gioco da arcade a realistica passando per un gran numero di posizioni intermedie. Davvero consigliato.

PRO

  • Tantissime modalità disponibili
  • Esperienza di guida di grande spessore
  • Tecnicamente molto ben fatto...

CONTRO

  • ...anche se al di sotto dei titoli più blasonati
  • Modelli poligonali dei personaggi da rivedere
  • Realizzazione dei tracciati fra alti e bassi

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore AMD Phenom X4 9550
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video ATI Radeon HD 5830 con 1 GB di RAM
  • Windows 7 Home Premium

Requisiti minimi

  • Processore Intel da 2.4 GHz o equivalente
  • 1 GB di RAM
  • Scheda video nVidia GeForce 6600 o ATI X1600 o superiore
  • 3 GB di spazio libero su hard disk
  • Connessione a banda larga per il multiplayer online
  • Windows XP, Vista o 7

Requisiti consigliati

  • Processore Intel Core 2 Duo o AMD Athlon 64 X2 o superiore
  • 2 GB di RAM su Windows XP, 3 GB su Windows Vista e 4 GB su Windows 7
  • Scheda video nVidia GeForce 8800 o ATI Radeon HD 4850 o superiore
  • 3 GB di spazio libero su hard disk
  • Connessione a banda larga per il multiplayer online
  • Windows XP, Vista o 7