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Collera principesca

Quando anche re e cavalieri sono in vacanza, tocca alle principesse difendere il proprio regno dalle forze del male. Un mix di tanta azione e un po' di strategia è l'ingrediente alla base del nuovo gioco di Mostar.

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   02/07/2010

È curioso notare come, da un po' di tempo, le principesse siano sempre più spesso le protagoniste dei nostri cari videogiochi; quasi a volersi riscattare di tutti gli anni passati all'interno di torri, castelli e prigioni, in attesa dell'arrivo di un prode e muscoloso cavaliere o, per le meno fortunate, di un idraulico in salopetta. Ora Peach si ritrova a zompettare in un platform tutto suo, mentre Nariko sventra soldati e affetta budella. La lista si allunga pian piano, e la nuova arrivata è la piccola principessa senza nome e dai capelli viola protagonista di PrincessFury. Il titolo basterebbe da solo a spiegare il resto.

Collera principesca

Realizzato dal team Mostar, si tratta di un caotico action game che prende le fondamenta dei picchiaduro a scorrimento orizzontale e aggiunge interessanti sfumature tattiche e ruolistiche. Nessuna trama, zero contesto. Il giocatore si trova immediatamente catapultato nell'azione, circondato da orde di nemici da affrontare tramite la pressione di un unico tasto. Uno stick virtuale è adibito agli spostamenti della principessa, mentre tenendo premuto il pulsante azione si può effettuare un attacco concatenato. Fin qui nulla di particolarmente originale, ma a rendere le cose più interessanti ci pensa la possibilità di portarsi dietro un manipolo sempre più corposo di soldati: con l'avanzare dei livelli si potranno infatti sbloccare arcieri, paladini, alabardieri e così via. Un tasto nell'angolo in alto a sinistra permette di ordinare agli alleati se seguirci o muoversi liberamente; si tratta di una funzione che aggiunge un leggero strato di tatticismo, risultando utile quando bisogna difendere più posti del livello contemporaneamente.

Azione dal sangue blu

Il gioco offre una ventina di scenari differenti, ognuno dei quali va superato portando a termine un preciso obbiettivo: si passa dall'uccidere tutti i nemici al difendere dei cristalli, dallo scortare un diplomatico allo sconfiggere ostici boss. La presunta varietà delle missioni svanisce quando ci si rende conto che ciascuna di queste si risolve inevitabilmente in un forsennato button mashing, nel tentativo di avere la meglio sull'armata avversaria. Il tutto viene stemperato leggermente dalla possibilità di sbloccare e utilizzare abilità e incantesimi: il giocatore può scendere in campo con un massimo di tre attacchi speciali, che possono rivelarsi più o meno utili a seconda dei nemici e dell'obbiettivo da portare a termine. Una scarica di tuoni permette di liberarsi di tutti gli avversari circostanti, mentre un tornado ben piazzato è in grado di sbaragliare un'intera fila di soldati. Peccato che PrincessFury metta in mostra la maggior parte dei suoi difetti proprio nelle sessioni di combattimento, l'elemento focale dell'intero gioco.

Collera principesca

Dopo poco le battaglie diventano talmente caotiche e popolose che a stento si riesce a intravedere il proprio personaggio, mentre l'assenza di un tasto per correre liberamente rende la principessa estremamente lenta e incapace di liberarsi dalle mischie. Ma il vero tallone d'Achille del titolo va ricercato nel pessimo bilanciamento degli scontri: il più delle volte ci si ritroverà ad affrontare boss troppo potenti o nemici fuori dalla propria portata, venendo così costretti a ripetere più e più volte i livelli precedenti per guadagnare punti esperienza e potenziare le varie unità. Inutile dire che, dopo poco, tutto diventa molto frustrante. Eppure, stranamente, il gioco riesce a cavarsela proprio grazie a questa macchinosa formula fondata sul potenziamento delle truppe e sull'acquisizione di nuovi soldati e abilità. Si tratta di un'alchimia di sadismo e gratificazione, che un attimo prima punisce ferocemente il giocatore e quello dopo lo premia con nuove capacità. Resta purtroppo da chiedersi come mai gli sviluppatori non abbiano integrato alcuna idea in grado di invogliare a mettersi alla prova e andare avanti: non solo manca all'appello una qualsiasi forma di modalità multigiocatore, ma si fa anche sentire l'assenza di obbiettivi, classifiche o integrazioni con i vari social network.

La versione testata è la 1.0
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Conclusioni

Multiplayer.it
7.8
Lettori (1)
1.0
Il tuo voto

Caratterizzato da una grafica bidimensionale colorata e piacevole, PrincessFury riesce a impacchettare un'esperienza action frenetica e dalla quale è assai difficile riuscire a staccarsi. Il giocatore non fa nemmeno in tempo ad accorgersi dell'assenza di una narrazione che subito viene sommerso da ondate di soldati nemici, mentre le sue fila si rafforzano con l'arrivo di nuove unità e l'apprendimento di potenti incantesimi. La possibilità di ordinare ai propri compagni di seguirci o meno, unita alle tre abilità speciali da portare in combattimento, aggiungono a ogni battaglia un sottilissimo velo di strategia, sebbene ci si ritroverà sempre a premere in maniera spasmodica il tasto dell'attacco. La speranza è che gli sviluppatori decidano di pubblicare presto un aggiornamento che integri il supporto a Twitter e Facebook, che bilanci la difficoltà di gioco e che, magari, aggiunga obbiettivi e classifiche online; non a caso la mancanza di questi elementi è proprio il motivo per cui PrincessFury riesce a essere solo un buon action game e nulla di più.

PRO

  • Azione frenetica
  • Graficamente piacevole
  • Tante abilità e incantesimi

CONTRO

  • Pessimo bilanciamento
  • Nessuna integrazione social
  • Battaglie talvolta troppo caotiche