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Non è un paese per noob

Con quasi settanta personaggi divisi in due fazioni, un'enorme quantità di oggetti e mappe cariche di sorprese, Heroes of Newerth si presenta come l'RTS definitivo per i nostalgici di Warcraft 3.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   05/07/2010

Giunto di recente alla versione 1.0.6.1, Heroes of Newerth ha alle spalle più di un anno di beta testing, periodo in cui qualcosa come tre milioni di utenti hanno provato il gioco fornendo il proprio feedback a S2 Games. Il team di sviluppo californiano nel corso dei mesi ha lavorato alacremente sull'interfaccia e sul comparto tecnico/artistico, dando vita a quello che possiamo definire il miglior omaggio possibile a Warcraft 3 o, più nello specifico, alla mod Defense of the Ancients. L'idea di partenza era quella di offrire in qualche modo una continuità a un classico (per molti versi tuttora insuperato) del genere degli RTS, che in giro per il mondo vanta ancora milioni di appassionati e che dunque ben si prestava a una reinterpretazione attuale, in grado di distinguersi non solo dal punto di vista tecnico rispetto a DOTA, ma anche di inserire una serie di ottimizzazioni mirate a rendere il multiplayer online il più divertente e bilanciato possibile.

Non è un paese per noob

Va vista in quest'ottica soprattutto l'ottima gestione dei cosiddetti "leaver", ovvero quei giocatori che abbandonano volontariamente la partita nel momento in cui le cose si mettono male: in HON ogni utente vede memorizzata nel proprio profilo la percentuale di disconnessioni, e durante la creazione di un match è possibile aggiungere dei filtri per impedire ai meno affidabili di partecipare. È interessante notare che le disconnessioni involontarie non finiscono per danneggiarci, perché in tale evenienza ci viene dato un po' di tempo per rientrare in partita. Prima di accedere al matchmaking "ufficiale", inoltre, è fortemente consigliato "farsi le ossa" (leggi: farsele spezzare) all'interno delle numerosissime partite pubbliche "non classificate" per inesperti: in ogni momento della giornata ne abbiamo trovate almeno trecento ad attenderci, e comunque crearne una alla bisogna è una questione di pochi click del mouse.

Curva d'apprendimento verticale?

Possiamo dividere i giocatori di Heroes of Newerth fondamentalmente in due categorie: da una parte gli esperti, quelli con alle spalle anni di partite con Defense of the Ancients, che sanno esattamente cosa aspettarsi dal gioco perché hanno partecipato attivamente al beta testing; dall'altra parte gli inesperti, con tanta voglia di imparare, che devono rassegnarsi a svolgere il ruolo di vittime sacrificali e a collezionare insulti anche da bimbi di nove anni molto più bravi di loro. Per la seconda categoria, diciamolo subito, l'impatto con il titolo di S2 Games può essere traumatico.

Non è un paese per noob

Non è una questione di gameplay, sia chiaro: controllare il proprio personaggio è un'operazione banale, affidata semplicemente al click destro del mouse e alla tastiera; e allo stesso modo è semplice gestire i punti esperienza guadagnati, utilizzandoli per migliorare le caratteristiche o per sbloccare le abilità speciali (ogni personaggio ne ha quattro). Si tratta piuttosto di una questione di esperienza: il breve tutorial ci spiega come muoverci e ci suggerisce di esplorare la mappa per conoscerne ogni anfratto, ma la realtà è che bisogna fare diverse partite con ognuno dei quasi settanta personaggi disponibili per imparare a conoscerli e stabilire quantomeno qual è la "tipologia" con cui ci troviamo meglio, oltre che apprendere le diverse counter alle scelte degli avversari. Ci sono infatti tre attributi principali (agilità, intelligenza e forza) che determinano l'attitudine di ogni personaggio e ne stabiliscono le caratteristiche di base (campo d'azione, velocità, capacità di infliggere danni, resistenza, ecc.), ma i valori specifici cambiano in modo drastico e rendono di fatto ogni guerriero una storia a sé. Se aggiungiamo che molto spesso le partite prevedono il "random picking", ovvero la selezione casuale del personaggio, appare chiaro che specializzarsi con uno solo di essi diventa complicato. Ad ogni modo, ancor più delle differenze fra i personaggi bisogna conoscere gli oggetti che Heroes of Newerth ci mette a disposizione tramite il "negozio" a cui possiamo accedere dal nostro punto di partenza sulla mappa. Ce ne sono tantissimi, e il loro uso spesso determina l'esito delle battaglie: si parte dagli oggetti meno costosi, "di supporto", a quelli che migliorano in modo sostanziale le nostre capacità di attacco e di difesa, passando per le pozioni che ripristinano salute e mana. E non dimentichiamo gli oggetti dall'alto valore strategico, che in determinati casi ci consentono di mimetizzarci o di portare attacchi devastanti in pochi secondi.

Non è un paese per noob

Gli ultimi saranno i primi

Per vincere la partita bisogna distruggere la base nemica, con possibilità di respawn infiniti che però pesano sulle statistiche del match (vengono conteggiati i numeri di uccisioni per fazione, infatti). Il nostro personaggio dispone di sei slot per altrettanti oggetti, nonché di slot supplementari dove piazzare gli eventuali esuberi (che però non risulteranno attivi). Il sistema di compravendita degli oggetti è semplice e si basa sulla quantità di oro che riusciamo a ottenere: in partenza ne abbiamo una manciata, che aumenta lentamente col passare del tempo, ma possiamo guadagnarne altro eliminando le creature che appartengono alla fazione nemica o i nemici stessi, operazione però tutt'altro che semplice se siamo ancora agli inizi.

Non è un paese per noob

Ogni fazione dispone di un numero pressoché infinito di creature, che vengono generate automaticamente e che una volta pronte si lanciano a testa bassa verso le postazioni dei nostri avversari lungo tre linee di attacco. Le partite prevedono un massimo di cinque giocatori per parte, ma nei match pubblici non è raro imbattersi in semplici "uno contro uno" o "tre contro tre", in cui questi piccoli mostriciattoli finiscono per svolgere un ruolo fondamentale, visto che è sulla loro eliminazione che di fatto si basa il "livellaggio" dei personaggi, che da queste uccisioni guadagnano i punti esperienza a cui abbiamo accennato poc'anzi, fondamentali per rendere il proprio guerriero più forte o per attivarne le abilità speciali. In tal senso è fondamentale negare queste uccisioni agli avversari, eliminando le proprie creature o torri difensive oramai quasi senza punti vita, così da impedire agli avversari di monetizzare la loro distruzione. Le sopra citate abilità speciali, prevedono spesso attacchi singoli di una certa potenza o manovre che coinvolgono una certa porzione della mappa: se usate con criterio e al momento giusto, possono darci il vantaggio necessario per eliminare un nemico. Il gameplay va comunque interpretato sempre dal punto di vista del gruppo: per via delle loro caratteristiche peculiari, i personaggi dovrebbero svolgere un ruolo preciso all'interno di ogni partita, evitando di lanciarsi a testa bassa in uno scontro che li vedrebbe soccombere in pochi istanti. Bisogna dunque organizzarsi, comunicare, documentarsi e provare: un impegno non da poco, che a fronte di un'esperienza effettivamente divertente e coinvolgente può letteralmente occuparvi intere giornate. Il comparto tecnico, bisogna dirlo, è eccellente: alcuni elementi dell'interfaccia sono identici a quelli di DOTA, altri addirittura riprendono quanto visto in Warcraft 3, ma il lavoro di integrazione è stato fatto molto bene e i personaggi sono davvero ben disegnati e animati. Sul PC di prova abbiamo potuto giocare alla risoluzione di 1680 x 1050, con tutti gli effetti al massimo e la sincronia verticale attivata, a 60 fps stabili e senza incertezze (a parte qualche situazione davvero incasinata). HON si pone dunque come un titolo ben ottimizzato e leggero, alla portata di tutte le configurazioni.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (30)
7.2
Il tuo voto

Heroes of Newerth è un RTS multiplayer di straordinario spessore, che alle poche modalità disponibili (ma sembra arriverà il deathmatch, fra non molto) contrappone numeri fuori dal comune per quanto concerne personaggi, oggetti e abilità. La gestione delle partite è pressoché perfetta e pone un limite sistematico alle situazioni più fastidiose, il numero di match online è altissimo e sono sempre presenti numerose partite pubbliche per fare esperienza. Tecnicamente davvero ben fatto, il titolo di S2 Games costituisce un'eccellente evoluzione dei vari Warcraft 3 e DOTA, quindi tutti gli appassionati del genere dovrebbero acquistarlo senza pensarci due volte. Il suo unico limite, purtroppo non trascurabile, sta nel grande impegno richiesto soprattutto ai giocatori inesperti, che si scontreranno con una realtà iniziale fatta di morti a ripetizione, insulti e sconfitte umilianti. Be', com'è che si dice? "Only the brave"...

PRO

  • Gameplay ampiamente collaudato
  • Tecnicamente eccellente
  • Numeri da capogiro

CONTRO

  • Impatto iniziale molto, molto duro
  • Richiede un grande impegno in termini di tempo
  • Poche modalità al momento

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore AMD Phenom X4 9550
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video ATI Radeon HD 5830 con 1 GB di RAM
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore Intel Pentium 4 2,2 GHz o equivalente AMD
  • 1 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce 5, ATI Radeon 9800 o superiore
  • Sistema operativo Windows 2000, Windows XP, Windows Vista o Windows 7
  • Connessione a banda larga

Requisiti consigliati

  • Processore Intel Core 2 Duo 2 GHz o AMD 3500+ o superiore
  • 1,5 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce 7800, ATI Radeon X1900 o superiore
  • Connessione a banda larga