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Babylonian Twins, recensione

Dopo ben 17 anni di gestazione, arriva su App Store un platform con elementi puzzle decisamente ingegnoso.

RECENSIONE di La Redazione   —   03/08/2010

Videogiocare non ha età e nemmeno stagione, anche con i caldi di Agosto un bel videogioco può accompagnare altri tipi di attività più adatte al sole che ci fa compagnia; ma una partitina soprattutto su un dispositivo portatile non si rifiuta mai, d'altronde alcuni studi affermano che videogiocare aumenta i riflessi e mantiene il cervello allenato, e quindi c'è sempre una buona scusa per coltivare questa passione. Divagazioni a parte, un po' di tempo fa ha fatto la sua apparizione su iPhone Babylonian Twins, platform con una forte componente puzzle che bene si sposa con i concetti di cui sopra, e rappresenta sicuramente una delle migliori rappresentazioni sul cellulare tuttofare di Apple, non così prodigo di titoli appartenenti a questo genere dove le due componenti sopracitate sono così ben bilanciate.

Babylonian Twins, recensione

Le vicende che si celano dietro lo sviluppo di questo titolo sono piuttosto affascinanti: il progetto infatti risale al lontano 1993, e Babylonian Twins doveva uscire inizialmente per Amiga. Il team che se ne occupò però, tale Cosmos Interactive con base operativa a Baghdad, non era mai riuscito a pubblicarlo a causa di difficoltà economiche, ma dopo averlo accantonato ha conservato gelosamente tutto quanto già fatto in attesa di tempi migliori. Diciassette anni dopo ritroviamo il titolo su App Store, piattaforma decisamente amica delle produzioni a basso budget, ovviamente aggiornato nella veste grafica nonché espanso nei contenuti, per garantire una longevità adeguata seppur il prezzo di acquisto come da tradizione sia piuttosto basso.

Il mio potere per il regno

Il gioco è ambientato nel 576 prima di Cristo nella città di Babilonia, dove un mago oscuro ha evocato una maledizione che ha fatto diventare il re un comandante assetato di sangue e vittorie, che ha gettato quindi il proprio regno nella militarizzazione e sofferenza più assoluta. In questo contesto entrano Nasir e Blasir, i due figli gemelli del re che riescono a scoprire come fermare e annullare la maledizione, grazie ad un albero incantato. Proprio sul più bello però vengono imprigionati dallo stregone, ma Blasir riesce ugualmente ad evadere determinata a liberare anche suo fratello. A questo punto comincia Babylonian Twins; lo scopo, nei panni dei due principi di cui sopra, è quello di attraversare cinque diverse locazioni (ognuna composta da tre livelli) per giungere al giardino che custodisce l'albero magico. Abbiamo detto che il titolo è un platform con diversi elementi puzzle, e infatti i due protagonisti dispongono di abilità e caratteristiche differenti, che bisogna utilizzare a seconda dei casi. Innanzitutto toccando con le dita in alto a sinistra sullo schermo, dove sono presenti anche il numero di vite e la barra di energia, è possibile passare immediatamente al controllo dell'uno o l'altro personaggio, mentre il precedente rimane fermo sottoforma di pietra. Questa prima caratteristica permette ad esempio di posizionarsi in maniera fissa su alcuni meccanismi per aprire le porte, mentre l'altro protagonista può passare indisturbato, oppure utilizzare il proprio compagno come base per raggiungere posizioni sopraelevate. E ancora, Nasir ha la possibilità di saltare più in alto, utilizzare la propria spada per stordire i nemici e ha una sorta di attacco ad onda d'urto laterale, che può essere utilizzato per aprire un passaggio laterale tra le sezioni di muro più fragili, rappresentate da un colore differente rispetto al resto. Blasir invece dispone della possibilità di usare il proprio martello per aprire anfore che possono contenere chiavi o altro e di eseguire una piroetta in grado di scardinare in questo caso il pavimento meno rinforzato, in maniera da aprire quindi varchi verticali.

Babylonian Twins, recensione

Le due abilità dei protagonisti principali vanno quindi utilizzate a seconda dei casi e spesso alternate per raggiungere la fine del livello; Babylonian Twins infatti prevede anche un minimo di utilizzo di ingegno da parte del giocatore per capire come e quando sfruttare Nasir piuttosto che Blasir, magari collezionando il più alto numero di stelle possibili e gli oggetti segreti sparsi negli stage. La parte platform è ugualmente importante, perché è necessaria per evitare alcuni tipi di nemici, saltare al limite da una piattaforma all'altra piuttosto che non cadere in pochi invitanti laghi di fuoco. Il sistema di controllo in questo caso è quello classico visto in altri titoli del genere, con lo stick virtuale sulla sinistra e due bottoni per il salto e per l'attacco sulla destra, che se premuto per un certo lasso di tempo permette di attivare l'abilità speciale dei protagonisti principali. Lo stile grafico adottato dagli sviluppatori è funzionale all'ambientazione, non è eccezionale ma fa il suo dovere, tanto più che il comparto tecnico propone ottime animazioni e una fluidità perfetta, che rendono il titolo pulitissimo grazie anche all'utilizzo delle due dimensioni. Il sonoro è in linea con l'aspetto grafico e propone ovviamente musiche orientaleggianti, mentre è da segnalare il supporto ad Open Feint, social network che propone gamertag con obiettivi e lista amici, e la presenza di una versione HD anche per iPad, venduta separatamente.

La versione testata è la 1.1.1
Prezzo: 1,59€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (6)
4.1
Il tuo voto

Babylonian Twins riesce ad emergere dalla schiera di platform presenti su iPhone grazie ad una componente puzzle decisamente marcata e ben integrata nel gameplay, in cui bisogna sfruttare e alternare al meglio le abilità dei due protagonisti principali per proseguire all'interno dei livelli. Il sistema di controllo funziona ugualmente bene mentre un comparto tecnico non esaltante ed una varietà che non offre spunti eccezionali sono aspetti che limitano il titolo dell'ottenere una votazione ancora più alta, pur essendo caldamente consigliato per gli amanti di questo genere di giochi.

PRO

  • Ingegnoso e impegnativo
  • Longevità adeguata

CONTRO

  • Comparto tecnico non eccezionale
  • La varietà va scemando col proseguire