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Ventimila leghe sotto le Isole Medas

Un tuffo nel mare, seppur virtuale, è sempre ben accetto in periodo estivo. Diamo dunque un'occhiata a questo Dive: The Medes Islands Secret.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   27/08/2010

Il Gioco è disponibile per il download sul servizio WiiWare

Ah, il fascino dei tesori sottomarini! Il mistero di ciò che si cela nei fondali del Mediterraneo ha mosso nella storia tanti avventurieri alla ricerca di fortuna o celebrità, e la medesima spinta ci porta, novelli Jacques Piccard con muta e fucile, ad esplorare in questo gioco i mari nei pressi delle Isole Medas. Come ci insegna l'atlante, queste sono affascinanti isole del Mediterraneo al largo della Catalogna, in Spagna.

Ventimila leghe sotto le Isole Medas

Non sappiamo esattamente se la storia sia vera, ma nelle premesse del gioco veniamo a sapere che "centinaia di navi, di tutte le bandiere, sono state sommerse dal potere dell'Oceano" e che i loro segreti sono rimasti nascosti, celati nelle profondità marine... "finora". La trama non viene approfondita più di tanto, ma il nocciolo della questione è la volontà di esplorare la particolare area marina nei dintorni delle Isole Medas in cerca di vari tesori e possibilmente nel tentativo di scoprire il leggendario "Tempio dell'Ordine delle Isole Medas", di cui si scopriranno indizi con il prosieguo del gioco e delle immersioni. A prima vista Dive: The Medes Islands Secret sembra una variante con protagonista umano del mitico Ecco the Dolphin di Sega o una reinterpretazione in 2D di Endless Ocean, ma bastano pochi minuti di nuoto virtuale per capire che la struttura di gioco in verità attinge ad altri lidi. Il termine "metroidvania", di conio incerto ma di utilizzo sempre più frequente, dà un'idea piuttosto precisa della struttura che caratterizza questo gioco, con una tipologia di esplorazione e azione che ricorda appunto quella di Castlevania e di Metroid. In sostanza si tratta di guidare il nostro sub verso vari punti di interesse nelle profondità marine, in corrispondenza di zone dove si celano i vari tesori disseminati nei fondali, con la necessità di tornare più volte in esplorazione per scoprire nuovi passaggi e raggiungere ulteriori zone di gioco grazie all'evoluzione progressiva dell'equipaggiamento a disposizione.

Mappe, tesori e acqua

Il controllo sul personaggio è alquanto particolare: con il puntatore, mosso dal Telecomando, si indica la direzione nella quale nuotare, con la possibilità di impartire un'accelerazione premendo due volte il tasto B. Il sommozzatore è armato di un fucile a proiettili tranquillanti con il quale eventualmente mettere fuori causa le svariate creature marine che si pareranno sulla strada, mentre per le aree più profonde è possibile utilizzare una torcia subacquea. In ogni momento è possibile richiamare una comoda mappa che mostra in maniera chiara, seppure volutamente approssimativa, la direzione da seguire per raggiungere i tesori, ma la complessità dei percorsi e corridoi sottomarini rende alquanto difficile lo spostamento da un punto A ad un punto B. L'elemento da tenere sempre in considerazione durante tutto il progredire del gioco è la quantità di ossigeno a disposizione, ben visibile nell'indicatore presente nella parte alta dello schermo.

Ventimila leghe sotto le Isole Medas

Stranamente, il livello di ossigeno diminuisce sia semplicemente nuotando sott'acqua che al contatto con le varie creature marine che dovranno dunque essere evitate con vari mezzi, schivandole o colpendole con i dardi-sonnifero (da notare il concetto naturalista che pare permeare il prodotto). Altro elemento che richiama da vicino il già citato Metroid è la possibilità di incrementare la potenza dell'equipaggiamento, aumentando il numero dei colpi per il fucile o ampliando la capacità delle bombole di ossigeno ad esempio, evoluzioni che risultano fondamentali per completare l'esplorazione delle varie aree di gioco rendendo possibile l'accesso a zone altrimenti precluse. La possibilità di tornare in ogni momento a visitare zone già esplorate alla ricerca di nuovi passaggi e segreti aumenta sensibilmente la longevità del gioco, donando una maggiore profondità strategica alla semplice esplorazione degli ambienti. Il problema fondamentale dal punto di vista del gampeplay è dato dalla scarsa varietà nelle meccaniche di gioco e dalla semplicità fondamentale delle azioni eseguibili, che rischiano di esaurire in fretta l'interesse iniziale per il gioco.

Un bel viaggio

Nonostante una struttura onesta, non è dunque forse il gameplay l'elemento che emerge maggiormente da questo prodotto Cosmonaut Games. L'atmosfera, supportata da un ottimo comparto grafico, è probabilmente il maggiore punto caratterizzante per quanto riguarda il viaggio sottomarino di Dive: The Medes Islands Secret, elemento dal quale assume buona parte della sua identità. Al di là del disegno pulito adottato per la rappresentazione dei paesaggi, la scelta dei colori e gli effetti di luce e ombreggiatura contribuiscono a mettere in scena un'ottima interpretazione degli scenari subacquei, ricchi di vita e mistero.

Ventimila leghe sotto le Isole Medas

La volontà di scoprire nuovi scenari e segreti sottomarini rappresenta la vera forza motrice che spinge a tornare sul gioco ed esplorare anche i livelli già visitati in precedenza, con l'unico scopo di vedere cosa si cela un più a fondo o negli angoli più bui degli abissi. Buono dunque il lavoro effettuato sulla costruzione degli scenari e sull'animazione del personaggio principale e delle varie creature marine, sebbene il sistema di controllo adottato, unito alla struttura di gioco che richiede spesso dei movimenti estremamente precisi per passare attraverso banchi di creature marine o evitare pericoli in agguato, renda spesso alquanto difficoltosa la manovra, in particolare nei livelli più avanzati dove il numero di nemici e la relativa pericolosità aumenta sensibilmente. Poco da registrare sul fronte del comparto audio, che tra effetti sonori opportunamente "subacquei" e poche musiche di sottofondo ripetute a seconda delle diverse situazioni (menù, immersione, momento di pericolo) non si fa notare per il suo spessore qualitativo, svolgendo il compito senza infamia e senza lode.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (4)
7.4
Il tuo voto

Il discorso è il solito, per quanto riguarda WiiWare: aspettative e giudizio devono sempre essere inquadrati nel contesto di un gioco dalla produzione limitata in termini di budget e venduto a 1000 Wii Points. Alla luce di questo, Dive: The Medes Islands Secret rappresenta un buon passatempo soprattutto in virtù della particolare atmosfera sottomarina che lo caratterizza, ben confezionata grazie ad un comparto grafico di tutto rispetto, sebbene non goda di una struttura ludica più di tanto profonda. Buona anche l'idea di inserire gli elementi da "metroidvania" per aumentare lo spessore dell'esplorazione ed allungare la longevità, sebbene il gameplay rimanga comunque piuttosto semplicistico. Un piacevole prodotto per evadere qualche ora nelle profondità marine, seppure non propriamente memorabile.

PRO

  • Ottimo comparto grafico
  • Bella atmosfera
  • L'evoluzione del personaggio stimola ulteriormente l'esplorazione

CONTRO

  • Strutturalmente monotono
  • Controlli non precisissimi
  • Gameplay piuttosto semplice