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Soldati, all'attacco!

Il sottogenere dei "tower defense" fa capolino su PlayStation Store con un titolo simpatico, interessante e ricco di spessore

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   07/12/2010

Versione testata: PlayStation 3
Il Gioco è disponibile per il download sul servizio PlayStation Network

Divenuto piuttosto popolare tra i possessori di iPhone, il filone dei "tower defense" potrebbe risultare del tutto sconosciuto agli utenti di PlayStation 3. Si tratta di una particolare branca degli strategici in tempo reale, in cui il giocatore non controlla direttamente le proprie truppe ma ha unicamente il compito di metterle in condizione di avanzare e attaccare il nemico, in un contesto squisitamente bidimensionale nonché unidirezionale. E così, se giochiamo alla sinistra dello scenario, i nostri soldati si muoveranno verso destra e attaccheranno i nemici non appena a contatto con essi.

Soldati, all'attacco!

Una delle regole di base degli RTS è che bisogna sovrastare numericamente i propri avversari, e infatti lo scontro fra due unità "equivalenti" porta nella maggior parte a una duplice eliminazione. Bisogna dunque seguire una prima fase di "costruzione" delle risorse e delle truppe, seguita da una seconda fase di attacco o difesa, a seconda dell'obiettivo da perseguire. In Swords & Soldiers, queste meccaniche vengono arricchite da personaggi buffi e dialoghi divertenti, con una modalità in single player lunga trenta stage e divisa fra le tre fazioni disponibili: Vichinghi, Aztechi e Impero Cinese. La campagna alla guida dei Vichinghi è la prima a cui possiamo accedere, e si rivela alla fine dei conti una "passeggiata di salute", fungendo praticamente da tutorial rispetto all'aumento della difficoltà che avremo modo di sperimentare già passando alla campagna degli Aztechi. I Vichinghi amano mangiare e fare baldoria, e non mancheranno di farcelo notare durante le dieci missioni che li coinvolgono, basate quasi esclusivamente sull'attacco (ovvero sulla distruzione delle postazioni nemiche) e talvolta sulla difesa (in alcuni casi, infatti, il nostro compito sarà quello di sopravvivere per un determinato periodo di tempo, in attesa dei rinforzi).

Sono pazzi questi Aztechi

Dopo un brevissimo periodo di smarrimento, il sistema di controllo adottato per Swords & Soldiers si rivela quasi perfetto: tenendo premuto il tasto dorsale L1 si accede al menu per la creazione dei "lavoratori" (nel caso dei Vichinghi, si tratta di donne estremamente robuste) e di differenti tipi di guerrieri, mentre il tasto R1 ci permette di utilizzare le mosse speciali che sfruttano il mana, l'energia magica che si ricarica spontaneamente col passare del tempo. Appena creati, i lavoratori cominciano un'inesauribile marcia che li porta verso la più vicina miniera d'oro e in tal modo ci fanno accumulare denaro per "acquistare" altre unità. Premendo il pulsante Triangolo si può inoltre visualizzare il menu per l'acquisizione dei potenziamenti e delle abilità speciali. I Vichinghi possono migliorare la velocità di rigenerazione del mana, lanciare un incantesimo di guarigione su una singola unità, sfruttare la propria devozione al dio Thor per lanciare fulmini e creare tempeste di neve, costruire torri di difesa e catapulte dalla potenza devastante. Dal canto suo, la fazione degli Aztechi ha a disposizione stregoni capaci di riportare in vita i morti per farli tornare a combattere, guerrieri rapidi e potenti che si affiancano ad altri esili ma efficaci dalla distanza, nonché mostri di pietra che con i propri colpi riescono a far tremare la terra.

Soldati, all'attacco!

L'Impero Cinese, infine, può ricorrere alla magia, alle barriere e a potenti attacchi speciali su base "territoriale", come la tempesta di frecce infuocate. Ogni forza in campo dispone di caratteristiche differenti e di risorse ugualmente valide, insomma. L'unica difficoltà che è possibile incontrare, per quanto concerne i controlli, riguarda l'aggancio di un singolo bersaglio all'interno di un gruppo numeroso di unità. Se ad esempio vogliamo fulminare un nemico in particolare, oppure utilizzare l'abilità Azteca di sacrificare un uomo per far crescere la quantità del mana, lo stick analogico purtroppo non si rivela sufficientemente preciso e può trarci in inganno. Si tratta comunque di un problema imputabile al gioco, non certo al controller.

Trofei PlayStation 3

Sono venti i trofei contenuti in Swords & Soldiers, e si ottengono completando le singole campagne, sopravvivendo per un determinato periodo di tempo in una missione survival e raggiungendo una serie di obiettivi particolari: ottenere la vittoria con un tot di unità rimanenti, eliminare diversi nemici con un singolo soldato, superare un livello con tutte le torri intatte, ecc.

Mangiamo cinese?

Come accennato in precedenza, le prime dieci missioni alla guida dei Vichinghi si rivelano piuttosto semplici e valgono senz'altro come "riscaldamento" per le campagne alla guida degli Aztechi e dell'Impero Cinese. A differenza di tanti altri "tower defense", il titolo sviluppato da Ronimo Games non ci permette di potenziare le singole unità, ma ciò non svilisce in alcun modo l'azione, che nelle fasi più avanzate diventa davvero intensa e può far durare le partite anche un bel po' di tempo, con continui rovesciamenti di fronte.

Soldati, all'attacco!

Portando a termine le campagne si possono sbloccare alcuni minigame, come quello basato sulle rocce rotolanti, che fungono da simpatico extra insieme alla modalità "skirmish" ma che, dal punto di vista dell'intrattenimento, chiaramente non reggono il paragone con le potenzialità del multiplayer. È infatti possibile sfidare un amico sulla stessa console, utilizzando uno split-screen orizzontale, oppure accedere al multiplayer online e confrontarsi con uno sconosciuto (quest'ultima opzione disponibile anche "al volo" durante una partita qualsiasi). In tale frangente il gioco si comporta molto bene, senza alcun problema relativo alla qualità della connessione, ma vengono alla luce forse alcune problematiche relative al bilanciamento fra le fazioni, con l'Impero Cinese che appare sostanzialmente avvantaggiato. La grafica di Swords & Soldiers è molto colorata e fumettosa, e l'animazione dei personaggi rispecchia fino in fondo questo stile, anche se il design in alcuni momenti dà l'impressione di essere un po' acerbo. Fa piacere constatare che anche nelle fasi più concitate, con decine e decine di unità che si scontrano sullo schermo, non si assiste ad alcun rallentamento o calo nel frame rate. Il sonoro fa il proprio dovere senza infamia e senza lode, infine.

Soldati, all'attacco!

Conclusioni

Multiplayer.it
8.4
Lettori (5)
6.1
Il tuo voto

Si sentiva davvero la mancanza di un "tower defense" per PlayStation 3, e Swords & Soldiers provvede in modo eccellente a colmare tale lacuna. Venduto a un prezzo estremamente accessibile, il gioco ci offre tre campagne in single player coinvolgenti e ricche di spessore, che ci terranno impegnati per un bel po' insieme all'ottima modalità multiplayer, tanto in locale quanto online. Il gameplay del titolo di Ronimo Games è semplice ed efficace, non si perde in eccessive complicazioni e va subito al sodo, permettendoci di comprenderne i meccanismi fin dalle prime battute grazie anche a un sistema di controllo all'altezza della situazione. Il comparto grafico, colorato e fumettoso, completa il quadro di un prodotto davvero di grande qualità, che andrebbe provato soprattutto da chi non si è mai cimentato con questa particolare branca degli RTS. Consigliato.

PRO

  • Trenta missioni man mano più impegnative
  • Gameplay semplice ma ricco di spessore
  • Ottimo multiplayer anche online

CONTRO

  • Bilanciamento fra le fazioni da verificare
  • Le missioni possono durare anche molto tempo
  • Controlli talvolta imprecisi