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Operazioni portatili

Gli sviluppatori di n-Space offrono ai possessori di Nintendo DS una sintesi del lavoro svolto sulla serie Call of Duty da tre anni a questa parte, con numeri di tutto rispetto

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   08/12/2010

Versione testata: Nintendo DS

Tradurre l'azione spettacolare e le dinamiche di Call of Duty su Nintendo DS non dev'essere stato semplice, eppure n-Space ha fatto un ottimo lavoro.

Operazioni portatili

Nella sua prima incarnazione per la console portatile dal doppio schermo, Modern Warfare, si è presentata forte di un engine robusto ed efficiente, in grado di garantire un ottimo frame rate e supportare nel modo più adeguato, dunque, i controlli affidati alla stilo e al touch screen. La conversione di Black Ops, rilasciato da poco per tutte le piattaforme, si rivela evidentemente più pesante del solito e pone dunque un freno all'estrema fluidità a cui eravamo abituati, mantenendo in ogni caso l'azione veloce e piacevole. Il sistema di controllo non è cambiato: bisogna muovere la stilo sullo schermo inferiore per gestire la mira, agire sul d-pad per spostare il personaggio e premere il tasto dorsale L per aprire il fuoco con l'arma equipaggiata. Le varie operazioni che riguardano il cambio dell'arma, la raccolta di nuovi oggetti, il lancio delle granate e quant'altro sono presenti sotto forma di icona sul touch screen, insieme all'opzione che ci permette di prendere meglio la mira (attivabile anche tramite un doppio tap). Gli sviluppatori hanno inserito anche una variante standard dei controlli, con i pulsanti principali del DS a fare da secondo d-pad ma, come già accaduto per GoldenEye 007, tale soluzione si rivela poco pratica e affidabile.

Missioni alternative

La storia narrata in questa riduzione portatile di Call of Duty: Black Ops differisce da quella vista sulle altre console: gli scenari e gli eventi sono grossomodo gli stessi, ma non li affronteremo nei panni di Alex Mason, bensì ci alterneremo al comando di personaggi comprimari. Il gameplay risulta semplificato e per molti versi lineare, anche se non manca di certo la varietà nelle situazioni proposte: in alcuni momenti dovremo farci largo senza badare al rumore, sparando a tutto ciò che si muove finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo; in altri, sarà necessario spostarsi silenziosamente ed eliminare i nemici con il coltello per evitare l'attivazione degli allarmi. La gestione delle armi è buona, ci sono i soliti due slot disponibili e la possibilità di raccogliere qualsiasi cosa si trovi lungo il cammino. Il fatto che le munizioni finiscano relativamente in fretta ci mette al riparo da un'eccessiva semplicità delle missioni, ma il rovescio della medaglia è rappresentato da nemici che molto spesso resistono più del dovuto alle nostre raffiche.

Operazioni portatili

Gli headshot possono fare la differenza in tale frangente, ma metterne a segno qualcuno su uno schermo così piccolo, e con una risoluzione così limitata, non è affatto semplice. La presenza di un pulsante sul touch screen per "prendere la mira" riflette un approccio generalmente più riflessivo rispetto alla filosofia tipica di Call of Duty. Capiterà spesso di rimanere dietro un riparo ed eliminare un avversario per volta, infatti, anche perché non sarà semplice sopravvivere più di qualche istante una volta esposti al fuoco nemico. Più che la campagna in single player, alla fine dei conti abbastanza corta e limitata, sono le modalità di contorno a costituire la vera forza di Call of Duty: Black Ops. Da questo punto di vista gli sviluppatori si sono superati, inserendo una variante arcade dello story mode, un gran numero di sfide con obiettivi differenti, l'allenamento a tempo nella Killhouse e persino la modalità Zombie. Ma non è finita qui: tramite la Nintendo Wi-Fi Connection, è possibile affrontare la già citata modalità Zombie insieme a un altro giocatore, nonché accedere a un gran numero di battaglie (deathmatch in singolo o a squadre, cattura la bandiera in singolo o a squadre, sabotaggio) per un massimo di sei partecipanti. Abbiamo avuto modo di fare qualche partita online e bisogna dire che tutto funziona alla perfezione, senza problemi imputabili al lag. La realizzazione tecnica del gioco è ottima, con scenari abbastanza dettagliati e discreti modelli poligonali. Purtroppo il frame rate, come già accennato, non è fluido come ci si poteva aspettare e mostra sovente il fianco a qualche incertezza, mentre la bassa risoluzione finisce inevitabilmente per rendere poco distinguibili i bersagli sullo sfondo, specie dalla distanza.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (68)
4.9
Il tuo voto

Call of Duty: Black Ops per Nintendo DS non può e non vuole in alcun modo rappresentare un'alternativa alle versioni "maggiori" del titolo Activision, questo è poco ma sicuro. Si pone dunque come un prodotto a sé stante, dedicato a chi magari possiede solo la console portatile dal doppio schermo e, tra una partita a New Super Mario Bros. e una a Brain Training, sente l'esigenza di un po' di azione "hardcore". Il sistema di controllo basato sul touch screen funziona discretamente bene e la realizzazione tecnica è buona, tuttavia è la quantità di modalità disponibili, tanto in singolo quanto in multiplayer, a costituire il vero punto di forza del gioco. L'inclusione di tali possibilità e addirittura della modalità Zombie non possono che testimoniare l'impegno da parte degli sviluppatori per realizzare il miglior Call of Duty possibile su DS. Obiettivo pienamente raggiunto.

PRO

  • Tante modalità di gioco
  • Multiplayer anche online
  • Buona realizzazione tecnica...

CONTRO

  • ...anche se il frame rate ha qualche incertezza
  • Campagna abbastanza corta e lineare
  • Sistema di combattimento non sempre impeccabile