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Il volo del Normanno innamorato

Se un inventore vichingo innamorato (nonché un po' svitato) si mette in testa di volare per amore, nessuna forza umana potrà distoglierlo dal suo obiettivo...a parte la gravità!

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   29/12/2010

Il periodo particolarmente ricco di titoli tripla A, tradizionalmente coincidente con la fine dell'anno solare, non ha escluso ovviamente neppure le piattaforme iOS, basti citare i capolavori N.O.V.A. 2 di Gameloft o Real Racing 2 di Firemint.

Il volo del Normanno innamorato

Il vantaggio di un mercato aperto e vario, come lo store di Apple ha dimostrato di essere, è però quello di dare la stessa (potenziale) visibilità sia ai super titoli che alle piccole produzioni, ampliando smisuratamente l'offerta e conseguentemente diversificando la domanda. Piccole produzioni non è però necessariamente sinonimo di giochino insulso (come la storia ci ha ormai insegnato): Vikings Can Fly! ad esempio incarna alla lettera quella genialità e freschezza di gameplay che, tranne rare eccezioni, latitano sulle altre piattaforme, grazie alle meccaniche semplici ma divertentissime che ne costituiscono il fulcro.

Con la testa fra le nuvole

La storia che fa da contorno alle buffe situazioni di Vikings Can Fly! vede protagonista Bjorn, un bizzarro inventore abbastanza conosciuto nel suo villaggio scandinavo ma che non aveva mai combinato nulla di importante nella sua vita. Tutto però cambia quando un giorno, avvicinandosi ad una cascata, vede intenta a lavarsi una magnifica valchiria, priva di vestiti e, fedele alla tradizione, dal fisico statuario. Facile dunque immaginare la reazione "carnale" del passionario vichingo: il suo tentativo di approccio viene però ovviamente (e brutalmente) respinto dalla nordica creatura anche perché, è bene ricordarlo, le valchirie erano deputate a raccogliere i corpi dei giovani eroi morti in battaglia per trasferirli nel Paradiso dei Guerrieri; di conseguenza, la loro forza fisica era almeno pari alla propria bellezza, con le immaginabili dolorose conseguenze per le terga di Bjorn. Vista così volare via la donna della sua vita, al giovane nordico vengono in mente tutte le (inutili) invenzioni che aveva precedentemente creato al fine di restare in aria il più a lungo possibile; lanciandosi da una rupe più e più volte avrebbe finalmente agganciato la giusta corrente d'aria e volato all'inseguimento della sua valchiria, seguendo la scia del suo intenso profumo. Scopo finale del gioco è quindi aiutare Bjorn, tramite tutta una serie di strumenti e power up, a volare fino al regno delle valchirie, attraversando i nove mondi della mitologia nordica. Considerata la stazza del vichingo, tale impresa non sarà almeno inizialmente facile: il primo decollo avviene infatti da una rupe con la sola forza delle sue gambe; come unico aiuto iniziale, è possibile utilizzare una piccola elica in legno, che garantisce dei piccoli recuperi di quota per ogni planata, e il turbo, una sorta di siero magico contenuto in una cornucopia, in grado di fare levitare chi lo beve. Ogni tentativo di volo però, destinato inevitabilmente a finire con un terrificante schianto al suolo, garantirà un bonus in oro direttamente proporzionale alla distanza percorsa.

Il volo del Normanno innamorato

Accumulando quindi denaro, si renderanno disponibili aiuti e bonus utili per allungare la planata e per aumentare lo slancio iniziale. Agli oggetti bonus però vanno poi sommati i punti delle abilità aeree, che alla stregua dei valori presenti in un RPG ne miglioreranno di volta in volta aerodinamicità, velocità, altezza della rupe e potenza del turbo; infine, grazie a tre utilissime rune magiche, è data la possibilità di una sorta di salvataggio in extremis mediante un sandalo alato, un vortice d'aria e un simpatico gruppo di vichinghi con uno scudo in spalla, pronto a lanciare di nuovo in aria chiunque stesse per cadere dal cielo. Controllare il volo di Bjorn è un'operazione soltanto apparentemente facile, perché è necessario gestire in maniera oculata tutte le possibilità offerte da bonus e turbo: la direzione di volo è data dall'inclinazione degli accelerometri, impostabili per l'uso sia orizzontale che verticale. In aria sono presenti pepite d'oro, utili per accumulare oro extra, e piccoli potenziamenti per il turbo. Gli utilissimi strumenti che permettono una gestione oculata delle risorse sono tutti racchiusi in una piccola finestra in alto a sinistra: altimetro, tachimetro e contachilometri infatti permetteranno di avere sempre la situazione sotto controllo, indicando quindi il momento migliore per intervenire con un sorso di turbo o con una runa. Per ottenere gli oggetti e gli upgrade indispensabili al fine di allungare la gittata del volo, servirà purtroppo ripetere moltissime volte voli che in origine si sa già essere disastrosi: questo perché le invenzioni più utili costano davvero molto oro. Un rischio di ripetitività è quindi ben presente ma la curiosità di vedere fino a dove si riesce a spingere il giovane vichingo prenderà in breve tempo il sopravvento. Tecnicamente parlando, Vikings Can Fly! si dimostra molto semplice ma altrettanto efficace, grazie ad un divertente stile cartoon e alla diversificazione immediatamente riconoscibile per i 9 mondi della mitologia scandinava (che si attraversano in orizzontale senza soluzione di continuità). Il titolo supporta inoltre Game Center ed offre ben 44 achievements, ognuno dei quali restituisce oro sonante (riscattabile dal menu Diario di volo) da spendere in invenzioni.

La versione testata è la 1.0
Prezzo: 0,79€
Link Apple Store

Conclusioni

Multiplayer.it
7.3
Lettori (14)
5.7
Il tuo voto

Giocare per la prima volta ad un titolo come Vikings Can Fly! può inizialmente lasciare interdetti; però, una volta capite le meccaniche e le giuste strategie da attuare, sarà davvero difficile abbandonarlo, concretizzandosi così la terribile formula tipica dei giochini poveri ma belli "ancora una e poi smetto". Bjorn non è carino come uno dei famosi uccelli arrabbiati, non cerca ad ogni costo di afferrare simpaticamente una caramella appesa a un filo, tuttavia il fine ultimo e sacro che persegue, cioè l'amore, ne giustifica abbondantemente i 79 centesimi necessari per il suo acquisto.

PRO

  • La simpatia di Bjorn
  • Divertente
  • Quel pizzico di tatticismo lo rende più profondo

CONTRO

  • Ripetitivo in alcuni frangenti
  • Una volta raggiunto lo scopo, può tranquillamente essere disinstallato