Come in Vindictus, sbucato anch'esso dalla scuderia Nexxon, la chiave di questo MMO è l'azione di stampo arcade integrata in un mondo fantasy. Ma se con Vindictus gli sforzi di Nexon mirano a portare i beat'em up in un contesto tridimensionale e più ampio, l'obiettivo di Dungeon Fighter Online è meno artificioso e punta direttamente a portare i classici picchiaduro a scorrimento nel mondo dei titoli online. Tra incantesimi, minotauri e draghi la memoria non può che tornare a Dungeons & Dragons Shadow Over Mystara e non solo per il look da manga fantasy ma anche perchè già all'epoca, in sala giochi, era possibile specializzare il personaggio, usare diverse abilità, scegliere strade differenti e giocare in quattro in cooperativa.
Un mondo a scorrimento orizzontale
Il cuore del titolo è ovviamente rappresentato dalle istanze, vista l'impossibilità dell'engine di articolare alcuni elementi tipici dei mmorpg come l'esplorazione libera. Un fattore pressochè impossibile da ricreare in un motore bidimensionale e improntato sul gameplay a scorrimento orizzontale. Sono quindi i dungeon, suddivisi in stanze sviluppate orizzontamente, che ci portano ad esplorare la maggiorparte del mondo di gioco. Per fortuna le istanze sono estremamente varie sia per dimensione che per livello di sfida e sono affrontabili sia in solitaria che con un party. Inoltre nei dungeon ci viene concesso un surrogato dell'esplorazione attraverso la possibilità di scegliere quale stanza esplorare dopo che abbiamo ripulito dai mostri quella in cui ci troviamo. Le uscite disponibili si illuminano quando diventano accessibili e non manca una minimappa per evitare che i giocatori smarriscano la via.
Ma Dungeon Fighter Online non ha niente da invidiare agli altri MMO per quanto riguarda NPC, quest, abilità basate sul mana, mestieri che consentono di specializzare ulteriormente le classi, oggetti di ogni tipo, elementi di gioco con cui interagire e avanzamento dei personaggi che al diciottesimo livello, attraverso una serie di quest, possono accedere a diverse specializzazioni. Poi, al quarantottesimo, le specializzazioni raggiungono il culmine e, purtroppo per ora solo nella versione orientale, al sessantesimo livello un eroe può cimentarsi in alcune quest epiche per intraprendere la carriera dell'eroe. Tra l'altro la presenza delle missioni garantisce situazioni specifiche e obiettivi particolari che arricchiscono un gameplay che pur essendo intuitivo e zeppo di mosse speciali, è pur sempre vecchio di parecchi anni. Inoltre la componente mmorpg porta con se altri vantaggi come la possibilità di combattere contro altri giocatori e di offrire opzioni come la scelta della difficoltà per ogni singola istanza. Purtroppo il PVP, lo diciamo subito, non è eccezionale. Le abilità studiate in funzione dei mostri e la scarsa mobilità di alcune classi non aiutano di certo il combattimento tra giocatori che risulta sbilanciato e noioso. Alcuni personaggi sono comunque più adatti agli scontri tra giocatori e le battaglie uno contro uno tra personaggi uguali recuperano in bilanciamento. Sul versante del teamplay invece, la questione è ancora più difficile da gestire. Infatti una squadra che ha più Gunner o Slayer rispetto a quella avversaria risulta quasi sempre vincitrice. I livelli di difficoltà sono 5, anche se la Strada dell'Eroe è implementata solo nella versione orientale del titolo. Ovviamente i livelli di difficoltà consentono di affrontare più volte la stessa istanza incrementando la longevità del titolo e l'esperienza guadagnata dai giocatori. Per affrontare un'istanza con la difficoltà esperto bisogna averla completata in normale, per accedere al livello Master è necessario ricevere una valutazione di grado B in modalità Esperto, mentre accedere al livello Eroe richiede addirittura di guadagnare il voto S completando il dungeon a livello Esperto. Un giocatore assiduo può arrivare al livello 30 in 5 giorni ma affrontare tutte le istanze e raggiungere il massimo livello richiede di giocare per diverse settimane.
FATIGUE POINTS
Per impedire un abuso generale del proprio corpo e dei server della software house, molti titoli Nexxon integrano un sistema scandito dai punti fatica. Ogni punto, dei 156 disponibili, viene consumato per ogni stanza visitata. Tornare nelle stanze già ripulite dai mostri non costa punti fatica e se i punti terminano in mezzo a un'istanza è comunque possibile portarla a termine. Una volta esauriti i punti non è più possibile affrontare dungeon fino alle 6 del giorno successivo.
Due generi che si fondono
La terra di Arad è piena di personaggi che ci chiedono di portare a termine missioni di ogni tipo ma nonostante il tentativo di strutturare l'esperienza intorno ai canoni del MMO il cuore pulsante di Dungeon Fighter Online, lo ribadiamo, è il combattimento. E nonostante l'ostacolo rappresentato dalla tastiera è chiaro da subito che il sistema di gioco, seppure più complesso rispetto ai classici, è in grado di rivaleggiare con i grandi nomi del genere beat'em up. Quello che manca, ovviamente, è un bilanciamento granitico viste le troppe abilità in gioco e la possibilità di essere accompagnati da un giocatore più forte senza particolari malus ai punti esperienza guadagnati. Ma in generale Dungeon Fighter Online tiene impegnate mani e cervello senza annoiare quasi mai e ci ricorda in vari frangenti come era divertente passare ore pestando scagnozzi in Final Fight, Streets of Rage, Vendetta e in decine di altri titoli. Ovviamente i mostri sono parecchi e variegati e, come nella miglior tradizione del genere, non mancano i campioni. Le versioni potenziate dei mostri base che sono ovviamente più resistenti e generalmente possono utilizzare un'abilità speciale.
Ma quando si parla di mostri il pensiero non può che andare ai boss di fine livello che in questo genere di titoli rappresentano la crema sulla torta alla crema. E per fortuna anche questo ingrediente è di ottima qualità. L'azione è infatti a dir poco serrata e scorre tra sequenze di attacchi, soffi del drago, abilità che bloccano i giocatori, catene dal cielo, bombe e decine di sprite immensi come la testa del Death Dragon. Insomma, la qualità dei boss fight è di primissimo livello e sotto il profilo della varietà delle situazioni, che in questo caso è l'elemento fondamentale, non c'è nulla di cui lamentarsi. Inoltre la pletora di abilità e la grafica colorata e varia scongiurano la sensazione di essere caduti in un incubo retrogaming in cui la partita non finisce mai. Anzi, più lunghi sono i quadri e più divertente è la partita, anche se, come per Vindictus, è apprezzabile la possibilità di affrontare una specifica sottosezione di un dungeon che può essere completata in pochi minuti ed è quindi affrontabile anche nei ritagli di tempo. Ovviamente a fine istanza, come nella miglior tradizione degli arcade bidimensionali orientali, troviamo anche la valutazione delle nostre prestazioni. I voti, che vanno dalla F fino alla tripla S, non sono solo funzionali a sbloccare i livelli di difficoltà ma ci permettono anche di ricevere punti esperienza extra e altri bonus. E infine, subito dopo il voto, si passa finalmente alla spartizione del bottino custodito dal boss appena sconfitto. Ovviamente il loot finale, come in ogni MMORPG che si rispetti, ci consente di trovare gli oggetti migliori in relazione all'istanza e alla difficoltà che abbiamo completato. Inoltre. con una mossa azzeccata vista la natura del titolo, Nexxon ha implementato la possibilità di vendere e riparare subito gli oggetti in nostro possesso per consentirci così di ripetere l'istanza o di passare subito a un'altra senza perdere tempo.
Pregi e difetti delle due dimensioni
In termini tecnici Dungeon Figher Online non è certo interessato a stupire. Ma i ragazzi di Nexxon non si sono limitati a copiare qualche sprite dell'epoca d'oro dei beat'em up e a riproporre il medesimo gameplay. Lo stile cartoon, la qualità delle animazioni e gli sprite spesso spiritosi e dettagliati conferiscono al titolo un'identità unica e offrono un quadro piacevole sia da guardare che da giocare. Le schermate sono spesso affollate e non mancano mostri e abilità speciali capaci di riempire l'intero monitor. Tra colonne di fuoco e speciali da decine di colpi insomma non c'è nulla di cui lamentarsi a patto ovviamente di apprezzare la gradifica bidimensionale. D'altronde 2 milioni di giocatori contemporanei nella sola Cina, 200 milioni di account, un anime e un manga danno l'idea dell'entità del brand DFO che nonostante la natura relativamente modesta, è frutto di un grosso impegno e presto godrà di nuovi corposi aggiornamenti. Non a caso anche gli effetti sonori sono numerosi e perfetti per ricreare l'atmosfera tipica sposando alla perfezione le mosse e le azioni dei personaggi. Ma è nel comparto sonoro che si nasconde l'unica pecca. Le musiche infatti, pur traendo ispirazione da vari generi musicali e rispettando i canoni del beat'em up, mancano di originalità e sono poco coinvolgenti.
Classi e specializzazioni
Slayer - Il combattente in corpo a corpo per eccellenza è capace di causare ingenti danni anche se non può usare alcun tipo di scudo. Le specializzazioni sono: il Blade Master che è vulnerabile ma infligge danni sempre maggiori, il Berserker che offre un buon bilanciamento tra difesa, mobilità e attacco e può causare danni prolungati nel tempo, il Soul Bender che grazie all'aiuto dei demoni può diventare estremamente resistente e attaccare da lontano e l'Asura che indossa un'armatura di piastre e ha tutte le abilità tipiche dei tank.
I potenziamenti al quarantottesimo livello di queste specializzazioni sono il Grand Master, l'Hell Bringer, il Soul Reaper e il Dark Knight.
Fighter - Direttamente dai primi Beat'em Up arriva il combattente specializzato nel combattimento senza armi. Pugni molto potenti, buona difesa ed estrema velocità sono ovviamente controbilanciate dalla portata estremamente ridotta degli attacchi. Le quattro specializzazioni sono: il Nen Master che ha capacità difensive e usa anche attacchi a distanza, lo Striker che attraverso le arti marziali aumenta la portata degli attacchi fisici, il brawler che infligge malus come la cecità ai nemici e il Grappler che può usare le prese immobilizzando e causando danni molto elevati ma è anche il combattente con il raggio d'attacco più ridotto.
Le relative sotto specializzazioni al quarantottesimo livello sono Blazing Flower, Champion, Hellcat, e Dervish.
Gunner - Il gunner resuscita i beat'em up western di vecchio stampo utilizzando armi da fuoco e attacchi a ripetizione molto potenti. Molto agili possono anche utilizzare la scivolata per uscire dalle situazioni più concitate e sono quindi estremamente utilizzati nel PvP. Attraverso alcune quest, come gli altri personaggi, anche il gunner ha accesso a 4 specializzazioni. Il Ranger è specializzato nei revolver che consentono attacchi molto veloci e consentono di effettuare critici devastanti. Il Launcher utilizza armi pesanti come la gatling, il lanciafiamme e il fucile laser e può attaccare a distanze incredibili. Il Mechanic invece è completamente diverso ed è incentrato sulla possibilità di usare robot, torrette e attacchi aerei. A chiudere troviamo lo Spitfire che si affida a proiettili speciali, granate, mine e altre abilità ad area.
Al quarantottesimo livello le specializzazioni diventano Desperado, Wrecking Ball, Machinist e Viper.
Mage - Il mago è ovviamente la classe con le abilità basate sul mana più potenti e altrettanto ovviamente si tratta del personaggio con meno punti vita. Rapido nei movimenti può comunque ridurre i danni grazie al Mana Shield. Le specializzazioni sono: l'Elementalist che utilizza gli elementi per generare attacchi a distanza, creare barriere difensive e teletrasportarsi, il Summoner che evoca creature molto utili in PvE ma mal bilanciate in PvP, il Battle Mage che attacca anche in corpo a corpo potenziati magicamente e si muove rapidamente e la Witch può volare, attaccare ad area e utilizzare incantesimi a singolo bersaglio molto potenti.
Al quarantottesimo le rispettive specializzazioni sono Archmage, Gaia, Bellatrix e Sorceress.
Priest - L'ultima classe disponibile nella versione occidentale di Dungeon Fighter Online è il curatore che, ispirandosi ad alcune specializzazioni di Dungons & Dragons, è anche un guerriero molto resistente. Attraverso le quest di specializzazioni anche il Priest può accedere a quattro varianti. Il Crusader veste l'armatura di piastre e può sia curare, sia conferire bonus ai compagni, sia potenziare le proprie abilità di combattimento. Il Monk combatte molto rapidamente utilizzando armi corpo a corpo orientali e può evitare gli attacchi avversari con alcune mosse evasive. L'Exorcist è sia la classe più lenta sia quella che può causare il quantitativo di danno più elevato grazie ad alcune combo molto potenti. L'Avenger invece non è ancora disponibile, nemmeno in Corea, ma a quanto pare può trasformarsi in demone diventando molto forte ma decisamente lento.
Le tre specializzazioni al quarantottesimo livello diventano Paladin, Templar e Hyperion.
Thief - Il ladro, disponibile solo in Cina, Sud Corea e Giappone, è ovviamente agile e capace di causare ingenti danni utilizzando i pugnali. Attualmente sono disponibili solo due specializzazioni e sono il Rogue, che combatte a corto raggio e ha la capacità di evitare gli attacchi nemici, e il Necromancer che può evocare i non morti grazie ai poteri oscuri ereditati dagli elfi oscuri. Al quarantottesimo livello i personaggi possono rispettivamente diventare Silver Moon e Death Bringer.
Conclusioni
In sostanza ci troviamo davanti al beat'em up più ricco e strutturato di tutti i tempi, che ci offre anche la possibilità di giocare online. Le possibilità sono numerose e contano missioni per specializzarsi, mestieri che garantiscono bonus alle classi, quest di ogni tipo e istanze estremamente difficili che richiedono un altissimo livello di cooperazione. E nonostante le microtransazioni, secondo l'apprezzabile filosofia Nexxon, ogni componente di Dungeon Fighter Online può essere sviscerata anche da chi gioca gratuitamente. Ma ovviamente, come ogni formula, anche questa ha i suoi contro. Scegliere un paradigma ludico datato impone infatti limiti su animazioni, fisica, esplorazione e condiziona il grado di sfida poichè il genere non si adatta perfettamente alle meccaniche dei MMO. Inoltre, quando si gioca in gruppo, è il leader che sceglie le stanze da visitare e questo riduce ulteriormente la sensazione globale di libertà che sarebbe stata maggiore consentendo ai giocatori di dividersi. Inoltre solo le versioni orientali di DFO consentono di giocare il ladro e implementano le quest epiche per diventare eroi di Arad. Due features che non figurano nemmeno nella versione americana e quindi difficilmente saranno incluse nella versione europea.
PRO
- Ricco e peculiare
- Ottima grafica bidimensionale
- Giocabile e rapido
CONTRO
- Formula datata
- PVP sbilanciato
- Come per Vindictus, giocare dall'Europa al momento è problematico