55

Campioni si nasce

Il quinto episodio della saga di pugilato EA è quello destinato ad entrare nel cuore di tutti. Siete pronti a calarvi nei panni di Andre Bishop?

RECENSIONE di Dario Rossi   —   24/02/2011

Versione testata: Xbox 360

La saga di Fight Night è un caso molto particolare nella lineup di EA Sports, anziché la solita cadenza annuale già vista in altre simulazioni sportive della software house canadese, i vari episodi di questa serie pugilistica sono stati relativamente pochi e ben mirati. Di fatto questo è il quinto, e rispettivamente il terzo nelle piattaforme nextgen, una timeline che ha sempre garantito tangibili miglioramenti ad ogni edizione, oltre ad una relizzazione tecnica di assoluto rilievo. Fight Night Champion però esce piuttosto a ridosso del recente Round 4, quali sono quindi i motivi in grado di persuadere l'utente ad un ulteriore acquisto? Molti a dire il vero, a partire dal desiderio di fornire un'edizione del franchise realmente appetibile per tutti, ma in prima linea presentare la modalità che caratterizza questo episodio, denominata, poco sorprendentemente, Champion. I risultati superano le più rosee aspettative. Vediamoli.

Adrianaaaaa

Alzi la mano chi di voi ha mai nutrito il desiderio intimo di calarsi nei panni del boxer, non tanto nella canonica, algida carriera ormai vista in ogni titolo sportivo. Parliamo di un approccio più intimo e, perché no, romanzato e metaforico del grande sogno americano. Rocky Balboa fa scuola, ma si attinge a piene mani anche da Cassius Clay o The Hurricane per raccontare la vicenda dell'atletico pugile di colore Andre Bishop, il nostro alter ego digitale che guideremo lungo un tragitto difficile ma entusiasmante, dai bassifondi della periferia fino alla redenzione e il trionfo. EA Sports spinge nella direzione giusta plasmando l'escalation sulle corde di un'avventura intervallata da svariati filmati, che presentano il personaggio principale con azzeccati comprimari. In soldoni ci ritroviamo ad affrontare una serie di incontri e minigiochi subordinati a vari obiettivi proposti dalla modalità, uniti tra loro da una storia piacevole, coinvolgente e che non priva mai del senso di empatia verso il protagonista.

Campioni si nasce

Andre non se la passa decisamente bene, dopo una serie di match promettenti sembra prospettarsi per lui un roseo futuro sportivo, ma purtroppo il suo destino si scontra rovinosamente con la crudeltà di uno spietato manager. Ritrovatosi ingiustamente in prigione, deve affrontare l'odio dei suoi poco rassicuranti compagni, trovare dentro se stesso la forza di reagire, e uscire da quell'inferno per riprendersi ciò che gli spetta di diritto. Ce la farà anche grazie all'aiuto di una donna che crede in lui. Tra i personaggi incontrati troviamo il burrascoso fratello di Andre, fermamente intenzionato a seguire le sue orme, un simpaticissimo quanto canonico coach (sei una scamorza!), e lo spocchioso Isaac Frost nei panni dell'inevitabile antagonista (ti spiezzo in due!). A tutto questo si aggiunge la proverbiale ciliegina sulla torta, rappresentata dal coverage ufficiale Espn, assistiamo quindi a frequenti trasmissioni fittizie condotte da giornalisti sportivi in carne ed ossa, in una miscela dove il limite tra virtuale e reale si assottiglia pericolosamente. La carriera è lunga e piena di sorprese, è necessario imparare alla perfezione il nuovo sistema di controllo Full Spectrum per adeguarsi ai vari obiettivi, e gli scontri più drammatici vengono enfatizzati da un accompagnamento sonoro di grande effetto. Insomma, la modalità Champion è il vero fiore all'occhiello di questa edizione, realizzata magistralmente e in grado di entusiasmare il giocatore, ma non è certo finita qui...

Campioni si nasce

Questione di fotorealismo

Tante sono le cose da fare dopo aver congedato il nostro amico Bishop, a partire dalla modalità Legacy che ritorna in splendida forma, dandoci la possibilità di scegliere il nostro pugile da un ricco campionario, oppure crearne uno da zero. Anche in questo caso ci troviamo ad affrontare una lunga serie di incontri dalla difficoltà crescente, dalle campionati amatoriali fino alla vetta mondiale. Oppure possiamo gettarci sul ring istantaneamente attraverso l'onnipresente partita rapida, e anche in questo caso la scelta è quasi vertiginosa: ben 75 pugili incluse le star storiche. Si parte da Mike Tyson, passando da Muhammad Ali, Oscar De la Hoya e Jake Lamotta. E' addirittura possibile sbloccare i personaggi della modalità Champion, oltre alla scontata possibilità di presentarci col nostro atleta personalizzato.

Campioni si nasce

Fight Night Champion è ben più di una mera riproposizione aggiornata, quanto un prodotto profondamente rivisto in tutti i suoi reparti, a partire dall'aspetto grafico, che raggiunge in questa incarnazione la sua massima espressione ed efficacia. E' difficile annoiarsi di fronte allo spettacolo visivo orchestrato da EA Sports, ma è tremendamente facile sviluppare dipendenza di fronte ai suoi interminabili particolari e al fotorealismo. Una quantità praticamente interminabile di scene di preparazione, presentazioni roboanti e contorni di lusso, lasciano lo spazio ad un motore poligonale ancora capace di stupire come cinque anni fa. La modellazione poligonale dei pugili lascia sovente esterrefatti, in particolar modo la resa della carne e i muscoli scossi dai poderosi colpi, la precisione dei tatuaggi, il sudore copioso e realistico, fino ai sofisticati effetti di mapping per rendere la lucentezza dei tessuti. Un sapiente utilizzo del motion blur riesce addirittura a non far pesare il dimezzamento del framerate rispetto alle passate edizioni. Eccezionale anche la resa dei vari ring, che spaziano dalle palestre polverose alle arene più imponenti. Non da meno si rivela l'accompagnamento audio, caratterizzato da una colonna sonora incalzante, effetti realistici ed una telecronaca in grado di rappresentare efficacemente l'andamento degli incontri. La versione recensita è quella inglese, quindi priva di localizzazione italiana.

Obiettivi Xbox 360

Come da copione, Fight Night Champion offre i canonici 1000 punti suddivisi lungo 44 obiettivi. Molti dei quali ovviamente legati alla modalità Champion. Ma preparatevi ad impiegare una considerevole quantità di tempo nel miglioramento del vostro pugile nella modalità Legacy, oppure a sconfiggere qualche avversario umano nelle palestre online. Comunque vada, infilatevi quei guantoni, scamorze!

La potenza è nulla senza controllo

L'elemento davvero fondamentale è rappresentato dal nuovo sistema di controllo Full Spectrum, che seppur proseguendo la volontà degli sviluppatori nel proporre una giocabilità fortemente subordinata alle levette analogiche, si apre potenzialmente ad una fetta di utenza anche estranea alla disciplina trattata. Il meccanismo è più intuitivo di quanto sia lecito pensare leggendo questa recensione, il controllo dei pugni è gestito sui rispettivi lati della levetta analogica destra, mentre specifiche combinazioni e mezze lune permettono colpi più elaborati e incisivi. I tasti e i grilletti dorsali vengono invece utilizzati per la gestione delle schivate e le parate. L'aspetto più entusiasmante di tale sistema affiora solamente dopo averlo compreso nella sua interezza. Lo scopo è trovare quel ritmo che caratterizza e rende così affascinante la boxe reale, e i più grandi atleti che l'hanno nobilitata negli anni, il tutto senza costringere il giocatore a contorti funambolismi su apparecchiature che non saranno mai in grado di rendere il giusto livello di precisione. Il risultato a nostro avviso è duplice, oltre a smussare la giocabilità in favore di un utenza meno smaliziata, si riesce ad avere un quadro molto più nitido e conciso di cosa accade sul ring, abbandonando ben presto i colpi inutili, decisamente deleteri per la forma del nostro amato pugile. Ulteriore riprova è conferita dagli obiettivi specifici della modalità Champion, come il combattere con un solo pugno, condizioni alle quali il rinnovato sistema si adatta brillantemente. Esistono tuttavia margini di miglioramento, come dimostrato dal leggero ritardo nell'esecuzione dei comandi, talvolta fastidioso, e la resa non sempre ottimale delle animazioni nel trasmettere il senso del picchiare l'avversario. Infine i combattenti gestiti dalla cpu contrappongono una resistenza talvolta snervante e non proprio realistica, anche se molto legata al livello di difficoltà scelto. Nonostante tutto, la strada intrapresa da EA per questo nuovo capitolo si dimostra vincente e aperta a futuri sviluppi, come una modalità Champion ancora più ricca. Per quanto riguarda l'online, è pienamente supportato il servizio Xbox Live per affrontare giocatori di tutto il mondo, arricchito questo giro da una modalità collettiva, che ci offre la possibilità di aggregarci con altri giocatori in vere e proprie palestre virtuali.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.2
Lettori (100)
8.9
Il tuo voto

C'era veramente bisogno di questo Fight Night Champion? La risposta è fragorosamente affermativa. EA coglie nel segno due obiettivi di grande importanza, sia proponendo una carriera dal taglio cinematografico in grado di colpire il cuore del giocatore, fino alla pesante quanto efficace smussatura al sistema di controllo, in grado di accontentare sia gli esigenti di una simulazione realistica, ma anche chiunque voglia semplicemente avvicinarsi a questa affascinante disciplina. La realizzazione tecnica tocca nuove vette di eccellenza, confermandosi come riferimento assoluto del genere, e le tante modalità presenti garantiscono una fruizione di lunga durata, senza contare l'online. Più di tutto emerge il fatto di respirare e vivere profondamente la boxe, come prima e più di prima. Un appuntamento praticamente obbligatorio per tutti gli amanti di questa saga, un debutto caldamente consigliato a tutti gli altri. Margini di miglioramento per il futuro non mancano, ma nel frattempo godiamoci questo meraviglioso presente.

PRO

  • Realizzazione tecnica poderosa
  • Modalità Champion davvero entusiasmante
  • Sistema di controllo semplificato ma non privo di profondità

CONTRO

  • Lieve ritardo nell'esecuzione dei colpi
  • Qualche contatto ancora non convince appieno
  • Resistenza della cpu talvolta snervante