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Great Little War Game, recensione

Disponibile tanto per iPhone quanto per iPad, e in lavorazione per PlayStation Vita, Great Little War Game ci offre venti intense missioni e un gameplay ricco di spessore

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   23/06/2011

"In guerra, la verità è la prima vittima", diceva il poeta greco Eschilo; ma i toni utilizzati dagli sviluppatori di Rubicon Development per il loro nuovo RTS su piattaforma iOS, Great Little War Game, sono decisamente diversi e tendono a prendere in giro la tradizione bellica. In tal senso, i brevi dialoghi (purtroppo solo in inglese) che intercorrono fra il Generalissimo e i suoi sottoposti prima di ogni missione chiariscono perfettamente l'atmosfera che si respira all'interno delle mappe, quando a turno bisogna muovere le proprie truppe verso l'obiettivo designato, produrne di nuove, attendere i nemici e cercare, nella maggior parte dei casi, di sopraffarli.

Great Little War Game, recensione

I venti livelli disponibili nella campagna in single player offrono una certa varietà dal punto di vista degli scenari anche se forse peccano per quanto concerne la curva d'apprendimento. La maggior parte delle azioni bisogna infatti apprenderle con la pratica, specie i meccanismi che regolano gli scontri a fuoco, e già dalla terza missione la mappa diventa talmente grande e articolata da costringerci a ricorrere al pur ottimo sistema per il salvataggio della partita, dotato di più slot per far fronte a qualsiasi esigenza e capace di ributtarci immediatamente nell'azione non appena avviamo nuovamente il gioco. Il fattore tempo per un mobile game è fondamentale ed è chiaro che il genere degli RTS operi in controtendenza rispetto a quella che spesso è una fruizione estemporanea, che magari non dura più di pochi minuti. Diciamo che in tale frangente Great Little War Game si muove fra alti e bassi: da una parte riesce a essere sufficientemente "elastico" e a garantire la ripresa rapida della missione in caso di interruzione, dall'altro alza velocemente il tiro e ci mette di fronte a scenari subito impegnativi, la cui difficoltà andava magari gestita in modo più graduale.

Si sta come d'autunno...

Il sistema di controllo del titolo di Rubicon Development è interamente basato sul touch screen e interpreta le dinamiche degli strategici a turni nel modo più classico: un tocco per selezionare un'unità, che si tratti di un soldato o di un veicolo; un altro per determinare la "casella" che vogliamo raggiunga; un tocco ulteriore per portare un attacco se c'è un obiettivo a portata. All'inizio dà un po' fastidio il fatto che ci sia bisogno di selezionare nuovamente l'unità per attaccare, visto che in genere la manovra offensiva risulta conseguente al movimento. Se sotto questo aspetto le soluzioni adottate da Great Little War Game si rivelano un po' macchinose, ben diverso è il discorso globale circa la gestione delle unità, che non devono rimanere necessariamente ferme dopo aver aperto il fuoco ma possono ancora spostarsi se non hanno sfruttato pienamente tale capacità in precedenza.

Great Little War Game, recensione

In soldoni, possiamo spostare un soldato quanto basta per permettergli di colpire un nemico, quindi magari fargli raggiungere un riparo. Si tratta di dettagli che però messi insieme dipingono il quadro di un gameplay ricco di spessore, tanto più avvincente quanto più si apprezza il filone degli RTS. Ci è piaciuto di meno, rimanendo sul tema della giocabilità, l'eccessiva complessità delle mappe. L'alternanza di zone rialzate (che applicano un bonus alla portata delle nostre armi) e ribassate, con tanto di eventuali corsi d'acqua, finisce infatti per limitare in modo significativo la nostra libertà di movimento, con le unità che spesso devono "fare la fila" per raggiungere magari una posizione lontana sulla mappa e che non trovano conforto in un'implementazione limitata dei veicoli. Ci si può trovare, dunque, in situazioni spiacevoli e frustranti, in cui magari bisogna accorrere in forze verso la base nemica ma solo per raggiungerla sono necessari svariati turni. Un problema che, per fortuna, non mette in ombra i molteplici punti di forza del gioco, fra cui troviamo anche una realizzazione tecnica di buon livello, con discrete animazioni per i soldati e location ben disegnate e differenziate.

La versione testata è la 1.4.1
Prezzo: 0,79€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (6)
5.2
Il tuo voto

Per soli 79 centesimi della versione iPhone, Great Little War Game ci mette a disposizione una campagna in single player composta da venti missioni impegnative e coinvolgenti, una simpatica modalità multiplayer "passa e gioca" e una modalità "schermaglia" per mettere alla prova la nostra bravura all'interno di alcuni scenari da incubo. Sono però le molteplici sfaccettature del gameplay a rendere il titolo di Rubicon Development davvero meritevole di interesse per gli amanti degli RTS, grazie anche al gran numero di unità disponibili e ad alcune idee originali circa la loro gestione, in termini di movimento e capacità offensiva. Non mancano gli spigoli e le zone d'ombra, come evidenziato nel corpo della recensione, ma la bontà del risultato finale è fuori discussione. Se apprezzate il genere, procedete immediatamente all'acquisto.

PRO

  • Corposo, sfaccettato e divertente
  • Venti missioni e tre modalità
  • Buona realizzazione tecnica

CONTRO

  • Conformazione delle mappe talvolta discutibile
  • I livelli diventano subito molto lunghi e impegnativi