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X-Men Destiny, recensione

Promettente sulla carta, il tie-in sviluppato da Silicon Knights si dimostra, alla prova dei fatti, uno dei titoli peggiori dell'anno. E se su PS3 e Xbox 360 il gioco tocca il fondo, nella versione Wii comincia anche a scavare

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   19/10/2011

Versione testata: Wii

Era un bel po' di tempo che non veniva realizzato un videogame basato sui supereroi mutanti dell'universo Marvel, dunque l'annuncio di X-Men Destiny è stato salutato con entusiasmo dai tantissimi fan del fumetto. Per anni ai primi posti delle classifiche di vendita americane, le testate dedicate agli X-Men hanno conosciuto periodi di maggiore popolarità, come spesso accade, in concomitanza con l'uscita nei cinema dei relativi film, l'ultimo dei quali ("X-Men - L'Inizio") è riuscito nell'arduo compito di portare sullo schermo una vicenda interessante e spettacolare nonostante la mancanza di alcuni dei personaggi più rappresentativi provenienti dalla "Scuola per Giovani Dotati" del Professor Charles Xavier.

X-Men Destiny, recensione

Si tratta di una chiave di lettura interessante, nel senso che magari gestire un gran numero di personalità di spicco all'interno della medesima storia può essere un problema, in quanto un eroe può rubare la scena all'altro e alla fine della fiera entrambi potrebbero lamentare una scarsa valorizzazione. È forse per questo che gli sviluppatori di Silicon Knights, in collaborazione con lo scrittore Marvel Mike Carey, hanno pensato di non realizzare il solito tie-in in cui è possibile controllare i vari Ciclope, Wolverine, Colosso e così via, bensì di introdurre tre nuovi personaggi che di punto in bianco scoprono di possedere poteri mutanti e che nel corso dell'avventura vengono chiamati a decidere il proprio destino, nella fattispecie se preferiscono combattere al fianco degli X-Men oppure entrare a far parte della "Confraternita dei Mutanti Malvagi" (certo che in casa Marvel vengono in mente idee davvero stupide, e neanche troppo di rado a ben vedere) agli ordini del potente Magneto.

X-Men Destiny, recensione

I tre personaggi in questione sono Aimi Yoshida, una ragazzina giapponese scampata alla cattura della propria famiglia da parte delle organizzazioni anti-mutanti; Grant Alexander, il tipico ragazzotto americano a cui piace giocare a football; Adrian Luca, figlio di un estremista che odiava i mutanti e che è stato ucciso durante degli scontri. Nel gioco possiamo scegliere quale dei tre impersonare, quindi che tipo di poteri desideriamo possedere: la capacità di emettere raggi energetici, una pelle dura come la pietra con annessa super-forza oppure l'abilità di manipolare le ombre per trasformarle in lame taglienti.

La triste realtà

L'interessante incipit narrativo, che introduce personaggi nuovi e tutti da scoprire, nonché le potenzialità insite nelle scelte da effettuare durante il gioco, non vengono purtroppo accompagnate da una struttura in grado di reggerne il peso, tanto dal punto di vista tecnico/artistico quanto dal punto di vista del gameplay. Bastano infatti pochi secondi per appurare la scarsa qualità del prodotto di Silicon Knights, a cominciare dalle mediocri sequenze nell'ormai inflazionato stile "fumetto animato", con un character design decisamente non all'altezza dei comics Marvel da cui il gioco è tratto, e proseguendo con tutta una serie di elementi sinceramente inguardabili: modelli poligonali spigolosi, malamente animati (neppure muovono la bocca durante i dialoghi...), con texture caratterizzate da una risoluzione talmente bassa da mostrare pixel enormi (vedi i tatuaggi sulle braccia di Adrian), che combattono avversari tutti uguali all'interno di scenari spogli, piatti, molto brutti da vedere, con effetti d'interazione impresentabili (le mura che vengono colpite e "scompaiono" magicamente) e una valanga di glitch che includono compenetrazioni (una volta il nostro personaggio è misteriosamente affondato nel suolo, per fortuna senza incastrarvisi) e problemi nella gestione della visuale, davvero scomoda, specie durante i combattimenti con gli avversari più tosti.

X-Men Destiny, recensione

I possessori di Wii sono abituati a produzioni tecnicamente deludenti, specie quando si tratta di titoli multipiattaforma, ma X-Men Destiny stabilisce nuovi standard in tal senso, tanto che stupisce davvero come in tutta la fase del processo di sviluppo nessuno si sia accorto di quante falle avesse il gioco. Falle che purtroppo non si limitano alla grafica e alla cifra artistica, ma affliggono anche il gameplay, malamente "abbozzato" rispetto alle pur nobili premesse. Non basta infatti inserire tre personaggi e porre il giocatore di fronte a delle scelte, se poi tali elementi non sfociano in una differenziazione dell'esperienza. Di tanto in tanto è possibile allinearsi con i "buoni" o con i "cattivi", ma le carte in tavola fondamentalmente non cambiano e ci ritroviamo a menare le mani sempre nei soliti modi, contro i soliti nemici, inframezzando gli scontri con sessioni platform che scimmiottano Uncharted e Prince of Persia (quello in cel shading) senza avere un minimo del carisma e della qualità di questi due prodotti. Il sistema di potenziamento non ha nulla a che vedere con le meccaniche proprie dei giochi di ruolo, come invece era stato fatto intendere prima dell'uscita, e le nuove abilità nascondono anch'esse qualche magagna, ad esempio il potere di materializzare degli "aculei" intorno al personaggio fallisce nell'obiettivo di sbaragliare gli avversari perché il sistema semplicemente fallisce nel rilevare la collisione.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.5
Lettori (9)
4.5
Il tuo voto

Nonostante le premesse interessanti, X-Men Destiny si rivela una delusione su tutta la linea; soprattutto nella versione Wii, che dal punto di vista tecnico risulta davvero inguardabile. I problemi del titolo sviluppato da Silicon Knights non si fermano comunque alla forma, bensì intaccano (e tanto) anche la sostanza. In primo luogo le tanto decantate scelte che è possibile fare nel corso dell'avventura non producono differenze sostanziali, i combattimenti risultano oltremodo ripetitivi e ci sono evidenti problemi legati alla rilevazione delle collisioni e alla gestione della visuale, deputata in questo caso al d-pad integrato sul Wii-mote e dunque molto difficile da regolare durante gli scontri. Sarebbe stato bello parlare di un tie-in riuscito e pieno di buone idee, ma la realtà è purtroppo diversa e X-Men Destiny si pone come uno dei giochi peggiori usciti quest'anno.

PRO

  • Tante le potenzialità del gioco...

CONTRO

  • ...tutte sfruttate male
  • Realizzazione tecnica terribile
  • Azione ripetitiva e priva di spunti degni di nota
  • Diversi glitch più o meno gravi