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Dungeon Defenders, recensione

Con un orco in cortile non si può prendere il tè in pace. Sporca, emette dei versi fastidiosissimi e prende a mazzate le macchine dei vicini: bisogna rimediare

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   07/11/2011

Versione testata: PC Windows

Se hai un castello e un giorno ti trovi a dover difendere dei cristalli magici, che normalmente usi per far calare le mutande alle elfe, da delle brutte creature bavose, hai un'unica possibilità: comprare il supercannoneallargaorifiziespaccagonadi +5000. Purtroppo c'è la crisi economica, lo spread è veramente spread e ti mancano i soldi anche solo per acquistare la carta igienica per tutti i bagni del maniero. Niente super cannone, sorry, costa troppo e non piace alla Merkel. Non ti resta che mettere il tuo destino nelle mani di quattro eroi d'accatto, di quelli che si trovano nelle segrete di qualsiasi castello ad ammazzare topi e a fare collezione di spade arrugginite da vendere al primo mercante generico di passaggio. Che vita grama.

Dungeon Defenders, recensione

Fortunatamente consumano mana invece che soldi e in loro intravedi ampi margini di miglioramento. In fondo i quattro sono dotati di capacità difensive e offensive niente male, almeno sulla carta, e c'è bisogno di portarli in giro sulle Maserati.
Certo che i nemici sono davvero pericolosi. Alcuni aprono le porte con l'alito, altri trasformano la muffa dell'ombelico in bombe velenose (quando non la mangiano), per non parlare di quelli col sudore acido e degli altri che usano i peli pubici per affilare le spade. C'è pure un grosso drago, che probabilmente non ha trovato posto nel cast di Skyrim (come si sa, i draghi li ha inventati Bethesda). Insomma, per dirla come Adriano Celentano, la situazione non è buona... e puzza pure.

Contenuti

Dungeon Defenders si riassume pronunciando tre volte il suo nome ad alta voce, come Beetlejuice. Descriverlo è facile: è il classico tower defense in cui bisogna costruire strutture difensive per bloccare le ondate nemiche. Più difficile rendere il fatto che sia uno dei migliori esponenti del genere, soprattutto se giocato in multiplayer. All'inizio bisogna scegliere quale dei quattro personaggi utilizzare in azione: il mago, la cacciatrice, il guerriero e il monaco.

Dungeon Defenders, recensione

Ognuno dispone di cinque difese e di quattro poteri speciali, due attivabili spendendo mana e due legati all'arma. Le difese non sono tutte disponibili sin dall'inizio e vanno sbloccate salendo di livello. All'inizio non ci saranno moltissime scelte in termini di modalità di gioco, ma superando le mappe nella campagna si apriranno tutta una serie di possibilità di personalizzazione delle partite che permetteranno di rigiocare le mappe più volte, sempre in modo differente.
Il gameplay è diviso idealmente in tre fasi: la fase di pianificazione, in cui si sceglie come spendere le risorse per tirare su le difese, la fase di combattimento, in cui arrivano i nemici, e la fase di raccolta e potenziamento, in cui si fa la conta delle risorse e si migliora il personaggio. In realtà la distinzione tra le fasi non è così netta e, ad esempio, è possibile costruire difese anche nel corso dell'azione, senza dover aspettare la fine del round.

Come ti allungo il brodo

Crediamo che il modo migliore di lodare Dungeon Defenders sia parlare del fatto che ci stiamo giocando ben oltre i doveri redazionali, ovvero, che ci è piaciuto così tanto da farcelo giocare oltre la recensione. Non si tratta di un titolo originale, questo no, visto che ormai di tower defense è pieno il mondo dei videogiochi, ma è fatto veramente bene e il gameplay è così raffinato da farlo assurgere di prepotenza ai vertici del genere.

Dungeon Defenders, recensione

Ad aiutarlo sono anche gli elementi gioco di ruolo che, legati all'online, creano quel processo per cui si prova soddisfazione a far crescere il personaggio e ad affrontare sfide sempre più difficili, improbe per imberbi eroi di basso livello. Giocare in single player è divertente, come negarlo, e per superare tutte le mappe che separano dalla sequenza finale ci vorranno diverse ore in cui sicuramente non si rimpiangeranno i pochi soldi spesi per acquistarlo, ma è in multiplayer che Dungeon Defenders sboccia e mostra il suo lato migliore. Le mappe sono disegnate per essere piuttosto abbordabili, soprattutto ai livelli di difficoltà più bassi (facile e normale), ma non mancano sorprese e le mappe avanzate, quelle con almeno due cristalli, diventano piuttosto impegnative, soprattutto quando si gioca con gli altri e il numero di nemici si moltiplica esponenzialmente. Non mancano oggetti da raccogliere, caratteristiche da potenziare, extra da scoprire e pet da accudire. Tutto contribuisce a creare una formula vincente e dalle molte sfumature, che consente un approccio più leggero, ma anche uno più dedicato per quelli che vogliono scoprirne tutti i segreti.

Tecnica e palle di fuoco

L'interfaccia è molto semplice da usare, comoda sia con il joypad che con la tastiera. Con la pressione di pochi tasti si è pronti a piazzare le difese, a deciderne l'orientamento e, nel caso, a potenziarle o a venderle. Anche il controllo dei personaggi è molto diretto, con un tasto per saltare e due per usare gli attacchi dell'arma base (i pet fanno tutto da soli). Insomma, bastano pochi minuti e si è pronti per giocare. Volendo c'è anche un veloce tutorial che spiega tutte le meccaniche base del gioco, così da non vivere con il sospetto di essersi persi per strada qualche pezzo.
Dal punto di vista visivo Dungeon Defenders è caratterizzato da un aspetto cartoon, con personaggi cartoon e colori cartoon. Niente di trascendentale, in realtà, ma il tutto è ben fatto e, soprattutto, fluido anche su PC dalla potenza limitata. L'unica vera nota stonata è la colonna sonora, che conta pochi brani molto ripetitivi e una manciata di effetti sonori di poco peso. Niente di fastidioso, in realtà, ma nemmeno roba da strapparsi le mutande e lanciarle umidicce contro lo schermo.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.8
Lettori (40)
8.1
Il tuo voto

Dungeon Defenders è un gioco dinamico e ricco di contenuti, al punto che ci si stupisce del basso prezzo di vendita (poco più di dieci euro). A dirla tutta è anche molto più longevo della maggior parte dei titoli tripla A, che costano cinque o sei volte tanto, e la modalità multiplayer non sembra messa lì giusto per allungare il brodo, ma è parte fondamentale dell'esperienza, al punto da far velocemente dimenticare di poter giocare anche in single player. Da notare il supporto costante del team di sviluppo che, forte delle centinaia di migliaia di copie vendute, sta producendo novità a ritmo costante (ad esempio ad Halloween hanno regalato una mappa sfida, dei costumi e dei nuovi oggetti a tema). Che altro vi serve di sapere per capire che si tratta di un ottimo prodotto? Che ve lo venga a spiegare un orco?

PRO

  • Ricco di contenuti
  • Multiplayer eccezionale
  • Meccaniche di gioco rifinite

CONTRO

  • Colonna sonora ripetitiva
  • Poco originale

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: GeForce GTX 560 Ti OC
  • Sistema operativo: Windows Vista

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP / Vista / 7
  • Processore: Dual-core processor a 1.0 Ghz
  • RAM: 1 GB
  • Scheda video: con supporto per shader 3.0 e 256 MB di memoria
  • Spazio su disco: 2 GB
  • DirectX: 9.0c

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: Windows 7
  • Processore: Dual-core processor a 2.0 Ghz
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: con supporto per shader 3.0 e 512MB di memoria