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Chi vuole picchiare Pikachu?

I popolarissimi mostriciattoli alle prese con la loro prima cartuccia per il nuovo portatile Nintendo in uno spin-off di azione e combattimenti

RECENSIONE di Christian Colli   —   21/12/2011

Per i fan dei Pokémon, ogni nuovo spin-off rappresenta un salto nel buio. Nella maggior parte dei casi, ci si ritrova con la certezza di avere tra le mani un prodotto sviluppato in poco tempo per sfruttare il sempreverde franchise, facendo leva sui fan più accaniti o sul pubblico dei più piccini. Questo non significa, quindi, che tutti gli spin-off della serie madre, quella proposta a coppie di colori, per intenderci, siano scadenti prodotti senz'anima. Tanto per fare un esempio, uno dei migliori prodotti di questo tipo è un flipper virtuale, e la serie Pokémon Ranger, pur nella sua semplicità, propone una struttura particolare e ben congegnata.

Chi vuole picchiare Pikachu?

Okay, questo non è il caso di Super Pokémon Rumble che, invece, è proprio un gioco sviluppato con due scopi precisi: in primo luogo, collocare il franchise su Nintendo 3DS (probabilmente per spingerne le vendite?) in attesa del prossimo capitolo della serie principale; poi, per incassare sicuramente qualcosa, sfruttando una coloratissima scatola e l'interesse dei bambini nei confronti dei mostri tascabili Nintendo, a prescindere dalla reale qualità del gioco. Pikachu si meriterebbe un po' di più...

Ready to rumble?

Super Pokémon Rumble dovrebbe essere una sorta di sequel del quasi omonimo Pokémon Rumble proposto tramite WiiWare un paio di anni fa. In realtà, i due giochi sono praticamente identici anche tecnicamente, ciò significa che anche in questo caso avrete a che fare con una specie di picchiaduro a scorrimento che può soltanto sognarsi l'eccezionale profondità della serie madre (o perfino di Pokémon Ranger o Pokémon Mystery Dungeon, a dirla tutta). Il gioco non è ambientato nel solito mondo dei pokémon ma in una realtà alternativa in cui i mostriciattoli Nintendo sono dei giocattoli parlanti: c'è una trama al limite del demenziale che giustifica il gameplay ibrido che per una manciata di ore vi metterà nei panni di un pokémon alle prese con una serie di livelli da attraversare menando tutto ciò che vi ostacola, nella fattispecie pokémon su pokémon. Se è vero che il fulcro del franchise è costituito dalle innumerevoli battaglie da affrontare per crescere e migliorare le vostre creaturine, Super Pokémon Rumble semplifica questo concetto al punto in cui tutto quello che c'è da fare è premere ripetutamente un pulsante per attaccare le sempre più consistenti ondate di nemici che vi sbarreranno il passo.

Chi vuole picchiare Pikachu?

A livello basilare, il gioco mantiene alcune caratteristiche del franchise, come per esempio il rapporto tra le proprietà dei pokémon, secondo il quale per esempio un pokémon di fuoco infligge più danni a un pokémon d'erba ma ne riceve di più da un pokémon d'acqua e così via. In realtà, questo schema va' a farsi benedire nel momento in cui otterrete un pokémon più potente di quelli nella vostra squadra, a prescindere dal suo elemento: questa volta i pokémon non si catturano, basta infatti sconfiggere i nemici per acquisire casualmente nuovi membri del team, sostituendo quelli vecchi di volta in volta, che diventano perciò meri "strumenti" da combattimento, annullando quindi anche il valore del rapporto tra giocatore e creatura sul quale si fonda l'intera serie.

L'effetto 3D

Nonostante l'inquadratura standard del gioco, in terza persona e rialzata, favorisca l'utilizzo della stereoscopia per produrre un effetto di profondità, bisogna dire che il 3D di Super Pokémon Rumble risulta piuttosto blando e poco incisivo, nonché totalmente ininfluente a livello di gameplay.

Gotta burn'em all!

La mancanza di profondità nella gestione della nostra squadra di pokémon, limitata perlopiù all'acquisto di nuovi attacchi e poco altro, si ripercuote sulla ripetitiva e lineare struttura del gameplay: il giocatore, sostituendo i pokémon all'occorrenza, si limita ad attraversare gli stage suonandole alle ondate di avversari per raggiungere un'arena in cui si dovrà combattere il boss di turno, un pokémon gigantesco e molto più coriaceo dei suoi scagnozzi. Anche in questo caso, Super Pokémon Rumble non offre chissà quale sfida, visto che gli schemi d'attacco dei boss si somigliano un po' tutti e rendono questi nemici molto più facili da sconfiggere di quanto suggerirebbe la loro stazza. Nonostante la presenza di tutti e seicento i pokémon esistenti, non si può dire che la proposta di Ambrella offra una gran varietà, a causa anche dell'infelice scelta di dividere i vari stage in aree tematiche, riempiendo lo schermo di nemici praticamente tutti uguali, sia nella forma che nelle abilità. Come se non bastasse, le varie zone sono spoglie e monotone, perlopiù costituite da grosse stanze povere di dettagli, caratteristica che di certo non invoglia a visitarle più di una volta ciascuna.

Chi vuole picchiare Pikachu?

Anche dal punto di vista tecnico, insomma, si lascia parecchio a desiderare, sopratutto se la stessa console offre il PokéDex gratuito scaricabile dal negozio virtuale di Nintendo, in cui la rappresentazione tridimensionale dei vari pokémon è decisamente più fedele e dettagliata; dal canto suo, Super Pokémon Rumble sfoggia, si fa per dire, praticamente lo stesso engine proposto nel "prequel" del 2009: il mondo e le varie creaturine sono realizzate in cel-shading ma i loro modelli appaiono goffi e deformati, una scelta stilistica abbastanza infelice, sebbene giustificata dal contesto del gioco; se a compensare questi modelli insoddisfacenti ci fossero state delle animazioni di buona qualità, una discreta varietà di effetti distintivi per le varie mosse speciali e un 3D d'impatto, allora avremmo anche potuto chiudere un occhio ma, così com'è proposto, Super Pokémon Rumble sembra niente più che un giochino da digital-delivery proposto a prezzo pieno.

Conclusioni

Multiplayer.it
4.5
Lettori (51)
5.6
Il tuo voto

Che Super Pokémon Rumble sia una semplice operazione commerciale per aggiungere i latitanti pokémon alla ludoteca 3DS è abbastanza ovvio, ma il problema non è tanto lo spirito del prodotto, quanto la vera e propria esecuzione, pigra e lacunosa. Il gioco di Ambrella è un superficiale e ripetitivo button-mashing dall'inizio alla fine e tecnicamente non ci sono stati grandi progressi rispetto al Pokémon Rumble originale per WiiWare. Se fosse stato venduto a un prezzo budget o, magari, direttamente tramite digital-download, la nostra valutazione sarebbe stata diversa, ma a queste condizioni la cartuccia non vale la spesa neanche per zittire i capricci di figli o fratellini.

PRO

  • Sono pur sempre i Pokémon!
  • E' possibile collegare due 3DS e giocare con un amico

CONTRO

  • Facile, ripetitivo e privo di profondità
  • Tecnicamente si poteva fare di meglio
  • Venderlo a prezzo intero non ha senso