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Un campionato piccolo piccolo

Kairosoft continua imperterrita per la sua strada con l'ennesimo gestionale, stavolta dedicato al mondo del calcio

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   24/01/2012

Versione testata: iPhone

E' evidente ormai che quelli di Kairosoft ci abbiano preso gusto: sono già circa una decina infatti le "variazioni sul tema" della loro formula di gioco gestionale che con il primo eccellente Game Dev Story aveva fatto breccia nel cuore di tanti utenti iOS e Android. Pur con alti e bassi, i titoli della software house nipponica hanno continuato a raccogliere proseliti, con un numero di download tale da spingere a proseguire dritti sulla stessa strada senza particolari innovazioni o stravolgimenti. Proprio nel solco di tale filosofia si pone Pocket League Story, che però all'interno dei confini della nostra penisola merita ancora un maggiore interesse visto il tema trattato: stiamo parlando ovviamente dello sport nazionale per eccellenza, il calcio.

Si gonfia la rete

Avvicinarsi a Pocket League Story pensando di trovarsi di fronte ad una specie di Football Manager classico sarebbe un grosso errore; al contrario conoscendo le precedenti produzioni di Kairosoft si può comprendere il tipo di approccio adottato dai game designer nipponici, evidentemente focalizzato su alcuni elementi e invece molto più superficiale, se non lacunoso, con altri.

Un campionato piccolo piccolo

Sebbene sia chiara la volontà di trovare un compromesso tra accessibilità e profondità, con uno sviluppo tale da coinvolgere senza intimorire i giocatori, è però ovvio come Pocket League Story sia in definitiva un titolo incapace di porsi sugli stessi livelli dei migliori giochi Kairosoft. L'unica ambientazione, a parte quella dello stadio durante le partite, è relativa al campus di allenamento, nel quale possono essere acquistate e potenziate strutture di vario tipo (market, palestre, piscine, piste di atletica); la componente chiave rimane legata alla necessità di raccogliere - principalmente tramite le strutture di cui sopra - dei punti, divisi in quattro categorie: forza, tattica, idea, e cuori. Questi potranno poi essere spesi nella ricerca di sponsor, nella gestione degli allenamenti speciali e nello sviluppo dei fan. In tal senso chi ha avuto esperienza coi precedenti "Story" troverà immediatamente familiare tanto l'organizzazione degli obiettivi quanto quella dei menù, per non parlare dello stile grafico 8-bit.

Un campionato piccolo piccolo

Il problema più grosso di Pocket League Story è però l'enorme disparità tra la componente gestionale-economica del "contorno", lineare ma tutto sommato soddisfacente, e quella invece della squadra e durante le partite; una mancanza di equilibrio pesante, che mortifica le velleità e le potenzialità del gioco. Durante i match, a cui tra l'altro bisogna necessariamente assistere senza la possibilità di saltare al risultato finale, il giocatore diventa praticamente uno spettatore passivo, impossibilitato ad agire su alcunché ad eccezione dell'attivazione dell'aura (una specie di superpotere momentaneo) e la gestione - piuttosto inutile - dell'atteggiamento della squadra. L'assoluta assenza di una marea di elementi che caratterizzano il calcio reale (falli, calci di punizione, rigori, infortuni, cartellini gialli ed espulsioni, minuti di recupero, sostituzioni tranne che a fine primo tempo e via dicendo) peggiorano la situazione rendendo lo spettacolo ben presto decisamente noioso e ripetitivo. Altro fattore deludente è la gestione del calciomercato, con giocatori di qualsiasi livello qualitativo, superstar comprese, che possono essere ingaggiate semplicemente mettendo mano al portafoglio indipendentemente dalla qualità del proprio team. E non esiste nemmeno la competizione con altre squadre, dal momento che nessuno andrà a turbare alcuna trattativa in corso, né farà offerte ai propri top player cercandoli di strappare al club, né gli stessi giocatori o l'allenatore chiederanno adeguamenti di contratto. Sono davvero tante, troppe le cose che mancano quindi a Pocket League Story per poter essere preso sul serio sul lungo periodo, ed infatti il divertimento di esaurisce ben presto non appena ci si rende conto dell'estrema linearità della progressione, totalmente priva di sorprese, contrattempi o problematiche da risolvere. Una volta consolidata la propria squadra viene a mancare del tutto il fattore sfida, un errore decisamente imperdonabile per un titolo del genere.

La versione testata è la 1.0.1
Prezzo: 2,39€ (iOS) 3,49€ (Android)
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Conclusioni

Multiplayer.it
6.8
Lettori (5)
5.7
Il tuo voto

Pocket League Story è senza dubbio un passo falso all'interno di un'offerta di Kairosoft che inizia a sentire probabilmente il peso del tempo e dello sfruttamento eccessivo; ma anche per chi non dovesse trovare ancora ripetitiva la formula del team nipponico, resta il fatto che questa declinazione dedicata al calcio si rivela ben presto troppo limitata, prevedibile e priva di profondità per riuscire a mantenere a lungo l'interesse del giocatore. Un peccato.

PRO

  • Inizialmente molto coinvolgente
  • Chi ama il calcio lo troverà affascinante
  • Stile grafico piacevole

CONTRO

  • Limitato e poco profondo
  • Presto ripetitivo
  • Il fattore sfida scompare troppo presto