54

Alien: Isolation, recensione per iOS e Android del survival horror spaziale

A ben sette anni dall'uscita su PC, PlayStation e Xbox, il survival horror di Creative Assembly approda anche su iOS e Android: la recensione di Alien: Isolation.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   18/12/2021

La recensione di Alien: Isolation per iOS e Android ci ha dato modo di sperimentare nuovamente nelle straordinarie atmosfere del survival horror su licenza ufficiale 20th Century Fox, sviluppato da Creative Assembly e pubblicato originariamente nel 2014 su PC, PlayStation e Xbox.

Sette anni e non sentirli, direbbe qualcuno. Accolto all'epoca con l'entusiasmo quasi isterico di chi si è trovato finalmente di fronte un tie-in ispirato, appassionato e di grande spessore dopo una lunghissima attesa e innumerevoli delusioni, il gioco prodotto da SEGA è invecchiato benissimo ed è incredibile vederlo in movimento sui dispositivi mobile.

Storia

Alien: Isolation, le prime fasi della campagna prima di partire per la stazione spaziale
Alien: Isolation, le prime fasi della campagna prima di partire per la stazione spaziale

Dal punto di vista narrativo, Alien: Isolation si pone come un vero e proprio sequel del primo episodio della saga cinematografica con Sigourney Weaver e ci mette nei panni di Amanda, sua figlia, che dopo quindici anni dalla scomparsa della Nostromo è ancora alla disperata ricerca della verità su quanto accaduto all'equipaggio.

Una ricerca che potrebbe finalmente trovare una conclusione: sembra che la scatola nera della Nostromo sia stata ritrovata e portata sulla stazione spaziale Sevastopol, ed è lì che Amanda decide di recarsi, in compagnia di una squadra incaricata dalla Weyland-Yutani. Non sa, però, che nel frattempo qualcosa è accaduto all'interno della stazione e che nel buio dei suoi corridoi privi di corrente si nasconde un letale Xenomorfo.

Gameplay

Alien: Isolation, i contrasti fra luci e ombre contribuiscono a creare una grande atmosfera
Alien: Isolation, i contrasti fra luci e ombre contribuiscono a creare una grande atmosfera

A metà strada fra i survival horror tradizionali e quelli cosiddetti "passivi", in cui cioè è possibile unicamente fuggire e nascondersi di fronte a eventuali minacce, Alien: Isolation utilizza una visuale in prima persona per condurci nelle nostre sessioni di esplorazione a bordo della Sevastopol, che come detto è finita rapidamente nel caos dopo l'arrivo dello Xenomorfo ed è stata abbandonata da gran parte dell'equipaggio.

Le persone rimaste a bordo risultano spesso poco raccomandabili, e insieme a loro sono presenti degli androidi che contribuiranno a renderci la vita ancora più difficile dopo che ci saremo ritrovati da soli, privi di qualsivoglia equipaggiamento nel tentativo di riprendere le comunicazioni con la nave che ci ha condotti fin lì.

Alien: Isolation, la cassetta presso cui effettuare i salvataggi
Alien: Isolation, la cassetta presso cui effettuare i salvataggi

Dovremo dunque raccogliere oggetti e risorse, costruire strumenti utili alla nostra sopravvivenza e ottenere armi che tuttavia potremmo scegliere di non utilizzare. Lo Xenomorfo è infatti mosso da un'intelligenza brillante, sa come spostarsi e nascondersi alla vista, ma soprattutto percepisce luci e suoni che possano condurlo verso la prossima preda.

Fra enigmi ambientali, frequenti punti di salvataggio, rilevatori di prossimità e sequenze ad alta tensione, riuscire a fuggire dalla Sevastopol evitando di finire uccisi dal pericoloso alieno richiederà almeno venti ore, ma la versione mobile di Aien: Isolation include anche i DLC Equipaggio Sacrificabile e Unica Superstite, nonché la modalità Sopravvivenza.

Realizzazione tecnica

Alien: Isolation vanta ottimi effetti visivi, sebbene siano passati sette anni dall'uscita originale
Alien: Isolation vanta ottimi effetti visivi, sebbene siano passati sette anni dall'uscita originale

Lo studio inglese di Feral Interactive ha ormai all'attivo diversi progetti per iOS e Android che sono stati in grado di stupire per grafica e sonoro, vedi ad esempio la recensione di GRID Autosport e la recensione di XCOM 2 Collection. Si tratta inoltre del team autore dell'ottima conversione di cui vi abbiamo parlato nella recensione di Alien: Isolation per Nintendo Switch.

È evidentemente proprio da lì che è partito il progetto di riduzione del gioco per i dispositivi mobile, sebbene a seconda del terminale sia possibile godere di vantaggi che non erano presenti sulla console ibrida giapponese. Su iPhone 12 Pro, ad esempio, le opzioni consentono di scegliere fra una modalità focalizzata sulla risoluzione a 30 fps oppure su di una che punta alle prestazioni e gira a 60 fps, mentre su iPad Pro di terza generazione si viaggia solo a 30 fotogrammi.

Il gioco supporta il cross-save ed è quindi possibile portare avanti la partita su smartphone, magari mentre ci si trova fuori casa, e proseguirla una volta tornati su tablet per approfittare dello schermo di maggiori dimensioni e del supporto per il controller, che cambia in maniera radicale la qualità del gameplay e consente di giocare molto bene anche a frame rate non alti. Con i controlli touch, infatti, divincolarsi a 30 fps restituisce una generale sensazione di scarsa reattività, ma per fortuna le opzioni sulla sensibilità dei comandi migliorano un po' le cose.

Nello specifico della grafica, Alien: Isolation è senz'altro sorprendente su mobile. Sembra che asset ed effetti non abbiano subito particolari tagli, e così è possibile esplorare la stazione spaziale che fa da sfondo all'avventura apprezzando i giochi di luci e ombre funzionali alle atmosfere, l'illuminazione volumetrica e l'ottima resa del fuoco. Le animazioni dei personaggi e il loro aspetto appaiono datati in confronto alle più recenti produzioni su PC e console, ma su iOS e Android spiccano ancora oggi, in particolare lo Xenomorfo. Il sonoro viene inoltre arricchito da un buon doppiaggio in italiano.

Conclusioni

Versione testata iPad
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo 14,99 € / 11,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (7)
7.4
Il tuo voto

Alien: Isolation si conferma un'esperienza survival horror di gran classe anche su iOS e Android, forte di una conversione tecnicamente eccezionale che tuttavia richiede un dispositivo di fascia alta per funzionare a dovere, preferibilmente un tablet con abbinato un controller Bluetooth. I comandi touch funzionano bene ma restituiscono una certa "fatica" durante le fasi esplorative e il vostro terminale potrebbe scaldarsi, dunque non ci sono sembrati il modo migliore per cimentarsi con il gioco. Dovendo tuttavia mettere in secondo piano la natura mobile del prodotto, viene da chiedersi quanto senso abbia giocarlo su queste piattaforme anziché su PC o console, dov'è disponibile spesso a prezzi inferiori o addirittura gratis.

PRO

  • Un survival horror di grande spessore ancora oggi
  • Conversione tecnicamente eccellente
  • Ottima direzione artistica e resa dello Xenomorfo

CONTRO

  • Comandi touch ben fatti ma il controller è un'altra cosa
  • Si fa un po' fatica a giocarlo in mobilità
  • L'intelligenza artificiale di umani e androidi si conferma deficitaria